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L'APPUNTO - Nunzia Marciano su "NM": "Napoli, al primo palo è un errore; al quarto lei è Charlize Theron e tu Danny De Vito"
21.01.2019 11:00 di Napoli Magazine

NAPOLI - È che al primo palo è sfortuna, al secondo un errore, al terzo cattiva perseveranza. Ma palo al quarto lei è Charlize Theron e tu Danny De Vito sennò non si spiega. Chiariamo: l’abilità di colpire l’incrocio dei legni tutta partenopea nella gara prima di ritorno contro la Lazio al San Paolo beffeggia la sorte ma per fortuna sul quell’incrocio per due volte si trova di passaggio San Gennaro che benedice il ritornato in gol e per una sera capitano, Josè, e bacia la stratosferica punizione che Milik trasforma in un gol d’annali e salva la serata ai pochi impavidi che sfidando il freddo e non soltanto quello, hanno vagamente riempito un gelido San Paolo, che ha visto nelle fila avversarie un espulso e uno, uno delle parti partenopee, in gol. Nella ripresa si è vista protagonista la compagine sempre biancoceleste con la prima manciata di minuti di attacco costante alla volta di Meret che salva ma non sempre. Lazio-Napoli è la partita dei grandi assenti, loro malgrado: resta fuori Koulibaly perché va bene dire no al razzismo, va meno bene dimostrare di saper rispettare una persona prima ancora di un giocatore abbonando una pena che si poteva pure mitigare; resta fuori Insigne e resta fuori capitan Marek. Insomma, nella notte dei grandi assenti, dei presenti si sente la sostanza e lo dimostrano Malcuit e Ruiz che poco o nulla hanno da invidiare agli altri. I minuti, quelli finali, i quattro di recupero per capirci, scorrono più lenti del dovuto ma al triplice fischio è il Napoli ad uscire vincente 2-1 a giusta ragione, tanto da far pensare che se questo non fosse il campionato italiano, il Napoli potrebbe addirittura pensare di vincerlo. Ma siamo in Italia, nel paese di una Var che non vale, di un giudice di gara che troppo spesso non sa giudicare e di vittorie, che per certe squadre, una squadra, non sarebbero sempre tali, se non fossimo in Italia. Però, che peccato.

 

 

 

Nunzia Marciano
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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L'APPUNTO - Nunzia Marciano su "NM": "Napoli, al primo palo è un errore; al quarto lei è Charlize Theron e tu Danny De Vito"

di Napoli Magazine

21/01/2024 - 11:00

NAPOLI - È che al primo palo è sfortuna, al secondo un errore, al terzo cattiva perseveranza. Ma palo al quarto lei è Charlize Theron e tu Danny De Vito sennò non si spiega. Chiariamo: l’abilità di colpire l’incrocio dei legni tutta partenopea nella gara prima di ritorno contro la Lazio al San Paolo beffeggia la sorte ma per fortuna sul quell’incrocio per due volte si trova di passaggio San Gennaro che benedice il ritornato in gol e per una sera capitano, Josè, e bacia la stratosferica punizione che Milik trasforma in un gol d’annali e salva la serata ai pochi impavidi che sfidando il freddo e non soltanto quello, hanno vagamente riempito un gelido San Paolo, che ha visto nelle fila avversarie un espulso e uno, uno delle parti partenopee, in gol. Nella ripresa si è vista protagonista la compagine sempre biancoceleste con la prima manciata di minuti di attacco costante alla volta di Meret che salva ma non sempre. Lazio-Napoli è la partita dei grandi assenti, loro malgrado: resta fuori Koulibaly perché va bene dire no al razzismo, va meno bene dimostrare di saper rispettare una persona prima ancora di un giocatore abbonando una pena che si poteva pure mitigare; resta fuori Insigne e resta fuori capitan Marek. Insomma, nella notte dei grandi assenti, dei presenti si sente la sostanza e lo dimostrano Malcuit e Ruiz che poco o nulla hanno da invidiare agli altri. I minuti, quelli finali, i quattro di recupero per capirci, scorrono più lenti del dovuto ma al triplice fischio è il Napoli ad uscire vincente 2-1 a giusta ragione, tanto da far pensare che se questo non fosse il campionato italiano, il Napoli potrebbe addirittura pensare di vincerlo. Ma siamo in Italia, nel paese di una Var che non vale, di un giudice di gara che troppo spesso non sa giudicare e di vittorie, che per certe squadre, una squadra, non sarebbero sempre tali, se non fossimo in Italia. Però, che peccato.

 

 

 

Nunzia Marciano
 
 
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