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IL FLASH – R. Petrazzuolo: "Napoli, ci può stare! Diamo tempo al tempo"
04.09.2018 19:24 di Napoli Magazine

NAPOLI – Ci può stare, in una fase di assestamento e di sperimentazione di nuovi equilibri che non tutto fili liscio come sperato, che i meccanismi non siano automatici, che le indicazioni dell’allenatore non riescano a concretizzarsi in campo. Ci può stare una sconfitta, anche contro una squadra come la Sampdoria che sulla carta, in base alle statistiche, non era da classificare tra le avversarie imbattibili. Ci può stare. Soprattutto se si applica il turnover decidendo di lasciare in panchina due cuori pulsanti del gioco del Napoli degli ultimi anni, ovvero Hamsik e Callejon e facendo di nuovo entrare Mertens solo nel secondo tempo. Ci può stare perché se ancora una volta si incassano gol, non sempre poi si riesce a rimontare, soprattutto se si incappa in un avversario che tatticamente è stato gestito alla perfezione dal suo allenatore Giampaolo. Mettici poi quel gol di tacco, un vero capolavoro dell’ex azzurro Quagliarella e non resta che calare il sipario su una partita che però può rivelarsi un prezioso insegnamento, perché ha dato chiare indicazioni sugli aspetti da calibrare, come la fase difensiva, e sulle certezze da cui ripartire, ovvero quei perni quali Callejon, Hamsik, Mertens che insieme a Koulibaly, ad Allan e ad Insigne possono traghettare la squadra senza troppi scossoni verso una sua nuova identità, cambiando pelle e rinnovandosi ma senza snaturarsi, in quanto di base, già forte e competitiva. Perché sia chiaro: questo Napoli è forte e competitivo ed Ancelotti con la sua grande esperienza saprà trovare la quadratura del cerchio. Diamo tempo al tempo.

 

 

Rosa Petrazzuolo

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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IL FLASH – R. Petrazzuolo: "Napoli, ci può stare! Diamo tempo al tempo"

di Napoli Magazine

04/09/2024 - 19:24

NAPOLI – Ci può stare, in una fase di assestamento e di sperimentazione di nuovi equilibri che non tutto fili liscio come sperato, che i meccanismi non siano automatici, che le indicazioni dell’allenatore non riescano a concretizzarsi in campo. Ci può stare una sconfitta, anche contro una squadra come la Sampdoria che sulla carta, in base alle statistiche, non era da classificare tra le avversarie imbattibili. Ci può stare. Soprattutto se si applica il turnover decidendo di lasciare in panchina due cuori pulsanti del gioco del Napoli degli ultimi anni, ovvero Hamsik e Callejon e facendo di nuovo entrare Mertens solo nel secondo tempo. Ci può stare perché se ancora una volta si incassano gol, non sempre poi si riesce a rimontare, soprattutto se si incappa in un avversario che tatticamente è stato gestito alla perfezione dal suo allenatore Giampaolo. Mettici poi quel gol di tacco, un vero capolavoro dell’ex azzurro Quagliarella e non resta che calare il sipario su una partita che però può rivelarsi un prezioso insegnamento, perché ha dato chiare indicazioni sugli aspetti da calibrare, come la fase difensiva, e sulle certezze da cui ripartire, ovvero quei perni quali Callejon, Hamsik, Mertens che insieme a Koulibaly, ad Allan e ad Insigne possono traghettare la squadra senza troppi scossoni verso una sua nuova identità, cambiando pelle e rinnovandosi ma senza snaturarsi, in quanto di base, già forte e competitiva. Perché sia chiaro: questo Napoli è forte e competitivo ed Ancelotti con la sua grande esperienza saprà trovare la quadratura del cerchio. Diamo tempo al tempo.

 

 

Rosa Petrazzuolo

 

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