NAPOLI - A volte l'anima non basta. Il Napoli di Rafa Benitez viene derubato della vittoria conquistata sul campo. Non importa che il colpevole sia Platini o Collina, come ribadisce la furia De Laurentiis nel post partita, o l'arbitro Svein Oddvar Moen, rimane un assurdo errore. Il gol di Seleznyov a 10 minuti dalla fine della partita è assolutamente un colpo duro da digerire per gli azzurri, siglato in chiara posizione di offside. Dicevamo, l'arbitro Moen: partita gestita con due metri di giudizio, falli e comportamenti anti sportivi del Dnipro non puniti dal fischietto norvegese. Quindi è giusto alzare la voce, giusto ribadire il proprio malcontento su un episodio che falsa una gara. La qualificazione però non è compromessa: il Napoli deve scendere in campo, nella sfida di ritorno, con la rabbia di chi sa di essere più forte, perché Higuain e compagni sono i più forti! Lo dimostrano l'infinità di calci d'angolo battuti, solo uno quello conquistato dagli ucraini, non a caso la prima gioia europea di David Lopez è arrivata da un tiro dalla bandierina. È lampante la superiorità degli uomini di Benitez in una gara dove il Dnipro si è difeso strenuamente senza impensierire Andujar se non in occasione del gol, in offside di metri, tanto da essere segnalato in campo dagli stessi giocatori con largo anticipo. Un solo tiro in porta della squadra di Markevyc, questa l'amarezza, ma non è il momento di abbattersi. Occhio al campionato, dritti verso l'obiettivo Champions, poi l'urlo, giovedì prossimo, deve essere lo stesso ed ancora più forte "Portaci a Varsavia!".

Jolanda De Rienzo

Napoli Magazine

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