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NM LIVE - Salvatore Aronica a "NM": "Luciano Spalletti è un ottimo mental coach, Mario Rui e Di Lorenzo garantiscono esperienza e qualità"
24.12.2022 22:32 di Napoli Magazine

NAPOLI - Salvatore Aronica, ex difensore del Napoli, ha rilasciato un'intervista a "Napoli Magazine": "Corsa Scudetto? Il Napoli ha la consapevolezza che può raggiungere l'obiettivo e farà di tutto alla ripresa del campionato per mantenere il vantaggio conquistato sulle inseguitrici. Spalletti, dopo il finale della scorsa stagione ed i cambiamenti che ci sono stati, ha lavorato sulla testa dei giocatori e con i risultati ha riconquistato l’ambiente, riportando l’entusiasmo che mancava. Osimhen ha la fiducia della squadra e dell'allenatore, sta avendo un rendimento importante. Credo che la forza del Napoli sia proprio il collettivo che Spalletti ha creato. Il percorso Champions degli azzurri è stato finora strepitoso e penso che potrà proseguire arrivando fino in fondo per la qualità espressa dal gruppo. Dei nuovi arrivati mi ha impressionato la facilità e la velocità di adattamento ad una piazza esigente come Napoli, e la capacità di non aver fatto rimpiangere nessuno dei giocatori che sono andati via. Credo che il centrocampo sia il reparto più solido e completo, con Zielinski ed Elmas che danno a Spalletti la possibilità di scegliere anche in base al momento ed all'avversario di turno. In squadra ci sono alternative di valore; la riconferma di Elmas, infatti, credo che sia stata dovuta proprio per la sua duttilità che gli permette di essere schierato in più ruoli. La difesa, con la partenza di Koulibaly, sembrava avesse perso certezze ma chi è arrivato è riuscito a fare per certi versi ancora meglio. Di Lorenzo e Mario Rui portano esperienza e qualità. Come mai in tanti faticano ad ammettere la superiorità del Napoli? In Italia c’è sempre la presunzione di essere i più bravi e si tende a sminuire il buon lavoro degli altri, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti ed il lavoro di Spalletti è riconosciuto a Napoli come in tutta Europa. Sicuramente la sosta ha fatto bene a tutte le squadre perché è stato possibile recuperare energie fisiche e mentali. Il girone di ritorno è sempre più duro perché le partite diminuiscono ed i punti in palio sono pesanti, ma credo che il Napoli si farà trovare pronto per dare battaglia su tutti i campi. Penso che Anguissa e lo Lobotka resteranno a lungo a Napoli, così come anche tanti altri giocatori che stanno incidendo, sia per il lato sportivo sia perché Napoli è una città fantastica che coccola i propri beniamini. Triplete azzurro? Ci andrei cauto con un discorso del genere, non è facile raggiungere questi obiettivi, chiaramente si prova ma credo che alla fine il Napoli si concentrerà sullo scudetto. Un aggettivo per il Napoli? Direi spumeggiante. Questa squadra puo' temere soltanto se stessa, sono loro i giudici del proprio destino. Ripensando ai miei anni a Napoli, credo che la cavalcata Champions e la vittoria della Coppa Italia a Roma, in assoluto, siano stati i momenti più emozionanti e sicuramente indelebili".

 

Antonio Petrazzuolo

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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24/12/2024 - 22:32

NAPOLI - Salvatore Aronica, ex difensore del Napoli, ha rilasciato un'intervista a "Napoli Magazine": "Corsa Scudetto? Il Napoli ha la consapevolezza che può raggiungere l'obiettivo e farà di tutto alla ripresa del campionato per mantenere il vantaggio conquistato sulle inseguitrici. Spalletti, dopo il finale della scorsa stagione ed i cambiamenti che ci sono stati, ha lavorato sulla testa dei giocatori e con i risultati ha riconquistato l’ambiente, riportando l’entusiasmo che mancava. Osimhen ha la fiducia della squadra e dell'allenatore, sta avendo un rendimento importante. Credo che la forza del Napoli sia proprio il collettivo che Spalletti ha creato. Il percorso Champions degli azzurri è stato finora strepitoso e penso che potrà proseguire arrivando fino in fondo per la qualità espressa dal gruppo. Dei nuovi arrivati mi ha impressionato la facilità e la velocità di adattamento ad una piazza esigente come Napoli, e la capacità di non aver fatto rimpiangere nessuno dei giocatori che sono andati via. Credo che il centrocampo sia il reparto più solido e completo, con Zielinski ed Elmas che danno a Spalletti la possibilità di scegliere anche in base al momento ed all'avversario di turno. In squadra ci sono alternative di valore; la riconferma di Elmas, infatti, credo che sia stata dovuta proprio per la sua duttilità che gli permette di essere schierato in più ruoli. La difesa, con la partenza di Koulibaly, sembrava avesse perso certezze ma chi è arrivato è riuscito a fare per certi versi ancora meglio. Di Lorenzo e Mario Rui portano esperienza e qualità. Come mai in tanti faticano ad ammettere la superiorità del Napoli? In Italia c’è sempre la presunzione di essere i più bravi e si tende a sminuire il buon lavoro degli altri, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti ed il lavoro di Spalletti è riconosciuto a Napoli come in tutta Europa. Sicuramente la sosta ha fatto bene a tutte le squadre perché è stato possibile recuperare energie fisiche e mentali. Il girone di ritorno è sempre più duro perché le partite diminuiscono ed i punti in palio sono pesanti, ma credo che il Napoli si farà trovare pronto per dare battaglia su tutti i campi. Penso che Anguissa e lo Lobotka resteranno a lungo a Napoli, così come anche tanti altri giocatori che stanno incidendo, sia per il lato sportivo sia perché Napoli è una città fantastica che coccola i propri beniamini. Triplete azzurro? Ci andrei cauto con un discorso del genere, non è facile raggiungere questi obiettivi, chiaramente si prova ma credo che alla fine il Napoli si concentrerà sullo scudetto. Un aggettivo per il Napoli? Direi spumeggiante. Questa squadra puo' temere soltanto se stessa, sono loro i giudici del proprio destino. Ripensando ai miei anni a Napoli, credo che la cavalcata Champions e la vittoria della Coppa Italia a Roma, in assoluto, siano stati i momenti più emozionanti e sicuramente indelebili".

 

Antonio Petrazzuolo

 

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