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FOCUS AZZURRO - Cammaroto svela a "NM": "Ibrahimovic ha rotto gli indugi, si è messo in testa di scrivere con il Napoli l'ultimo capitolo della sua straordinaria carriera"
27.10.2019 12:52 di Napoli Magazine

NAPOLI - La strada verso l'affare dell'anno (che verrà) è tracciata, l'affare è di quelli che possono dare una spallata alle noiose gerarchie del calcio di casa nostra. Zlatan Ibrahimovic ha rotto gli indugi, vuole tornare in Italia e si è messo in testa di scrivere a Napoli e con il Napoli l'ultimo capitolo di una straordinaria carriera. Solo un immortale poteva convincere Aurelio De Laurentiis a sconfessare la sua atavica allergia agli ultratrentenni e a dire sì a un signore di 38 anni. Nello sport come nella vita non è mai troppo tardi per rimediare a certi errori e allora, 2 mesi dopo lo sbarco a Napoli del buon Llorente che allunga la rosa ma non sposta gli equilibri e non può far fare il salto di qualità al Napoli, ora può davvero arrivare uno che di anni ne ha persino 4 in più di Llorente ma una leggenda vivente che al San Paolo può riaccendere l'urlo della passione da troppo tempo sopita nella piazza partenopea. 

 
 
Ad oggi l'affare ha il 50% di andare in porto. La prudenza è d'obbligo, anche perché tra Ibrahimovic e il Napoli c'è un ostacolo non di poco conto: per far entrare lo svedese deve uscire prima qualcuno. Amin Younes è destinato a salutare a gennaio ma non basta e potrebbe non essere il solo ad andare via:  a questo punto lo spartiacque diventa la vicenda Mertens. Se il belga non rinnova c'è la serie probabilità che il Dalian Yifang si faccia avanti con una irrinunciabile proposta. Sarebbe un paradosso se per il secondo inverno di fila il Napoli dovesse salutare a causa di sirene cinesi il suo miglior marcatore della storia: accadde per Hamsik, rischia di succedere con Mertens, uno di fronte al quale bisogna alzarsi in piedi comunque vada per le cose meravigliose che ha fatto in questi anni a Napoli. Salisburgo, per altro, ha detto che di questi tempi Dries Mertens è il più titolare di tutti in attacco, con pieno merito e con la baldanza fisica dei giorni migliori, stavolta senza le ruggini fisiche del Mondiale di un anno fa. Mertens e Ibra, porte girevoli col primo che vede il record di Hamsik e l'altro che vuole Napoli per fare la storia. 
 
 
Un semi-Dio nella città del Dio del calcio, potrebbe accadere perchè Raiola ci sta lavorando sul serio e Adl ha detto sì. Non sarà una questione di denaro, non stavolta perchè altrimenti Ibra andrebbe in Cina. Lo svedese cerca l'ultima grande sfida, insegue Napoli da anni e potrebbe essere la volta buona. A 38 anni può ancora fare due stagioni alla grande, lui lo sa bene e basta vederlo per capire che negli Usa si è riposato, ha dominato in modo straripante e si è allungato la carriera. Il Napoli studia l'offerta che prevederebbe una serie di bonus sia per l'eventuale vincita di trofei sia sul numero di gol personali. Si parla di una base fissa da 3 mln ritoccabili con la parte variabile sino a 4 mln. Senza escludere la proposta poi di diventare a carriera finita un uomo immagine del club azzurro nel mondo, anche per aiutare la crescita del brand. 
 
 
Già dicono i soliti "sapientoni da bar" che Ibra cancellerebbe Milik, ma chissà che non lo renda invece più forte e più cattivo sotto porta.  Di certo uno come Ibrahimovic non verrebbe a Napoli per godersi il panorama da pensionato ma per vincere. Diranno che è vecchio, non fa più la differenza e romperebbe lo spogliatoio ma sono gli stessi che non considerano che si tratta del calciatore più forte al mondo degli ultimi 15 anni (con Messi) che ancora adesso spacca le porte e fa paura agli avversari. Uno che a differenza di Cristiano Ronaldo non ha giocato una "comoda" carriera nel Real Madrid per poi andare nella Juve che già vinceva da 7 anni. Uno come Ibra ha fatto cose pazzesche con Juve, Inter, Milan, contro le difese più forti del mondo, con il coraggio di cambiare ed essere determinante in diverse squadre. Uno che se vincesse lo scudetto al Napoli verrebbe ricordato 100 volte più del tanto celebrato CR7. 
 
