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VIDEO CONF - Napoli, Spalletti: 'Mertens incita sempre tutti a far bene, dovrà dimostrare il suo valore a Ciro Romeo, Zanoli? Bravo'
02.04.2022 15:06 di Napoli Magazine

CASTEL VOLTURNO (CE) - Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, ha parlato in Press Conference alla vigilia della sfida con l'Atalanta. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine".

 

 
- Atalanta-Napoli, che sfida sarà?
 
 
"E' una partita di quelle che ti guardano negli occhi quando giochi contro l'Atalanta. Chi abbassa un po' lo sguardo perde in 95 minuti. L'Atalanta e' una squadra costruita bene. Non basterà una giocata, una finta o una controfinta ma 95 minuti di sportellate ribattendo colpo su colpo".
 
 
- Giusto proseguire con Mancini c.t. della Nazionale?
 
 
"Continuare con Mancini e' la strada giusta. Mancini ha vinto un titolo importantissimo come quell'Europeo. Puo' capitare di sbagliare una partita. La qualita' del gioco e della Nazionale sono sotto gli occhi di tutti. Poi e' chiaro che ci sono delle cose da migliorare. Bisogna sempre trovare qualcosa di nuovo. Siamo indietro con stadi e strutture. Per lavorare al meglio servono le strutture. C'è un problema di culturale sulla ricerca della vittoria assoluta, fin da quando siamo nelle scuole calcio. I bambini sono ossessionati dalle vittorie, come sulle tribune. Il bel gioco e il poter sbagliare non e' concesso, invece bisognerebbe farli giocare senza puntare a vincere il "torneino". Un buon settore giovanile non si misura dai tornei vinti, ma a quanti calciatori sei riuscito a far crescere per essere di aiuto al calcio nazionale".
 
 
- Teme la gara con l'Atalanta perche' venga fuori una pressione psicologica?
 
 
"Gasperini e' uno di quegli allenatori bravi. Basta vedere dove ha portato l'Atalanta. Noi siamo riusciti a vincere senza la squadra al completo. Se non ci addossate nessuno stato di emergenza siamo molto felici. E' chiaro che questa partita diventera' da terra sotto i piedi. Abbiamo saputo rimettere a posto la stagione anche in momenti abbastanza difficili. Sono molto contento e fiducioso dello sguardo dei miei calciatori quando vengono adesso nello spogliatoio. Posso far uso anche delle parole dette da Koulibaly, che siamo tutti napoletani da oggi alla fine del campionato. Essendo napoletani si percepisce meglio la voglia di andare a scrivere il percorso in queste ultime otto partite. Lo sguardo dei miei calciatori racconta molte cose, lo reputo corretto".
 
 
- L'assenza di Di Lorenzo e' importante, quanto rona Osimhen?
 
 
"Zanoli ha le stesse caratteristiche di Di Lorenzo, che e' l'innovazione continua del ruolo di terzino destro. E' uno di quelli che cerca sempre qualcosa di nuovo. Zanoli, dal secondo allenamento fatto a Dimaro, me lo immaginavo titolare in una gara importante come quella contro l'Atalanta. Malcuit ha recuperato. Siamo nelle condizioni di coprire il ruolo e di avere molte delle qualita' che ha Di Lorenzo, magari da completare. Malcuit per certe caratteristiche, Zanoli per altre, siamo a posto per non far rimpiangere Di Lorenzo. Osimhen? E' stato dedicato un grande spazio su un quotidiano sportivo nazionale, covid, plusvalenze, Alemao, Osimhen che non sarebbe gradito dallo spogliatoio. Poi bisogna stare attenti a fare il gioco delle tre carte dei tifosi del Napoli, perche' i tifosi ti sgamano facilmente, probabilmente sarebbe stato opportuno parlare anche della partita. La societa' chiarira' con il direttore nell'intervista del pre partita".
 
 
- Nel condominio il Napoli ha qualche millesimo in più?
 
 
"E' tutto invariato. Ci sono partite che possono creare difficolta' a chiunque".
 
 
- Se non si vince si perde di vista lo scudetto? Quanto le hanno dato fastidio i due deferimenti al Napoli?
 
 
"Si puo' fare copia e incolla fino alla fine del campionato. Se vinci lotti per lo scudetto, altrimenti lotti per il quarto posto. Sui deferimenti c'e' la societa'. So quanti calciatori i nostri medici hanno denunciato per covid, che e' un numero superiore alle altre squadre".
 
 
- Come sta Lozano?
 
 
"E' rientrato stanotte, si e' allenato, sta benissimo ed e' a disposizione".
 
 
- Come sta Insigne dopo la mancata qualificazione al Mondiale?
 
 
"Lorenzo lo vedo sempre allo stesso modo nello spogliatoio. Puo' essere che sia turbato per cio' che gli accade attorno, ma con noi e' sempre gioioso e disponibile con tutti. In allenamento fa vedere cose che a volte non ha fatto vedere in partita e questo un po' mi dispiace".
 
 
- Come ha visto Mertens?
 
 
"Quando diciamo che diventiamo cio' che amiamo, e' diventato napoletano perche' ama questa citta', ama i tifosi ed ha voglia di far bene il lavoro di professionista. Dovra' dimostrare anche a Ciro Romeo, un tifoso in piu', di che pasta e' fatta il papa' come calciatore. Pochi stranieri si sono integrati come ha fatto lui. Spero che lui mi presenti il conto di quelle volte che non l'ho scelto e avrebbe potuto giocare. Con una rosa cosi' si penalizza sempre qualcuno. Puo' cambiare le sorti della partita, e' un professionista a tutto tondo, anche negli allenamenti incita i compagni e chi ha fatto un errore. E' uno dei leader dello spogliatoio".
 

