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CDS - Luciano Spalletti è un allenatore vero, in poco tempo ha costruito una grande squadra
12.09.2022 08:28 di Napoli Magazine

NAPOLI - ALberto Polverosi, giornalista, ha elogiato Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, sulle colonne del Corriere dello Sport: "Se ne sono andati tutti insieme Koulibaly (e l’allenatore lo avrebbe voluto con sé per tutta la vita), Insigne, Mertens, Fabian Ruiz, Ospina, Ghoulam, Ounas e Petagna e sono arrivati il georgiano Kvaratskhelia, il sudcoreano Kim, Olivera, Gaetano, Raspadori, Simeone, Sirigu, Ndombele e Zerbin. Un mese e Spalletti ne ha fatto una squadra che in certi momenti riempie gli occhi e in altri le classifiche. Ma in assoluto una squadra. Spalletti è un allenatore vero, è uno che insegna e gestisce, spiega e organizza. Ha un’idea in testa e sa come tradurla nelle mille lingue della squadra. Non è un’operazione semplice perché il suo pensiero tattico è ricco e profondo, ci vogliono applicazione e attenzione per seguirlo. Allegri lo chiama 'l'attoreì. Si può capire se a qualcuno non sta simpatico, ma siamo di fronte a un uomo vero, uno generoso, che non lascia mai per strada chi ne ha bisogno. Ha una doppia forza: gli amici e la famiglia. E ha una passione smisurata per il suo lavoro, per il gioco del calcio. I campionati li ha vinti all’estero (due, con lo Zenit), in Italia solo le Coppe con la Roma. Eppure nella capitale è passato alla storia per la storia di Totti, non per il gioco da stropicciarsi gli occhi, né per le coppe che in quella città mica è facile vincere. Sogna ancora lo scudetto. Oggi è in corsa".

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12/09/2024 - 08:28

NAPOLI - ALberto Polverosi, giornalista, ha elogiato Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, sulle colonne del Corriere dello Sport: "Se ne sono andati tutti insieme Koulibaly (e l’allenatore lo avrebbe voluto con sé per tutta la vita), Insigne, Mertens, Fabian Ruiz, Ospina, Ghoulam, Ounas e Petagna e sono arrivati il georgiano Kvaratskhelia, il sudcoreano Kim, Olivera, Gaetano, Raspadori, Simeone, Sirigu, Ndombele e Zerbin. Un mese e Spalletti ne ha fatto una squadra che in certi momenti riempie gli occhi e in altri le classifiche. Ma in assoluto una squadra. Spalletti è un allenatore vero, è uno che insegna e gestisce, spiega e organizza. Ha un’idea in testa e sa come tradurla nelle mille lingue della squadra. Non è un’operazione semplice perché il suo pensiero tattico è ricco e profondo, ci vogliono applicazione e attenzione per seguirlo. Allegri lo chiama 'l'attoreì. Si può capire se a qualcuno non sta simpatico, ma siamo di fronte a un uomo vero, uno generoso, che non lascia mai per strada chi ne ha bisogno. Ha una doppia forza: gli amici e la famiglia. E ha una passione smisurata per il suo lavoro, per il gioco del calcio. I campionati li ha vinti all’estero (due, con lo Zenit), in Italia solo le Coppe con la Roma. Eppure nella capitale è passato alla storia per la storia di Totti, non per il gioco da stropicciarsi gli occhi, né per le coppe che in quella città mica è facile vincere. Sogna ancora lo scudetto. Oggi è in corsa".