 

 

Emanuele Cammaroto

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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27/10/2024 - 12:52

NAPOLI - La strada verso l'affare dell'anno (che verrà) è tracciata, l'affare è di quelli che possono dare una spallata alle noiose gerarchie del calcio di casa nostra. Zlatan Ibrahimovic ha rotto gli indugi, vuole tornare in Italia e si è messo in testa di scrivere a Napoli e con il Napoli l'ultimo capitolo di una straordinaria carriera. Solo un immortale poteva convincere Aurelio De Laurentiis a sconfessare la sua atavica allergia agli ultratrentenni e a dire sì a un signore di 38 anni. Nello sport come nella vita non è mai troppo tardi per rimediare a certi errori e allora, 2 mesi dopo lo sbarco a Napoli del buon Llorente che allunga la rosa ma non sposta gli equilibri e non può far fare il salto di qualità al Napoli, ora può davvero arrivare uno che di anni ne ha persino 4 in più di Llorente ma una leggenda vivente che al San Paolo può riaccendere l'urlo della passione da troppo tempo sopita nella piazza partenopea. 

 
 
Ad oggi l'affare ha il 50% di andare in porto. La prudenza è d'obbligo, anche perché tra Ibrahimovic e il Napoli c'è un ostacolo non di poco conto: per far entrare lo svedese deve uscire prima qualcuno. Amin Younes è destinato a salutare a gennaio ma non basta e potrebbe non essere il solo ad andare via:  a questo punto lo spartiacque diventa la vicenda Mertens. Se il belga non rinnova c'è la serie probabilità che il Dalian Yifang si faccia avanti con una irrinunciabile proposta. Sarebbe un paradosso se per il secondo inverno di fila il Napoli dovesse salutare a causa di sirene cinesi il suo miglior marcatore della storia: accadde per Hamsik, rischia di succedere con Mertens, uno di fronte al quale bisogna alzarsi in piedi comunque vada per le cose meravigliose che ha fatto in questi anni a Napoli. Salisburgo, per altro, ha detto che di questi tempi Dries Mertens è il più titolare di tutti in attacco, con pieno merito e con la baldanza fisica dei giorni migliori, stavolta senza le ruggini fisiche del Mondiale di un anno fa. Mertens e Ibra, porte girevoli col primo che vede il record di Hamsik e l'altro che vuole Napoli per fare la storia. 
 
 
Un semi-Dio nella città del Dio del calcio, potrebbe accadere perchè Raiola ci sta lavorando sul serio e Adl ha detto sì. Non sarà una questione di denaro, non stavolta perchè altrimenti Ibra andrebbe in Cina. Lo svedese cerca l'ultima grande sfida, insegue Napoli da anni e potrebbe essere la volta buona. A 38 anni può ancora fare due stagioni alla grande, lui lo sa bene e basta vederlo per capire che negli Usa si è riposato, ha dominato in modo straripante e si è allungato la carriera. Il Napoli studia l'offerta che prevederebbe una serie di bonus sia per l'eventuale vincita di trofei sia sul numero di gol personali. Si parla di una base fissa da 3 mln ritoccabili con la parte variabile sino a 4 mln. Senza escludere la proposta poi di diventare a carriera finita un uomo immagine del club azzurro nel mondo, anche per aiutare la crescita del brand. 
 
 
Già dicono i soliti "sapientoni da bar" che Ibra cancellerebbe Milik, ma chissà che non lo renda invece più forte e più cattivo sotto porta.  Di certo uno come Ibrahimovic non verrebbe a Napoli per godersi il panorama da pensionato ma per vincere. Diranno che è vecchio, non fa più la differenza e romperebbe lo spogliatoio ma sono gli stessi che non considerano che si tratta del calciatore più forte al mondo degli ultimi 15 anni (con Messi) che ancora adesso spacca le porte e fa paura agli avversari. Uno che a differenza di Cristiano Ronaldo non ha giocato una "comoda" carriera nel Real Madrid per poi andare nella Juve che già vinceva da 7 anni. Uno come Ibra ha fatto cose pazzesche con Juve, Inter, Milan, contro le difese più forti del mondo, con il coraggio di cambiare ed essere determinante in diverse squadre. Uno che se vincesse lo scudetto al Napoli verrebbe ricordato 100 volte più del tanto celebrato CR7. 
 
 

 

Emanuele Cammaroto

 

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