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IL FLASH - Rosa Petrazzuolo: "Quel bacio al cielo, la ripartenza, il Napoli alla conquista di un sorriso nuovo"
15.06.2020 22:30 di Napoli Magazine

NAPOLI - Il calcio riparte. Si ricomincia, dopo mesi difficili che hanno profondamente segnato l'umanità ancora in lotta nel cercare di arginare e di sconfiggere il Covid-19 che ha travolto la vita di tutti. Un virus che continua a mietere vittime nel mondo e che ha determinato gravissime conseguenze socio-economiche. L'Italia è tra i Paesi che hanno pagato il prezzo più alto. Avamposto dell'emergenza, il Bel Paese si è chiuso nel lockdown trovando in se stesso la forza di risorgere dalle sue ceneri ed ora a poco a poco, sta tornando alla normalità. Una normalità nuova, fatta di tante regole da rispettare in questa fase di convivenza con il virus che comunque circola ancora. Riprese le attività economiche e produttive, dopo le varie aperture c'è stato il via libera anche per il calcio, sport di gruppo e di contatto, in cui il rischio contagio non può essere inevitabilmente azzerato. Il rigido protocollo prevede tra l'altro che si giochi a porte chiuse e così, per il momento, snaturato della sua stessa essenza di sport di aggregazione, in un momento storico in cui, di fatto, gli assembramenti restano pericolosi perchè innalzano il rischio di contagio, il calcio è tornato nella vita degli italiani in una nuova modalità restrittiva che si spera possa essere quanto prima accantonata perchè non più necessaria. Si è ripartiti dalle semifinali di Coppa Italia, trasmesse in chiaro su Rai1, così in qualche modo il torneo ha fatto capolino dagli schermi delle tv nelle case degli italiani per portare momenti di svago. La Juventus ha battuto il Milan venerdì scorso in uno Stadium silente, a porte chiuse, con un andamento della partita blando e senza grandi sussulti, a parte il rigore sbagliato da Cristiano Ronaldo e l'espulsione del rossonero Rebic per un grave fallo di gioco. Poi sabato, finalmente, è sceso in campo il Napoli che ha affrontato l'Inter di Conte in un San Paolo spettrale. Il rinomato tempio infuocato dalla passione dei tifosi azzurri si è ritrovato come catapultato nella realtà delle misure anti-Covid da un universo parallelo, è sembrato una navicella spaziale sospesa in un tempo astratto, ma in tale scenario il Napoli è comunque riuscito ad esprimere la sua magia e ad emozionare. A partire proprio da quel bacio al cielo di mister Gattuso dedicato a sua sorella Francesca, scomparsa prematuramente pochi giorni fa. Un gesto tanto spontaneo quanto profondo, prima del fischio d'inizio, a suggello di una ripartenza, nel calcio e nella vita, dove gli uomini forti si vestono del proprio coraggio e vanno avanti affrontando la realtà, per quanto addolorato possa essere il proprio stato d'animo. La partita è stata inizialmente condizionata da un errore di Ospina e della linea difensiva del Napoli, ma dopo il gol incassato, gli azzurri hanno saputo reagire, giocando una gara equilibrata e trovando il gol determinante per la conquista della finale. A segnare è stato Dries "Ciro" Mertens, beniamino dei tifosi partenopei, che ha toccato quota 122 gol ed è entrato nella storia del Napoli portandosi in vetta alla classifica dei migliori marcatori azzurri di tutti i tempi. L'assist gli è arrivato dal capitano Insigne in una azione arrembante, lanciata proprio da Ospina dalle retrovie. Il portiere colombiano è stato anche autore di parate strepitose ed è sicuramente tra i protagonisti del match. Mercoledì 17 giugno ci sarà già la finale a Roma. Il Napoli di Gattuso si troverà faccia a faccia con la Juventus dell'ex allenatore azzurro Maurizio Sarri e del Pipita Higuain che però è alle prese con un risentimento muscolare alla coscia e non riuscirà a recuperare in tempo. Non ci sarà neppure Ospina che è stato squalificato per una giornata visto che era diffidato ed è stato ammonito. Un'occasione importante dunque per Alex Meret, portiere dal talento prezioso, ormai da troppo tempo in panchina. Per il Napoli sarà una sfida piena di significato in cui il presente si intreccia al passato. Gli azzurri sono pronti: c'è un trofeo da conquistare per guardare al futuro con un sorriso nuovo.

