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FOCUS NM - Bentornati Campioni d’Italia! Il Napoli torna a vincere e a convincere con Elmas e Kvara: l’uomo in più è Walter Mazzarri
26.11.2023 22:03 di Napoli Magazine

NAPOLI – Il Napoli ritrova la vittoria in campionato, dopo il disastroso ko con l’Empoli, e porta a casa tre punti importantissimi da Bergamo. A prescindere dalla prestazione, con un primo tempo quasi perfetto e un secondo tempo da rivedere, si tocca con mano l’enorme differenza tra il Napoli che è caduto in modo rovinoso con la squadra di Andreazzoli e una squadra che è apparsa grintosa e determinata a Bergamo. Possiamo continuare a negare quanto l’allenatore possa incidere, ma l’arrivo (o meglio il ritorno) di Walter Mazzarri dimostra quanto un tecnico possa essere determinante, soprattutto sulla testa dei suoi calciatori. Parto, per una volta, dalla fine della partita, quando in campo Mazzarri si avvicina ai suoi calciatori, con il bacio con Kvara e l’abbraccio con Di Lorenzo e gli altri azzurri: può sembrare una sciocchezza, ma forse è proprio questo che mancava ai calciatori azzurri, qualcuno che fosse in grado di “coccolarli” e dargli il giusto lustro e merito, anche per quanto fatto lo scorso anno. Mazzarri sa che il cammino è lungo e c’è ancora tanto da lavorare, per sistemare alcune problematiche, ma con il suo entusiasmo e la sua umiltà è riuscito ad entrare subito in empatia con una squadra che necessitava di respirare aria nuova e, soprattutto, di giocare come sa fare. Basta guardare le prestazioni di Anguissa e Lobotka: il camerunense ha messo giù una performance importante, dove fa valere la sua fisicità nei momenti opportuni. Lo slovacco finalmente torna ad essere quel faro che illumina il centrocampo, in quella zona di campo dove lui tutto può e tutto decide: tocca tanti palloni e lo fa con la sua solita destrezza. Finalmente lo rivediamo dove merita di stare: al centro del villaggio. Dell’arrivo di Mazzarri ne hanno giovato molti azzurri e questo vale anche per i due che hanno deciso la sfida di Bergamo: Khvicha Kvaratskhelia e Eljif Elmas. Kvara ancora una volta si dimostra incisivo e decisivo, con un colpo di testa perfetto che riporta il vantaggio il Napoli (dopo il gol annullato a Rrahmani) e con una verve che ci riporta l’immagine di quel gioiellino che, lo scorso anno, ha distrutto il campionato italiano. Quello che mi rallegra di più è il “ritorno” di Elmas, messo ingiustamente troppo ai margini di questa squadra, soprattutto per le qualità che ha. Un calciatore duttile che dà il suo concreto contributo in più ruoli, credo sia impensabile vederlo in campo così poco. E’ passato dall’essere il jolly degli azzurri nell’anno dello scudetto, all’essere quasi un peso in panchina. Mazzarri ha ben chiaro il valore del macedone (anche perché ha visto tutte le partite della scorsa stagione) e sono sicura che sfrutterà al meglio il talento del numero 7. Poi c’è Victor Osimhen: ho come l’impressione che, quella chiacchierata con Mazzarri a Castel Volturno, abbia risvegliato il nigeriano e l’abbia riportato a sentirsi importante per il Napoli. Sembra ormai un ricordo lontano quell’Osimhen nervoso e scostante. Torna a disposizione, entra in campo convinto e trascina il Napoli fino all’assist per Elmas. Sembra tornato mente e gambe al centro di tutto e il messaggio "Questa è la mentalità!" scritto sui social, dove qualche mese fa aveva rimosso tutti i ricordi con il Napoli, ha il sapore di chi finalmente ha ritrovato il suo posto nel mondo azzurro. Aria nuova, vecchio Napoli, con un Mazzarri che, con infinita umiltà, ha ridato luce a questi ragazzi e, chissà, magari anche Spalletti, seduto sugli spalti del Gewiss Stadium, ha tirato un sospiro di sollievo, nel rivedere in campo la "sua squadra". Caro Garcia, alla fine è questo quello che ti abbiamo sempre chiesto… dare al Napoli la possibilità di fare il Napoli!