Antonio Petrazzuolo

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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02/04/2024 - 15:06

CASTEL VOLTURNO (CE) - Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, ha parlato in Press Conference alla vigilia della sfida con l'Atalanta. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine".

 

 
- Atalanta-Napoli, che sfida sarà?
 
 
"E' una partita di quelle che ti guardano negli occhi quando giochi contro l'Atalanta. Chi abbassa un po' lo sguardo perde in 95 minuti. L'Atalanta e' una squadra costruita bene. Non basterà una giocata, una finta o una controfinta ma 95 minuti di sportellate ribattendo colpo su colpo".
 
 
- Giusto proseguire con Mancini c.t. della Nazionale?
 
 
"Continuare con Mancini e' la strada giusta. Mancini ha vinto un titolo importantissimo come quell'Europeo. Puo' capitare di sbagliare una partita. La qualita' del gioco e della Nazionale sono sotto gli occhi di tutti. Poi e' chiaro che ci sono delle cose da migliorare. Bisogna sempre trovare qualcosa di nuovo. Siamo indietro con stadi e strutture. Per lavorare al meglio servono le strutture. C'è un problema di culturale sulla ricerca della vittoria assoluta, fin da quando siamo nelle scuole calcio. I bambini sono ossessionati dalle vittorie, come sulle tribune. Il bel gioco e il poter sbagliare non e' concesso, invece bisognerebbe farli giocare senza puntare a vincere il "torneino". Un buon settore giovanile non si misura dai tornei vinti, ma a quanti calciatori sei riuscito a far crescere per essere di aiuto al calcio nazionale".
 
 
- Teme la gara con l'Atalanta perche' venga fuori una pressione psicologica?
 
 
"Gasperini e' uno di quegli allenatori bravi. Basta vedere dove ha portato l'Atalanta. Noi siamo riusciti a vincere senza la squadra al completo. Se non ci addossate nessuno stato di emergenza siamo molto felici. E' chiaro che questa partita diventera' da terra sotto i piedi. Abbiamo saputo rimettere a posto la stagione anche in momenti abbastanza difficili. Sono molto contento e fiducioso dello sguardo dei miei calciatori quando vengono adesso nello spogliatoio. Posso far uso anche delle parole dette da Koulibaly, che siamo tutti napoletani da oggi alla fine del campionato. Essendo napoletani si percepisce meglio la voglia di andare a scrivere il percorso in queste ultime otto partite. Lo sguardo dei miei calciatori racconta molte cose, lo reputo corretto".
 
 
- L'assenza di Di Lorenzo e' importante, quanto rona Osimhen?
 
 
"Zanoli ha le stesse caratteristiche di Di Lorenzo, che e' l'innovazione continua del ruolo di terzino destro. E' uno di quelli che cerca sempre qualcosa di nuovo. Zanoli, dal secondo allenamento fatto a Dimaro, me lo immaginavo titolare in una gara importante come quella contro l'Atalanta. Malcuit ha recuperato. Siamo nelle condizioni di coprire il ruolo e di avere molte delle qualita' che ha Di Lorenzo, magari da completare. Malcuit per certe caratteristiche, Zanoli per altre, siamo a posto per non far rimpiangere Di Lorenzo. Osimhen? E' stato dedicato un grande spazio su un quotidiano sportivo nazionale, covid, plusvalenze, Alemao, Osimhen che non sarebbe gradito dallo spogliatoio. Poi bisogna stare attenti a fare il gioco delle tre carte dei tifosi del Napoli, perche' i tifosi ti sgamano facilmente, probabilmente sarebbe stato opportuno parlare anche della partita. La societa' chiarira' con il direttore nell'intervista del pre partita".
 
 
- Nel condominio il Napoli ha qualche millesimo in più?
 
 
"E' tutto invariato. Ci sono partite che possono creare difficolta' a chiunque".
 
 
- Se non si vince si perde di vista lo scudetto? Quanto le hanno dato fastidio i due deferimenti al Napoli?
 
 
"Si puo' fare copia e incolla fino alla fine del campionato. Se vinci lotti per lo scudetto, altrimenti lotti per il quarto posto. Sui deferimenti c'e' la societa'. So quanti calciatori i nostri medici hanno denunciato per covid, che e' un numero superiore alle altre squadre".
 
 
- Come sta Lozano?
 
 
"E' rientrato stanotte, si e' allenato, sta benissimo ed e' a disposizione".
 
 
- Come sta Insigne dopo la mancata qualificazione al Mondiale?
 
 
"Lorenzo lo vedo sempre allo stesso modo nello spogliatoio. Puo' essere che sia turbato per cio' che gli accade attorno, ma con noi e' sempre gioioso e disponibile con tutti. In allenamento fa vedere cose che a volte non ha fatto vedere in partita e questo un po' mi dispiace".
 
 
- Come ha visto Mertens?
 
 
"Quando diciamo che diventiamo cio' che amiamo, e' diventato napoletano perche' ama questa citta', ama i tifosi ed ha voglia di far bene il lavoro di professionista. Dovra' dimostrare anche a Ciro Romeo, un tifoso in piu', di che pasta e' fatta il papa' come calciatore. Pochi stranieri si sono integrati come ha fatto lui. Spero che lui mi presenti il conto di quelle volte che non l'ho scelto e avrebbe potuto giocare. Con una rosa cosi' si penalizza sempre qualcuno. Puo' cambiare le sorti della partita, e' un professionista a tutto tondo, anche negli allenamenti incita i compagni e chi ha fatto un errore. E' uno dei leader dello spogliatoio".
 

Antonio Petrazzuolo

 

Napoli Magazine

 

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