NAPOLI - Il Napoli ha conquistato al Franchi un punto importante in una partita difficile da sbloccare contro un avversario in forma come la Fiorentina, pronta ad aggredire ogni pallone dall'inizio alla fine, senza cali di energia. Gli azzurri sono stati meno brillanti che nelle precedenti gare, ma non per questo meno vogliosi di portare a casa il risultato riuscendo solo in parte nell'intento. Il gruppo partenopeo prosegue la sua serrata tabella di marcia fatta di tanti impegni ravvicinati e può essere soddisfatto del suo rendimento da vertice della classifica di Serie A. Presto ci saranno anche le sfide Champions contro Liverpool, Rangers ed Ajax in un girone che lascia presagire intense sfide in suggestive notti europee. In attesa che si concluda il calciomercato con la sua girandola di rumors, tra la suggestione CR7 e la trattativa per Navas, la squadra partenopea appare comunque già in grado di farsi valere in una lunga stagione ricca di insidie e di sfide ambiziose. L'attacco capitanato da Osimhen è munito di tante alternative pronte a scoccare dardi avvelenati contro la porta avversaria e questo aspetto lascia ben sperare per il futuro. Mister Spalletti è stato chiaro nel post gara in terra fiorentina: i nuovi innesti hanno coperto gli stessi ruoli dei tanti azzurri partiti, ora il gruppo va forgiato in termini di esperienza, qualità, leadership, in un lavoro che si prospetta stimolante. Dispiace dover sottolineare la maleducazione di chi al Franchi ha inveito per 90 minuti contro la panchina azzurra offendendo la mamma di Spalletti anzichè pensare a tifare per la propria squadra del cuore e dando un pessimo esempio ai bambini presenti allo stadio. Bene ha fatto l'allenatore azzurro a rimarcare dopo la partita tale biasimevole episodio. Inoltre il Giudice Sportivo ha disposto nei confronti della Fiorentina una ammenda di 15mila euro "per avere suoi sostenitori, prima della gara e nel corso della stessa, intonato ripetutamente cori insultanti di matrice territoriale, nonché cori oltraggiosi di matrice religiosa, percepiti da tutti i collaboratori della Procura federale posizionati nelle varie parti dell'impianto". Lo sport sa essere cassa di risonanza di vizi e virtù del vivere civile, è specchio dei tempi e dispiace constatare di nuovo che la strada verso la tolleranza ed il rispetto reciproco sia ancora lunga da percorrere. Sarebbe bello se proprio dagli stadi italiani partisse una rivoluzione culturale fatta di fair play dentro e fuori dal campo. Ognuno di noi può fare la sua parte, contribuendo col suo comportamento solidale a rendere il mondo un posto migliore in cui vivere.

Rosa Petrazzuolo

Napoli Magazine

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