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AMIR - Rrahmani: "Se fossi stato italiano avrebbero parlato tutti di me, con Juan Jesus ci capiamo bene, io erede di Koulibaly? Sarebbe un privilegio, sono pronto"
28.01.2022 09:16 di Napoli Magazine

NAPOLI - Amir Rrahmani, difensore del Napoli, ha rilasciato un'intervista al Roma: "Sapevo che era difficile esprimermi in una grande squadra. Soprattutto perché venivo da un Verona che difendeva a tre e marcava a uomo. Ma conoscevo le mie qualità e quando ho cominciato ad avere continuità i risultati si sono visti. Adesso è arrivato il momento di capitalizzare tutto quello che di buono sto facendo migliorando le prestazioni. Dico da sempre che se fossi stato italiano avrebbero parlato tutti di me. A quanto pare la mia nazione non è famosa calcisticamente parlando. Significa che devo impegnarmi ancora di più in modo tale da costringere la critica a seguirmi. Obiettivi? Vorrei regalarmi un sogno, che poi sarebbe di tutti i tifosi. Ma non mi faccia pronunciare la parola perché qui ho imparato a essere scaramantico. Giochiamo sempre per vincere, quello che succederà non lo sappiamo. Speriamo che accada qualcosa di bello. Juan Jesus? Ci siamo inizialmente studiati, poi dopo le prime due gare siamo migliorati. Ora sappiamo come giochiamo. Ci capiamo bene, sappiamo come gestire i movimenti. Juan è esperto, sta in Italia da dieci anni e ha giocato sempre in grandi squadre. Poi finalmente ha segnato. Errore Manolas con la Juve? Kostas ha vissuto la mia stessa situazione alla terza giornata di campionato quando permise a Morata di andare in vantaggio. Il calcio, purtroppo, non è una scienza esatta. Non puoi mai sapere cosa potrà succedere. L’importante è rimanere sempre umili e provare a dare tutto durante gli allenamenti. Io l’ho fatto e oggi mi godo il grande momento. Io erede di Koulibaly? È una responsabilità grossa perché Koulibaly è Koulibaly. È il leader. Ma se dovesse accadere non ci sarebbero problemi. Quando si cresce aumentano le responsabilità e quindi sono pronto. Per me sarebbe un privilegio. Covid? Personalmente sono stato asintomatico e quindi mi sono potuto allenare a casa tranquillamente. E sono rietrato velocemente. È fondamentale vaccinarsi in modo tale da evitare problemi".

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AMIR - Rrahmani: "Se fossi stato italiano avrebbero parlato tutti di me, con Juan Jesus ci capiamo bene, io erede di Koulibaly? Sarebbe un privilegio, sono pronto"

di Napoli Magazine

28/01/2024 - 09:16

NAPOLI - Amir Rrahmani, difensore del Napoli, ha rilasciato un'intervista al Roma: "Sapevo che era difficile esprimermi in una grande squadra. Soprattutto perché venivo da un Verona che difendeva a tre e marcava a uomo. Ma conoscevo le mie qualità e quando ho cominciato ad avere continuità i risultati si sono visti. Adesso è arrivato il momento di capitalizzare tutto quello che di buono sto facendo migliorando le prestazioni. Dico da sempre che se fossi stato italiano avrebbero parlato tutti di me. A quanto pare la mia nazione non è famosa calcisticamente parlando. Significa che devo impegnarmi ancora di più in modo tale da costringere la critica a seguirmi. Obiettivi? Vorrei regalarmi un sogno, che poi sarebbe di tutti i tifosi. Ma non mi faccia pronunciare la parola perché qui ho imparato a essere scaramantico. Giochiamo sempre per vincere, quello che succederà non lo sappiamo. Speriamo che accada qualcosa di bello. Juan Jesus? Ci siamo inizialmente studiati, poi dopo le prime due gare siamo migliorati. Ora sappiamo come giochiamo. Ci capiamo bene, sappiamo come gestire i movimenti. Juan è esperto, sta in Italia da dieci anni e ha giocato sempre in grandi squadre. Poi finalmente ha segnato. Errore Manolas con la Juve? Kostas ha vissuto la mia stessa situazione alla terza giornata di campionato quando permise a Morata di andare in vantaggio. Il calcio, purtroppo, non è una scienza esatta. Non puoi mai sapere cosa potrà succedere. L’importante è rimanere sempre umili e provare a dare tutto durante gli allenamenti. Io l’ho fatto e oggi mi godo il grande momento. Io erede di Koulibaly? È una responsabilità grossa perché Koulibaly è Koulibaly. È il leader. Ma se dovesse accadere non ci sarebbero problemi. Quando si cresce aumentano le responsabilità e quindi sono pronto. Per me sarebbe un privilegio. Covid? Personalmente sono stato asintomatico e quindi mi sono potuto allenare a casa tranquillamente. E sono rietrato velocemente. È fondamentale vaccinarsi in modo tale da evitare problemi".