NAPOLI - Il Napoli-gambero (un passo avanti e uno indietro) di questi ultimi tempi può tornare a veleggiare assaporando "triglie" livornesi che, va detto subito, appaiono di una inaudita freschezza. Fuor di metafora, il calendario propone l'occasione giusta per riprendere il cammino in campionato dopo il fumo (i fumi) di Londra. C'è la concreta possibilità di tornare in vetta alla classifica se Mazzarri - ma guarda un po' che incrocio! - dovesse fermare la pimpante Roma di Garcia. E si potrebbe anche allungare sulla Juve che dovrà vedersela col Milan. Ci sono tutti i presupposti per godersi in serenità il periodo di sosta per gli impegni delle Nazionali proiettate verso il mondiale brasiliano. A patto, naturalmente, che si affronti il Livorno del bomber Paulinho - rinato a nuova vita dopo il soggiorno sorrentino - come se si trattasse dell'avversario più ostico che potesse capitare (ricordando il Sassuolo!). Chi mi segue sa come la penso sulla campagna acquisti della società. Sin dai tempi degli osanna ritenevo improcrastinabile per lo meno tre investimenti: un altro difensore di statura internazionale, un centrocampista-faro che sappia prendere per mano la squadra e dettare i tempi di gioco, un attaccante in grado di sostituire Higuain in caso di necessità (vedi Londra) o di subentrargli. E' sbagliato asserire che la manovra d'offesa del Napoli sia dipendente dall'argentino, ma quando non c'è Gonzalo la percussione - centrale o laterale - si rivela deficitaria, specie quando si gioca contro squadre di valore assoluto come l'Arsenal di Wenger. Ed ora con la certezza di una grande prova degli azzurri, andiamo a togliere le lische a queste "triglie" livornesi. Con un nodo in gola però, ti sia lieve la terra, Musella, senti? Il San Paolo ti saluta.
Adolfo Mollichelli
Napoli Magazine
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
di Napoli Magazine
06/10/2024 - 12:44
NAPOLI - Il Napoli-gambero (un passo avanti e uno indietro) di questi ultimi tempi può tornare a veleggiare assaporando "triglie" livornesi che, va detto subito, appaiono di una inaudita freschezza. Fuor di metafora, il calendario propone l'occasione giusta per riprendere il cammino in campionato dopo il fumo (i fumi) di Londra. C'è la concreta possibilità di tornare in vetta alla classifica se Mazzarri - ma guarda un po' che incrocio! - dovesse fermare la pimpante Roma di Garcia. E si potrebbe anche allungare sulla Juve che dovrà vedersela col Milan. Ci sono tutti i presupposti per godersi in serenità il periodo di sosta per gli impegni delle Nazionali proiettate verso il mondiale brasiliano. A patto, naturalmente, che si affronti il Livorno del bomber Paulinho - rinato a nuova vita dopo il soggiorno sorrentino - come se si trattasse dell'avversario più ostico che potesse capitare (ricordando il Sassuolo!). Chi mi segue sa come la penso sulla campagna acquisti della società. Sin dai tempi degli osanna ritenevo improcrastinabile per lo meno tre investimenti: un altro difensore di statura internazionale, un centrocampista-faro che sappia prendere per mano la squadra e dettare i tempi di gioco, un attaccante in grado di sostituire Higuain in caso di necessità (vedi Londra) o di subentrargli. E' sbagliato asserire che la manovra d'offesa del Napoli sia dipendente dall'argentino, ma quando non c'è Gonzalo la percussione - centrale o laterale - si rivela deficitaria, specie quando si gioca contro squadre di valore assoluto come l'Arsenal di Wenger. Ed ora con la certezza di una grande prova degli azzurri, andiamo a togliere le lische a queste "triglie" livornesi. Con un nodo in gola però, ti sia lieve la terra, Musella, senti? Il San Paolo ti saluta.
Adolfo Mollichelli
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