NAPOLI – Se si potesse racchiudere la stagione del Napoli in una sola partita, quella vinta in trasferta e in rimonta contro il Monza ne sarebbe emblematica. La squadra di Calzona nel primo tempo ha messo in campo una prestazione opaca, ha creato poco in attacco e ha incassato un gol alla prima occasione che si è presentata ai padroni di casa. A non agevolare la situazione, non sono stati fischiati a favore degli azzurri due rigori per falli in area di Zerbin su Ngonge nel primo tempo e di Bondo su Anguissa nella ripresa. Nel secondo tempo, il Napoli ha cambiato faccia ed ha cominciato a brillare scacciando via la cupa prospettiva di un’altra sconfitta. Così, come se si fosse improvvisamente accesa la luce, la squadra partenopea ha aumentato il ritmo e segnato in appena 13 minuti ben 4 gol, uno più bello dell’altro. Prima Osimhen, poi Politano, Zielinski ed infine Raspadori, entrato in campo da soli 21 secondi in sostituzione di Kvaratskhelia. Si sono rivisti i Campioni d’Italia, quelli che nella scorsa stagione facevano stropicciare gli occhi e battere forte il cuore per le entusiasmanti giocate, la mentalità vincente, la padronanza sul terreno di gioco, la fantasia espressa in azioni fulminee, ben coordinate, tutte volte ad insaccare la porta avversaria con tiri precisi, supportati da un gioco di squadra di qualità. E’ una vittoria di gruppo importante non solo per i tre punti, ma anche per il morale degli azzurri ed inoltre bisognava assolutamente riscattarsi dopo la brutta prestazione contro l’Atalanta. Al Napoli servono vittorie nelle restanti sette partite per assicurarsi un piazzamento europeo qualunque esso sia e bisogna rimboccarsi le maniche, tenendo conto anche dell’andamento delle dirette concorrenti che viaggiano veloci e non sembrano intenzionate a cedere il passo. L’importante sarà non perdersi d’animo e fare tutto il possibile per non avere altri rimpianti. Ci sono in ballo ancora molti punti da conquistare, ma si riduce al minimo il margine di errore. Può aiutare il fatto che la squadra abbia una intera settimana per preparare ogni sfida, potendo lavorare sodo sugli automatismi, correggendo gli errori, trovando soluzioni che assicurino ordine e compattezza in campo, una maggiore solidità in difesa ed una essenziale continuità di risultati. La prossima partita al Maradona contro il Frosinone sarà un’altra tappa importante di questo finale di stagione da risollevare in segno di gratitudine verso una tifoseria che non fa mai mancare il suo supporto ed è sempre presente, anche quando manifesta il suo disappunto e la sua delusione per un rendimento, molto al di sotto delle aspettative, di una squadra che in questa stagione si è involuta e non ha più espresso con continuità il suo potenziale enorme, sprigionatosi ad esempio in modo dirompente nel secondo tempo della gara contro il Monza.

Rosa Petrazzuolo

Napoli Magazine

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