NAPOLI - Al Castellani è andata in scena una delle peggiori prestazioni stagionali di un Napoli molle e di fatto privo di stimoli, nonostante ci fosse la possibilità di lottare per un posto in Champions, chance che dopo la sconfitta contro l'Empoli è quasi del tutto sfumata. La squadra di Calzona ha subìto gol nei minuti iniziali del match e lungo l'arco dell'intera partita non è mai riuscita a creare un gioco produttivo, capace di ribaltare il risultato, affidandosi piuttosto ad un possesso palla sterile. Anche nella ripresa non ci sono state azioni meritevoli di menzione ed un diffuso senso di apatia ha caratterizzato gli azzurri, lasciando perplessi, sconcertati e sempre più delusi i tifosi che continuano a chiedersi come sia possibile che del gioco brillante della scorsa stagione dei Campioni d'Italia in carica non sia rimasto assolutamente nulla. Mister Calzona si è assunto ogni responsabilità, ma sta ai calciatori ora finire con dignità un campionato in cui restano ancora ben cinque partite da giocare, a partire dalla prossima importante sfida casalinga contro la Roma. E' un Napoli che non si diverte in campo, non lotta per un obiettivo comune, non ha fame di vittorie. E' un Napoli smarrito, che alla prima difficoltà si avvilisce e fatica a reagire. Si parla già di futuro, girano tanti nomi sul prossimo allenatore, si parla di rifondazione, di una squadra che vedrà partire molti calciatori, ma il punto è che il campionato attuale non è finito e non si può gettare tutto alle ortiche. Il Napoli è fuori dalle coppe, ha una intera settimana per allenarsi alle singole partite di Serie A, ma al momento il nodo più che sul piano tecnico tattico pare esserci sul piano mentale, in termini di smarrimento di carattere e di personalità e allora solo uno sforzo collettivo, di squadra, può mettere riparo ad una situazione tanto impantanata. Restano cinque partite in cui impegnarsi nel rispetto di se stessi e della tifoseria partenopea, altrimenti saranno solo cinque tappe agonizzanti in attesa di mettere la parola fine ad una stagione da dimenticare.

Rosa Petrazzuolo

Napoli Magazine

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