 

 

Rosa Petrazzuolo

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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IL FLASH - Rosa Petrazzuolo: "Quel bacio al cielo, la ripartenza, il Napoli alla conquista di un sorriso nuovo"

di Napoli Magazine

15/06/2024 - 22:30

NAPOLI - Il calcio riparte. Si ricomincia, dopo mesi difficili che hanno profondamente segnato l'umanità ancora in lotta nel cercare di arginare e di sconfiggere il Covid-19 che ha travolto la vita di tutti. Un virus che continua a mietere vittime nel mondo e che ha determinato gravissime conseguenze socio-economiche. L'Italia è tra i Paesi che hanno pagato il prezzo più alto. Avamposto dell'emergenza, il Bel Paese si è chiuso nel lockdown trovando in se stesso la forza di risorgere dalle sue ceneri ed ora a poco a poco, sta tornando alla normalità. Una normalità nuova, fatta di tante regole da rispettare in questa fase di convivenza con il virus che comunque circola ancora. Riprese le attività economiche e produttive, dopo le varie aperture c'è stato il via libera anche per il calcio, sport di gruppo e di contatto, in cui il rischio contagio non può essere inevitabilmente azzerato. Il rigido protocollo prevede tra l'altro che si giochi a porte chiuse e così, per il momento, snaturato della sua stessa essenza di sport di aggregazione, in un momento storico in cui, di fatto, gli assembramenti restano pericolosi perchè innalzano il rischio di contagio, il calcio è tornato nella vita degli italiani in una nuova modalità restrittiva che si spera possa essere quanto prima accantonata perchè non più necessaria. Si è ripartiti dalle semifinali di Coppa Italia, trasmesse in chiaro su Rai1, così in qualche modo il torneo ha fatto capolino dagli schermi delle tv nelle case degli italiani per portare momenti di svago. La Juventus ha battuto il Milan venerdì scorso in uno Stadium silente, a porte chiuse, con un andamento della partita blando e senza grandi sussulti, a parte il rigore sbagliato da Cristiano Ronaldo e l'espulsione del rossonero Rebic per un grave fallo di gioco. Poi sabato, finalmente, è sceso in campo il Napoli che ha affrontato l'Inter di Conte in un San Paolo spettrale. Il rinomato tempio infuocato dalla passione dei tifosi azzurri si è ritrovato come catapultato nella realtà delle misure anti-Covid da un universo parallelo, è sembrato una navicella spaziale sospesa in un tempo astratto, ma in tale scenario il Napoli è comunque riuscito ad esprimere la sua magia e ad emozionare. A partire proprio da quel bacio al cielo di mister Gattuso dedicato a sua sorella Francesca, scomparsa prematuramente pochi giorni fa. Un gesto tanto spontaneo quanto profondo, prima del fischio d'inizio, a suggello di una ripartenza, nel calcio e nella vita, dove gli uomini forti si vestono del proprio coraggio e vanno avanti affrontando la realtà, per quanto addolorato possa essere il proprio stato d'animo. La partita è stata inizialmente condizionata da un errore di Ospina e della linea difensiva del Napoli, ma dopo il gol incassato, gli azzurri hanno saputo reagire, giocando una gara equilibrata e trovando il gol determinante per la conquista della finale. A segnare è stato Dries "Ciro" Mertens, beniamino dei tifosi partenopei, che ha toccato quota 122 gol ed è entrato nella storia del Napoli portandosi in vetta alla classifica dei migliori marcatori azzurri di tutti i tempi. L'assist gli è arrivato dal capitano Insigne in una azione arrembante, lanciata proprio da Ospina dalle retrovie. Il portiere colombiano è stato anche autore di parate strepitose ed è sicuramente tra i protagonisti del match. Mercoledì 17 giugno ci sarà già la finale a Roma. Il Napoli di Gattuso si troverà faccia a faccia con la Juventus dell'ex allenatore azzurro Maurizio Sarri e del Pipita Higuain che però è alle prese con un risentimento muscolare alla coscia e non riuscirà a recuperare in tempo. Non ci sarà neppure Ospina che è stato squalificato per una giornata visto che era diffidato ed è stato ammonito. Un'occasione importante dunque per Alex Meret, portiere dal talento prezioso, ormai da troppo tempo in panchina. Per il Napoli sarà una sfida piena di significato in cui il presente si intreccia al passato. Gli azzurri sono pronti: c'è un trofeo da conquistare per guardare al futuro con un sorriso nuovo.

 

 

Rosa Petrazzuolo

 

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