Focus Azzurro
MERCATO - Cammaroto svela a "NM": "Napoli, in 13-14 pronti a partire con potenziali 180-200 milioni da investire, per la panchina ci sono Conte, Italiano e Gasperini, per l'attacco obiettivo Zirkzee, Gimenez l'alternativa, rumors su Icardi"
21.03.2024 23:55 di Napoli Magazine

NAPOLI - Il pareggio a San Siro ha lasciato in eredità gli strascichi del caso Acerbi-Jesus ma soprattutto ha spento una larga parte delle ambizioni Champions del Napoli. Sino a quanto c'è la matematica c'è anche speranza ma in casa azzurra è già partito il timer per il countdown che separa i campioni d'Italia dalla chiusura di questa stagione e da una rifondazione che sarà molto simile a quella dell'estate che poi portò allo scudetto. Tra calciatori in rosa e altri in prestito sono in 13-14 ad avere la valigia in mano e il club partenopeo ha la ferma convinzione di poter realizzare una cifra pesantissima sulla quale rifondare la squadra. Con i 130 milioni virtualmente in cassa di Osimhen (poco cambia che poi a pagarli Psg o Chelsea), De Laurentiis potrà permettersi di ammortizzare anche la possibile o probabile perdita del posto Champions, e a quelle maxi-somma si aggiungeranno i soldi che verranno ricavati dalle  partenze dei vari Meret, Ostigard, Simeone, Raspadori e quelle dei rientranti Zanoli, Zerbin e Folorunsho (su quale c'è una riflessione in corso ma sembra pravelere l'idea di realizzare una plusvalenza importante), mentre Lindstrom potrebbe andare in prestito per non svalutare l'investimento. Ecco perchè il Napoli potrebbe ritrovarsi con 180-200 milioni a disposizione per un mercato molto importante e un monte ingaggi che si libererà oltre all'ingaggio di Osimhen anche di quelli dei vari Zielinski, Demme e Rui.       

De Laurentiis prepara la stretta sulla scelta del nuovo tecnico, stavolta non vuole sbagliare ma sa anche che non potrà fare casting estivi o diluire i tempi. Il bivio del progetto è adesso, ed entro aprile dovrà arrivare la decisione sul dopo-Calzona. Pochi dubbi sul fatto che Calzona verrà congedato, con il ringraziamento per aver accettato un incarico che in tanti avrebbero rifiutato, nella tempesta di una stagione già compromessa. 
 
Cadono altre candidature alla panchina azzurra: Pioli, lo avevamo detto in tempi non sospetti, va verso la conferma al Milan e sono andati a vuoti altri tentativi di avvicinamento a De Zerbi, che non ne vuole sapere di tornare in Italia adesso. E allora ad oggi lo scenario porta ad uno sprint a tre per contendersi la guida del nuovo Napoli, cioè Conte, Italiano e Gasperini. Conte rimane la prima opzione, senza se e senza ma, di Aurelio De Laurentiis, convinto di poter convincerlo ad accettare Napoli per una grande sfida. L'opzione Roma, d'altronde, per Conte è caduta e quella del Milan quasi. E per il Bayern Monaco ci sono Mourinho o Xabi Alonso. E allora in Italia (e non solo) rimane il Napoli, senza scordare che la Juve ha altre idee per il dopo Allegri e ha il grande obiettivo di Thiago Motta. La novità semmai è che Giuntoli ha due nomi per il sostituto di Allegri e se dovesse saltare Thiago Motta, che viene corteggiato anche all'estero, attenzione perché a quel punto il ds bianconero potrebbe andare su Italiano, suo pallino dai tempi del Napoli. Italiano, dunque, ad oggi è l'alternativa a Conte per il Napoli, ed è anche l'alternativa a Motta per la Juventus. Gasperini è un'idea "parcheggiata" in seconda fila da De Laurentiis. Capitolo Sarri: al momento è la prima opzione per la Fiorentina, mentre non risultano contatti con il Napoli, le parole di ADL sulle sue dimissioni sono un "macigno" per un ragionamento sul ritorno a Napoli, con il presidente che tra l'altro è rimasto scottato dall'esperienza Mazzarri e non vorrebbe una "minestra riscaldata". Adl ha maturato l'idea che un altro ritorno assai difficilmente sortirebbe gli effetti della prima esperienza: vale anche per Sarri, a maggior ragione.   
 
Intanto è partita la "caccia" al dopo-Osimhen in un reparto nel quale in realtà il Napoli prenderà due attaccanti importanti, perchè oltre al nigeriano partirà pure Simeone e verrà sacrificato anche Raspadori che non trova spazio e viene corteggiato dalla Juve. Zirkzee è il grande obiettivo del Napoli che sta provando ad anticipare la concorrenza e a far valere il peso dei buoni rapporti con il Bayern Monaco, prima ancora che con il Bologna. Gimenez è un'alternativa. Ancora rumors su David del Lille, nome accostato al Napoli ma, a quanto risulta, è un'opzione che non rientra tra le prime scelte dei partenopei, in una ipotetica graduatoria al sesto-settimo posto tra i nomi che il Napoli punta per l'erede di Osimhen. E' stato accostato al Napoli, invece, Icardi che vuole tornare in Italia: il Napoli lo apprezza e lo considera ancora un goleador importante ma non gli darebbe mai i 10 milioni che percepisce al Galatasaray e neanche la metà. Icardi dovrebbe abbattersi l'ingaggio del 60%, altrimenti non ci sono margini di trattativa con i partenopei. E' una pista suggestiva da escludere sicuramente in un caso: se dovesse arrivare in panchina Conte, non prenderebbe nemmeno in considerazione l'eventualità di riavere Maurito, da lui subito epurato nella sua passata esperienza di tecnico all'Inter. 
 

