NAPOLI - E che goool! GOOOL! Che goool! Grandissimo Gol! Che salva partita, Vigilia, Natale, Santo Stefano e volendo pure Capodanno! Oddio, chiariamo: poteva andare meglio. Nello stadio di Dios nell’antivigilia segna Napoli ambo parti: Napoli-Torino, vede in rete Izzo primo per gli ospiti, il Magnifico Lorenzo dopo. Troppo dopo, ahinoi. Poteva essere una vittoria. È stato un pareggio. Una partita in scia tra poca voglia e poca sostanza, con la precedente che ha saputo però di sconfitta. 1 è meglio di niente, soprattutto se si somma ad un altro 1, perso ingiustamente e riavuto giustamente. Insomma, alla meno peggio, come ha detto il buon Rino, perché nella vita è certo che ci siano cose peggiori, sicuramente più importanti, questo è certo, di un pallone che gira. Il Napoli lo trascina Insigne, assist di Zielinski, per non deludere completamente, per salvare in zona cesarini, per abbozzare un sorriso amaro. Amaro ma sorriso. Insomma, il Napoli non c’è ma ricompare all’improvviso in un guizzo da fuori classe targato Frattamaggiore ma poco, poco più. Ora è tempo di santificare i giorni, quelli di un Natale ben lontano da ciò che è sempre stato noto, con tante, troppe, sedie vuote. Ma tant’è. Il calcio è un gioco con una palla che gira tra 44 piedi. Questo è. Che in una pandemia di seconda ondata tale resta e serve a distrarsi, sentenze e rigiocate da disputare comprese. Tanto è. Ah, a proposito: Buon Natale.