 

Preziosa Lombardi

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte www.napolimagazine.com

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26/11/2023 - 22:03

NAPOLI – Il Napoli ritrova la vittoria in campionato, dopo il disastroso ko con l’Empoli, e porta a casa tre punti importantissimi da Bergamo. A prescindere dalla prestazione, con un primo tempo quasi perfetto e un secondo tempo da rivedere, si tocca con mano l’enorme differenza tra il Napoli che è caduto in modo rovinoso con la squadra di Andreazzoli e una squadra che è apparsa grintosa e determinata a Bergamo. Possiamo continuare a negare quanto l’allenatore possa incidere, ma l’arrivo (o meglio il ritorno) di Walter Mazzarri dimostra quanto un tecnico possa essere determinante, soprattutto sulla testa dei suoi calciatori. Parto, per una volta, dalla fine della partita, quando in campo Mazzarri si avvicina ai suoi calciatori, con il bacio con Kvara e l’abbraccio con Di Lorenzo e gli altri azzurri: può sembrare una sciocchezza, ma forse è proprio questo che mancava ai calciatori azzurri, qualcuno che fosse in grado di “coccolarli” e dargli il giusto lustro e merito, anche per quanto fatto lo scorso anno. Mazzarri sa che il cammino è lungo e c’è ancora tanto da lavorare, per sistemare alcune problematiche, ma con il suo entusiasmo e la sua umiltà è riuscito ad entrare subito in empatia con una squadra che necessitava di respirare aria nuova e, soprattutto, di giocare come sa fare. Basta guardare le prestazioni di Anguissa e Lobotka: il camerunense ha messo giù una performance importante, dove fa valere la sua fisicità nei momenti opportuni. Lo slovacco finalmente torna ad essere quel faro che illumina il centrocampo, in quella zona di campo dove lui tutto può e tutto decide: tocca tanti palloni e lo fa con la sua solita destrezza. Finalmente lo rivediamo dove merita di stare: al centro del villaggio. Dell’arrivo di Mazzarri ne hanno giovato molti azzurri e questo vale anche per i due che hanno deciso la sfida di Bergamo: Khvicha Kvaratskhelia e Eljif Elmas. Kvara ancora una volta si dimostra incisivo e decisivo, con un colpo di testa perfetto che riporta il vantaggio il Napoli (dopo il gol annullato a Rrahmani) e con una verve che ci riporta l’immagine di quel gioiellino che, lo scorso anno, ha distrutto il campionato italiano. Quello che mi rallegra di più è il “ritorno” di Elmas, messo ingiustamente troppo ai margini di questa squadra, soprattutto per le qualità che ha. Un calciatore duttile che dà il suo concreto contributo in più ruoli, credo sia impensabile vederlo in campo così poco. E’ passato dall’essere il jolly degli azzurri nell’anno dello scudetto, all’essere quasi un peso in panchina. Mazzarri ha ben chiaro il valore del macedone (anche perché ha visto tutte le partite della scorsa stagione) e sono sicura che sfrutterà al meglio il talento del numero 7. Poi c’è Victor Osimhen: ho come l’impressione che, quella chiacchierata con Mazzarri a Castel Volturno, abbia risvegliato il nigeriano e l’abbia riportato a sentirsi importante per il Napoli. Sembra ormai un ricordo lontano quell’Osimhen nervoso e scostante. Torna a disposizione, entra in campo convinto e trascina il Napoli fino all’assist per Elmas. Sembra tornato mente e gambe al centro di tutto e il messaggio "Questa è la mentalità!" scritto sui social, dove qualche mese fa aveva rimosso tutti i ricordi con il Napoli, ha il sapore di chi finalmente ha ritrovato il suo posto nel mondo azzurro. Aria nuova, vecchio Napoli, con un Mazzarri che, con infinita umiltà, ha ridato luce a questi ragazzi e, chissà, magari anche Spalletti, seduto sugli spalti del Gewiss Stadium, ha tirato un sospiro di sollievo, nel rivedere in campo la "sua squadra". Caro Garcia, alla fine è questo quello che ti abbiamo sempre chiesto… dare al Napoli la possibilità di fare il Napoli!

 

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