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Atletica, disco, Osakue: "Ora voglio una medaglia"
19.01.2022 19:12 di Napoli Magazine

"Una medaglia importante. L'ho sempre sognata, tutti i giorni della mia vita e da molto prima di arrivare in finale olimpica. Dopo Tokyo, dopo i trionfi di Gianmarco, Marcell, della capitana Antonella, di Massimo e della 4x100… non voglio aspettare un minuto di più. In fondo cos'è un record senza una medaglia?". Il record è lo storico 63,66 stabilito nel giugno del 1996 da Agnese Maffeis, le parole sono di Daisy Osakue (Fiamme Gialle), che a Tokyo ne ha eguagliato al centimetro il primato nel disco. "È stata l'emozione più grande che io abbia mai provato. Quando inizi a lanciare la prima cosa che impari sono i record italiani. Quello della Maffeis è del 1996, l'anno in cui sono nata, e poter dire di essere l'unica a poter lanciare come lei è un orgoglio". Su Atletica TV la piemontese racconta di un 2021 che conta una finale olimpica, un record italiano assoluto e la conclusione di cinque anni di studi all'Università di San Angelo, in Texas. "Dodici mesi sulle montagne russe. L'amore che ho sempre avuto per l'atletica quest'anno è esploso, si è moltiplicato. I miei sogni di bambina si sono avverati nel giro di due settimane e quello che ho fatto mi resterà per sempre. Dal momento in cui sono arrivata in Giappone, il cuore in gola, i Giochi sono stati una festa costante per me e per i miei compagni, una sorta di effetto domino di finali e successi". Nonostante un problema serio alla schiena: "La stagione è iniziata bene con 61,19, ma la settimana dopo mi sono fatta male: un'ernia. Era marzo, ero preoccupata per il ranking, per gli Assoluti e per una stagione che sembrava compromessa. Con Maria Marello siamo riuscite a reinventare gli allenamenti proteggendo la schiena e a Rovereto ho lanciato la mia seconda misura di sempre, 61,55: una liberazione". Ora l'azzurra affronta un 2022 ricco di ambizioni. "Mondiali di Eugene ed Europei di Monaco di Baviera su tutto, passando per i Giochi del Mediterraneo. Ma prima di tutto non vedo l'ora di gareggiare agli Assoluti invernali di lanci, che per diversi anni ho seguito dagli Stati Uniti. L'obiettivo è mantenere la mia esplosività, imparando a usare tutta la pedana. E poi dovrò essere paziente, ascoltare il mio corpo e adattarmi a come è cambiato".

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Atletica, disco, Osakue: "Ora voglio una medaglia"

di Napoli Magazine

19/01/2024 - 19:12

"Una medaglia importante. L'ho sempre sognata, tutti i giorni della mia vita e da molto prima di arrivare in finale olimpica. Dopo Tokyo, dopo i trionfi di Gianmarco, Marcell, della capitana Antonella, di Massimo e della 4x100… non voglio aspettare un minuto di più. In fondo cos'è un record senza una medaglia?". Il record è lo storico 63,66 stabilito nel giugno del 1996 da Agnese Maffeis, le parole sono di Daisy Osakue (Fiamme Gialle), che a Tokyo ne ha eguagliato al centimetro il primato nel disco. "È stata l'emozione più grande che io abbia mai provato. Quando inizi a lanciare la prima cosa che impari sono i record italiani. Quello della Maffeis è del 1996, l'anno in cui sono nata, e poter dire di essere l'unica a poter lanciare come lei è un orgoglio". Su Atletica TV la piemontese racconta di un 2021 che conta una finale olimpica, un record italiano assoluto e la conclusione di cinque anni di studi all'Università di San Angelo, in Texas. "Dodici mesi sulle montagne russe. L'amore che ho sempre avuto per l'atletica quest'anno è esploso, si è moltiplicato. I miei sogni di bambina si sono avverati nel giro di due settimane e quello che ho fatto mi resterà per sempre. Dal momento in cui sono arrivata in Giappone, il cuore in gola, i Giochi sono stati una festa costante per me e per i miei compagni, una sorta di effetto domino di finali e successi". Nonostante un problema serio alla schiena: "La stagione è iniziata bene con 61,19, ma la settimana dopo mi sono fatta male: un'ernia. Era marzo, ero preoccupata per il ranking, per gli Assoluti e per una stagione che sembrava compromessa. Con Maria Marello siamo riuscite a reinventare gli allenamenti proteggendo la schiena e a Rovereto ho lanciato la mia seconda misura di sempre, 61,55: una liberazione". Ora l'azzurra affronta un 2022 ricco di ambizioni. "Mondiali di Eugene ed Europei di Monaco di Baviera su tutto, passando per i Giochi del Mediterraneo. Ma prima di tutto non vedo l'ora di gareggiare agli Assoluti invernali di lanci, che per diversi anni ho seguito dagli Stati Uniti. L'obiettivo è mantenere la mia esplosività, imparando a usare tutta la pedana. E poi dovrò essere paziente, ascoltare il mio corpo e adattarmi a come è cambiato".