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CORONAVIRUS - De Magistris: "Al Nord fino a due giorni fa le metropolitane e la fabbriche erano strapiene, Napoli invece, senza urlare, ha adottato molte misure ancor prima di quelle restrittive del Governo, serve unità"
26.03.2020 12:11 di Napoli Magazine

NAPOLI - Luigi De Magistris, sindaco di Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Crc: "Mentre tanti italiani per fortuna auspicano, in questi momenti così duri, un rinnovato spirito di unità nazionale, c'è invece chi continua con quella narrazione che conosciamo, a partire da alcune trasmissioni televisive nazionali che continuano a declinare quel folklorismo paludato sulla città di Napoli: come si comportano i napoletani nei vicoli, le battute sul professor Ascierto, mentre al Nord fino a due giorni fa le metropolitane e la fabbriche erano strapiene. Napoli invece, senza urlare, ha adottato molte misure ancor prima di quelle restrittive del Governo. Abbiamo chiuso prima le scuole e i cantieri, abbiamo avviato la sanificazione delle strade. E' chiaro che ora c'è un soccorso maggiore ad alcune realtà del Nord, ma è anche chiaro che noi ci faremo sentire sia adesso, per non aspettare che ci siano i morti a terra, sia dopo per avere un aiuto. Speriamo che questa tragica esperienza di questo maledetto virus serva a ritrovare l'Italia. Di fronte alla macelleria sociale e alla distruzione economica che il virus ha già prodotto, o ci uniamo come popolo e la smettiamo di fare divisioni, tra l'altro sempre discriminatorie nei confronti del Sud, o questo Paese ne uscirà talmente lacerato che altro che 100 giorni per uscire dalla crisi, ci vorranno 10 anni".

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CORONAVIRUS - De Magistris: "Al Nord fino a due giorni fa le metropolitane e la fabbriche erano strapiene, Napoli invece, senza urlare, ha adottato molte misure ancor prima di quelle restrittive del Governo, serve unità"

di Napoli Magazine

26/03/2024 - 12:11

NAPOLI - Luigi De Magistris, sindaco di Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Crc: "Mentre tanti italiani per fortuna auspicano, in questi momenti così duri, un rinnovato spirito di unità nazionale, c'è invece chi continua con quella narrazione che conosciamo, a partire da alcune trasmissioni televisive nazionali che continuano a declinare quel folklorismo paludato sulla città di Napoli: come si comportano i napoletani nei vicoli, le battute sul professor Ascierto, mentre al Nord fino a due giorni fa le metropolitane e la fabbriche erano strapiene. Napoli invece, senza urlare, ha adottato molte misure ancor prima di quelle restrittive del Governo. Abbiamo chiuso prima le scuole e i cantieri, abbiamo avviato la sanificazione delle strade. E' chiaro che ora c'è un soccorso maggiore ad alcune realtà del Nord, ma è anche chiaro che noi ci faremo sentire sia adesso, per non aspettare che ci siano i morti a terra, sia dopo per avere un aiuto. Speriamo che questa tragica esperienza di questo maledetto virus serva a ritrovare l'Italia. Di fronte alla macelleria sociale e alla distruzione economica che il virus ha già prodotto, o ci uniamo come popolo e la smettiamo di fare divisioni, tra l'altro sempre discriminatorie nei confronti del Sud, o questo Paese ne uscirà talmente lacerato che altro che 100 giorni per uscire dalla crisi, ci vorranno 10 anni".