Golazo
GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Che il tempo ti sia amico, Walterino"
22.11.2023 17:04 di Napoli Magazine

NAPOLI - Neanche il tempo - già! - di vederli tutti insieme i campioni d'Italia che scatta l'ora - c'è abituato - della grande campagna novembrina con finestra su dicembre. Ha poco tempo - che ossessione ! - il Walter col contratto a termine per decidere il da farsi: lasciare i campioni nell'amato quattro-tre-tre o riproporre l'antico tre-cinque-due? Credo che sceglierà la prima opzione e non perché era invisa al sergente Garcia, bensì perché si addice alle caratteristiche tecniche della squadra. Avrà già cominciato a sudare la camicia bianca il buon Walter: per l'emozione di un ritorno inatteso laddove colse un secondo posto e un'italica coppa prima di abbracciare la sua Beneamata; per quel po' di ruggine sabbatica incrostatasi dopo il flop nell'isola di Giggirriva; per le montagne da scalare in rapida successione. Il picco bergamasco, il passo Real, la cima Inter, la valle della Signora. Roba da far tremare le vene e i polsi, soltanto uno coperto dall'immancabile, fido orologio da ticchettare con l'indice della mano destra, vero e proprio mantra-tic. Ah! il tempo che non sempre la beltà cancella. La bellezza del suo Napoli dei tre tenori - Cavani, Lavezzi e Hamsik - e la bellezza che gli è apparsa davanti ora. Che ha il colore giallonero dell'uomo mascherato, il volto da studente di Raspa, la fantasmagorica grazia del georgiano che durante la parentesi europea ha rifilato due gol alla Scozia ed uno alla Spagna, la duttilità di Politano. Certamente, l'ex (o no?) presidente allenatore gli avrà raccomandato Lindstrom il danesino "perché, sai, m'è costato un po' di soldini e...". E vabbè, tiremm innanz. L'Atalanta, a volte Dea a volte ancella, attende gli azzurri per regolare i conti momentanei per il quarto posto che a fine giochi varrà l'ingresso nel caveau della Champions e l'avvicinamento alla terza poltrona del campionato. Una trasferta delicata, non c'è che dire. Da affrontare con determinazione e con la convinzione che il ritorno al recente passato di gloria è possibile, non soltanto auspicabile. Sono certo che Walter avrà già studiato qualcosa per proteggere in qualche modo una difesa che ha già incassato 13 reti, troppe. Si sta pagando, inevitabilmente, la leggerezza della società che non valutò in tempo - e ne ha avuto, altroché - la grave perdita di Kim, il difensore perfetto. Inutile piangere sul latte versato, ma c'è sempre la finestra di gennaio per porre rimedio. Ho una curiosità infinita: vedere come lo Spinoza del calcio se la caverà nella sua prima in quel di Berghem, tappa fondamentale in vista delle altre vette da scalare. Che il tempo ti sia amico, Walterino. 

 

 

Adolfo Mollichelli

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Che il tempo ti sia amico, Walterino"

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22/11/2024 - 17:04

NAPOLI - Neanche il tempo - già! - di vederli tutti insieme i campioni d'Italia che scatta l'ora - c'è abituato - della grande campagna novembrina con finestra su dicembre. Ha poco tempo - che ossessione ! - il Walter col contratto a termine per decidere il da farsi: lasciare i campioni nell'amato quattro-tre-tre o riproporre l'antico tre-cinque-due? Credo che sceglierà la prima opzione e non perché era invisa al sergente Garcia, bensì perché si addice alle caratteristiche tecniche della squadra. Avrà già cominciato a sudare la camicia bianca il buon Walter: per l'emozione di un ritorno inatteso laddove colse un secondo posto e un'italica coppa prima di abbracciare la sua Beneamata; per quel po' di ruggine sabbatica incrostatasi dopo il flop nell'isola di Giggirriva; per le montagne da scalare in rapida successione. Il picco bergamasco, il passo Real, la cima Inter, la valle della Signora. Roba da far tremare le vene e i polsi, soltanto uno coperto dall'immancabile, fido orologio da ticchettare con l'indice della mano destra, vero e proprio mantra-tic. Ah! il tempo che non sempre la beltà cancella. La bellezza del suo Napoli dei tre tenori - Cavani, Lavezzi e Hamsik - e la bellezza che gli è apparsa davanti ora. Che ha il colore giallonero dell'uomo mascherato, il volto da studente di Raspa, la fantasmagorica grazia del georgiano che durante la parentesi europea ha rifilato due gol alla Scozia ed uno alla Spagna, la duttilità di Politano. Certamente, l'ex (o no?) presidente allenatore gli avrà raccomandato Lindstrom il danesino "perché, sai, m'è costato un po' di soldini e...". E vabbè, tiremm innanz. L'Atalanta, a volte Dea a volte ancella, attende gli azzurri per regolare i conti momentanei per il quarto posto che a fine giochi varrà l'ingresso nel caveau della Champions e l'avvicinamento alla terza poltrona del campionato. Una trasferta delicata, non c'è che dire. Da affrontare con determinazione e con la convinzione che il ritorno al recente passato di gloria è possibile, non soltanto auspicabile. Sono certo che Walter avrà già studiato qualcosa per proteggere in qualche modo una difesa che ha già incassato 13 reti, troppe. Si sta pagando, inevitabilmente, la leggerezza della società che non valutò in tempo - e ne ha avuto, altroché - la grave perdita di Kim, il difensore perfetto. Inutile piangere sul latte versato, ma c'è sempre la finestra di gennaio per porre rimedio. Ho una curiosità infinita: vedere come lo Spinoza del calcio se la caverà nella sua prima in quel di Berghem, tappa fondamentale in vista delle altre vette da scalare. Che il tempo ti sia amico, Walterino. 

 

 

Adolfo Mollichelli

 

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