TONI AZZURRI
TONI AZZURRI - Iavarone su "NM": "Caro Napoli, scendi dalla giostra"
26.11.2018 21:20 di Napoli Magazine

NAPOLI - Così tanto affetto, con 44mila tifosi intorno per una domenica pomeriggio, ancien regime, tutto sommato era scontato e andava onorato. Tuttavia ci voleva qualcosa di speciale. E il Napoli non l’ha trovato, nonostante il morbido Chievo, che avrà giocato meglio di altre volte, ma nulla di più. Poverini, hanno elevato il loro muro della disperazione, non certo luminose prospettive. Insomma nel Chievo, non si sono intravisti cieli azzurri, come eccessivi commenti tv, improntati alla narrativa, hanno voluto sottolineare. Merito del Napoli e della giostra di Ancelotti. Che aveva una manovra da flipper quando in campo c’erano i fedelissimi, imbarazzante e imbarazzato, invece, con i cinque-sei cambi dettati dal mortifero turn over. Quasi una seconda presentazione di nuovi acquisti. Si é a un punto della stagione in cui nulla si può lasciar per strada e per non cadere in errore occorre sempre la migliore formazione. Le vetrine per le giovani promesse vanno allestite in altro modo e in altri momenti. Ebbene, dopo meno di quattro mesi da inizio stagione, raccontare che c’è bisogno di riposo, per degli atleti professionisti, diventa una verità insostenibile. Comunque non sarà da queste partite che si giudicheranno i giocatori, ma il pari inutile col Chievo è ancora fresco e il Napoli ancora pazzerello, per dimenticare d’essere stato meno potente, meno dirompente. Più leggero, in tutti i sensi. «Coraggio, anche la Stella Rossa ha pareggiato». Neppure la notizia che viene dalla Serbia (pur se lì giocava la prima contro la seconda), ha avuto il potere di cambiare l’umor nero del Napoli annegato nel quarto pareggio nelle ultime sei gare ufficiali. Vero, mercoledì ci sarà la medicina Champions per provare a risorge- re, ma adesso la delusione è certificata da almeno 4 aspetti: troppi innesti, deconcentrazione da Europa, sotto valutazione delle “piccole” (o presunte tali) e mancanza di concretezza. Risultato: Juve a più otto e Inter a meno uno. Il resto, al di là della rabbia e dello 0-0, è comunque la conferma di una stagione sopra le righe, a dispetto di sventurati pronostici e sventurati veggenti.

 

 
 
Toni Iavarone
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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TONI AZZURRI - Iavarone su "NM": "Caro Napoli, scendi dalla giostra"

di Napoli Magazine

26/11/2024 - 21:20

NAPOLI - Così tanto affetto, con 44mila tifosi intorno per una domenica pomeriggio, ancien regime, tutto sommato era scontato e andava onorato. Tuttavia ci voleva qualcosa di speciale. E il Napoli non l’ha trovato, nonostante il morbido Chievo, che avrà giocato meglio di altre volte, ma nulla di più. Poverini, hanno elevato il loro muro della disperazione, non certo luminose prospettive. Insomma nel Chievo, non si sono intravisti cieli azzurri, come eccessivi commenti tv, improntati alla narrativa, hanno voluto sottolineare. Merito del Napoli e della giostra di Ancelotti. Che aveva una manovra da flipper quando in campo c’erano i fedelissimi, imbarazzante e imbarazzato, invece, con i cinque-sei cambi dettati dal mortifero turn over. Quasi una seconda presentazione di nuovi acquisti. Si é a un punto della stagione in cui nulla si può lasciar per strada e per non cadere in errore occorre sempre la migliore formazione. Le vetrine per le giovani promesse vanno allestite in altro modo e in altri momenti. Ebbene, dopo meno di quattro mesi da inizio stagione, raccontare che c’è bisogno di riposo, per degli atleti professionisti, diventa una verità insostenibile. Comunque non sarà da queste partite che si giudicheranno i giocatori, ma il pari inutile col Chievo è ancora fresco e il Napoli ancora pazzerello, per dimenticare d’essere stato meno potente, meno dirompente. Più leggero, in tutti i sensi. «Coraggio, anche la Stella Rossa ha pareggiato». Neppure la notizia che viene dalla Serbia (pur se lì giocava la prima contro la seconda), ha avuto il potere di cambiare l’umor nero del Napoli annegato nel quarto pareggio nelle ultime sei gare ufficiali. Vero, mercoledì ci sarà la medicina Champions per provare a risorge- re, ma adesso la delusione è certificata da almeno 4 aspetti: troppi innesti, deconcentrazione da Europa, sotto valutazione delle “piccole” (o presunte tali) e mancanza di concretezza. Risultato: Juve a più otto e Inter a meno uno. Il resto, al di là della rabbia e dello 0-0, è comunque la conferma di una stagione sopra le righe, a dispetto di sventurati pronostici e sventurati veggenti.

 

 
 
Toni Iavarone
 
 
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