Emanuele Cammaroto

Napoli Magazine

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di Napoli Magazine

21/03/2024 - 23:55

NAPOLI - Il pareggio a San Siro ha lasciato in eredità gli strascichi del caso Acerbi-Jesus ma soprattutto ha spento una larga parte delle ambizioni Champions del Napoli. Sino a quanto c'è la matematica c'è anche speranza ma in casa azzurra è già partito il timer per il countdown che separa i campioni d'Italia dalla chiusura di questa stagione e da una rifondazione che sarà molto simile a quella dell'estate che poi portò allo scudetto. Tra calciatori in rosa e altri in prestito sono in 13-14 ad avere la valigia in mano e il club partenopeo ha la ferma convinzione di poter realizzare una cifra pesantissima sulla quale rifondare la squadra. Con i 130 milioni virtualmente in cassa di Osimhen (poco cambia che poi a pagarli Psg o Chelsea), De Laurentiis potrà permettersi di ammortizzare anche la possibile o probabile perdita del posto Champions, e a quelle maxi-somma si aggiungeranno i soldi che verranno ricavati dalle  partenze dei vari Meret, Ostigard, Simeone, Raspadori e quelle dei rientranti Zanoli, Zerbin e Folorunsho (su quale c'è una riflessione in corso ma sembra pravelere l'idea di realizzare una plusvalenza importante), mentre Lindstrom potrebbe andare in prestito per non svalutare l'investimento. Ecco perchè il Napoli potrebbe ritrovarsi con 180-200 milioni a disposizione per un mercato molto importante e un monte ingaggi che si libererà oltre all'ingaggio di Osimhen anche di quelli dei vari Zielinski, Demme e Rui.       

De Laurentiis prepara la stretta sulla scelta del nuovo tecnico, stavolta non vuole sbagliare ma sa anche che non potrà fare casting estivi o diluire i tempi. Il bivio del progetto è adesso, ed entro aprile dovrà arrivare la decisione sul dopo-Calzona. Pochi dubbi sul fatto che Calzona verrà congedato, con il ringraziamento per aver accettato un incarico che in tanti avrebbero rifiutato, nella tempesta di una stagione già compromessa. 
 
Cadono altre candidature alla panchina azzurra: Pioli, lo avevamo detto in tempi non sospetti, va verso la conferma al Milan e sono andati a vuoti altri tentativi di avvicinamento a De Zerbi, che non ne vuole sapere di tornare in Italia adesso. E allora ad oggi lo scenario porta ad uno sprint a tre per contendersi la guida del nuovo Napoli, cioè Conte, Italiano e Gasperini. Conte rimane la prima opzione, senza se e senza ma, di Aurelio De Laurentiis, convinto di poter convincerlo ad accettare Napoli per una grande sfida. L'opzione Roma, d'altronde, per Conte è caduta e quella del Milan quasi. E per il Bayern Monaco ci sono Mourinho o Xabi Alonso. E allora in Italia (e non solo) rimane il Napoli, senza scordare che la Juve ha altre idee per il dopo Allegri e ha il grande obiettivo di Thiago Motta. La novità semmai è che Giuntoli ha due nomi per il sostituto di Allegri e se dovesse saltare Thiago Motta, che viene corteggiato anche all'estero, attenzione perché a quel punto il ds bianconero potrebbe andare su Italiano, suo pallino dai tempi del Napoli. Italiano, dunque, ad oggi è l'alternativa a Conte per il Napoli, ed è anche l'alternativa a Motta per la Juventus. Gasperini è un'idea "parcheggiata" in seconda fila da De Laurentiis. Capitolo Sarri: al momento è la prima opzione per la Fiorentina, mentre non risultano contatti con il Napoli, le parole di ADL sulle sue dimissioni sono un "macigno" per un ragionamento sul ritorno a Napoli, con il presidente che tra l'altro è rimasto scottato dall'esperienza Mazzarri e non vorrebbe una "minestra riscaldata". Adl ha maturato l'idea che un altro ritorno assai difficilmente sortirebbe gli effetti della prima esperienza: vale anche per Sarri, a maggior ragione.   
 
Intanto è partita la "caccia" al dopo-Osimhen in un reparto nel quale in realtà il Napoli prenderà due attaccanti importanti, perchè oltre al nigeriano partirà pure Simeone e verrà sacrificato anche Raspadori che non trova spazio e viene corteggiato dalla Juve. Zirkzee è il grande obiettivo del Napoli che sta provando ad anticipare la concorrenza e a far valere il peso dei buoni rapporti con il Bayern Monaco, prima ancora che con il Bologna. Gimenez è un'alternativa. Ancora rumors su David del Lille, nome accostato al Napoli ma, a quanto risulta, è un'opzione che non rientra tra le prime scelte dei partenopei, in una ipotetica graduatoria al sesto-settimo posto tra i nomi che il Napoli punta per l'erede di Osimhen. E' stato accostato al Napoli, invece, Icardi che vuole tornare in Italia: il Napoli lo apprezza e lo considera ancora un goleador importante ma non gli darebbe mai i 10 milioni che percepisce al Galatasaray e neanche la metà. Icardi dovrebbe abbattersi l'ingaggio del 60%, altrimenti non ci sono margini di trattativa con i partenopei. E' una pista suggestiva da escludere sicuramente in un caso: se dovesse arrivare in panchina Conte, non prenderebbe nemmeno in considerazione l'eventualità di riavere Maurito, da lui subito epurato nella sua passata esperienza di tecnico all'Inter. 
 

Emanuele Cammaroto

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