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L'EX ARBITRO - Rocchi: "Dobbiamo migliorare l'aspetto della comunicazione, Genoa-Napoli col ritorno dei due club in massima serie è stato uno dei momenti più belli della mia carriera"
09.02.2021 11:39 di Napoli Magazine

GENOVA - Gianluca Rocchi, ex arbitro internazionale e ora dirigente della FIGC e dell'AIA, ha rilasciato un'intervista al sito ufficiale del Genoa. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "L'importanza delle visite nei club di Serie A? E' un servizio che stiamo offrendo ai club, abbiamo lasciato libertà di invitarci, senza nessun obbligo, fortunatamente vedo che quasi tutti i club stanno aderendo perchè l'intenzione è quella di cercare di trasferire le linee di intervento, l'applicazione che stiamo dando agli arbitri, ai giocatori che sono i reali attori della partita e ricevere al tempo stesso da loro feedback importanti su alcuni episodi su cui potremmo anche cambiare idea, anche perchè chi è in campo e chi commette falli e chi li riceve sono loro, per cui sono i primi attori e i primi veri responsabili di quello che succede sul terreno di gioco. Se giocare a porte chiuse ha cambiato anche un po' il ruolo dell'arbitro? E' un calcio diverso, a me come a tutti credo, piace molto meno, peraltro club come il Genoa che hanno uno stadio in cui io ho arbitrato tante volte ed era un piacere venirci, stadi molto passionali, molto caldi dove il pubblico lo senti, ma ti fa anche godere la partita in maniera totalmente diversa, per cui so che anche per gli arbitri, ma credo anche per i calciatori, per tutti, manca qualcosa e al tempo stesso può essere un poco più difficile perchè tutto quello che viene detto, oggi l'arbitro lo percepisce, magari prima non lo sentiva e per assurdo era anche meglio in alcuni momenti, per cui vedo che le problematiche con le panchine sono molto alte, perchè c'è un'attenzione e si sente tutto quello che viene detto. Questo aspetto lo stiamo curando particolarmente e ci raccomandiamo allle squadre di mantenere la massima attenzione perchè altrimenti si trovano allontanamenti ed espulsioni continue. Gli stadi vuoti mettono in evidenza la capacità degli arbitri di dialogare in campo con gli altri protagonisti della partita? E' un'osservazione corretta che condivido in pieno e tra l'altro rientra nelle idee che abbiamo, del fatto di poter aprire il più possibile la figura arbitrale al mondo esterno, prima passando per i club che sono i nostri diretti interlocutori tutte le settimane e poi eventualmente anche al pubblico esterno, perchè l'arbitro è molto diverso da come oggi o in passato si è cercato di rappresentare. Il fatto che si possa ascoltare alcuni dialoghi involontariamente credo metta ancora più in risalto la figura che ha l'arbitro che è un professionista in mezzo a professionisti. secondo me l'aspetto in cui dobbiamo migliorare è proprio la comunicazione. Qeusto aspetto del Covid, se vogliamo trovare una positività per il nostro mondo, è che sta aprendo un pochino di più la nostra figura da questo punto di vista. Il mio ricordo di Genoa-Napoli che significò la promozione per entrambe le squadre? Ricordo benissimo, come fosse oggi, uno stadio così pieno credo di non averlo mai visto, eppure ne ho fatte di partite importanti a Genova, ma pieno in maniera incredibile come in quel giorno di tutte e due le tifoserie non ricordo. Ricordo che fu una giornata particolare e fu molto bello perchè da diretto partecipe all'evento, vedere questa grande gioia di due grandi club che ritornavano nella massima serie è stato un momento difficile da dimenticare e credo veramente che sia uno dei momenti più belli della mia carriera".

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L'EX ARBITRO - Rocchi: "Dobbiamo migliorare l'aspetto della comunicazione, Genoa-Napoli col ritorno dei due club in massima serie è stato uno dei momenti più belli della mia carriera"

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09/02/2024 - 11:39

GENOVA - Gianluca Rocchi, ex arbitro internazionale e ora dirigente della FIGC e dell'AIA, ha rilasciato un'intervista al sito ufficiale del Genoa. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "L'importanza delle visite nei club di Serie A? E' un servizio che stiamo offrendo ai club, abbiamo lasciato libertà di invitarci, senza nessun obbligo, fortunatamente vedo che quasi tutti i club stanno aderendo perchè l'intenzione è quella di cercare di trasferire le linee di intervento, l'applicazione che stiamo dando agli arbitri, ai giocatori che sono i reali attori della partita e ricevere al tempo stesso da loro feedback importanti su alcuni episodi su cui potremmo anche cambiare idea, anche perchè chi è in campo e chi commette falli e chi li riceve sono loro, per cui sono i primi attori e i primi veri responsabili di quello che succede sul terreno di gioco. Se giocare a porte chiuse ha cambiato anche un po' il ruolo dell'arbitro? E' un calcio diverso, a me come a tutti credo, piace molto meno, peraltro club come il Genoa che hanno uno stadio in cui io ho arbitrato tante volte ed era un piacere venirci, stadi molto passionali, molto caldi dove il pubblico lo senti, ma ti fa anche godere la partita in maniera totalmente diversa, per cui so che anche per gli arbitri, ma credo anche per i calciatori, per tutti, manca qualcosa e al tempo stesso può essere un poco più difficile perchè tutto quello che viene detto, oggi l'arbitro lo percepisce, magari prima non lo sentiva e per assurdo era anche meglio in alcuni momenti, per cui vedo che le problematiche con le panchine sono molto alte, perchè c'è un'attenzione e si sente tutto quello che viene detto. Questo aspetto lo stiamo curando particolarmente e ci raccomandiamo allle squadre di mantenere la massima attenzione perchè altrimenti si trovano allontanamenti ed espulsioni continue. Gli stadi vuoti mettono in evidenza la capacità degli arbitri di dialogare in campo con gli altri protagonisti della partita? E' un'osservazione corretta che condivido in pieno e tra l'altro rientra nelle idee che abbiamo, del fatto di poter aprire il più possibile la figura arbitrale al mondo esterno, prima passando per i club che sono i nostri diretti interlocutori tutte le settimane e poi eventualmente anche al pubblico esterno, perchè l'arbitro è molto diverso da come oggi o in passato si è cercato di rappresentare. Il fatto che si possa ascoltare alcuni dialoghi involontariamente credo metta ancora più in risalto la figura che ha l'arbitro che è un professionista in mezzo a professionisti. secondo me l'aspetto in cui dobbiamo migliorare è proprio la comunicazione. Qeusto aspetto del Covid, se vogliamo trovare una positività per il nostro mondo, è che sta aprendo un pochino di più la nostra figura da questo punto di vista. Il mio ricordo di Genoa-Napoli che significò la promozione per entrambe le squadre? Ricordo benissimo, come fosse oggi, uno stadio così pieno credo di non averlo mai visto, eppure ne ho fatte di partite importanti a Genova, ma pieno in maniera incredibile come in quel giorno di tutte e due le tifoserie non ricordo. Ricordo che fu una giornata particolare e fu molto bello perchè da diretto partecipe all'evento, vedere questa grande gioia di due grandi club che ritornavano nella massima serie è stato un momento difficile da dimenticare e credo veramente che sia uno dei momenti più belli della mia carriera".