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Ciclismo, Dagnoni: "Proporremo all'UCIpiù sicurezza per bici e casco"
18.07.2025 15:18 di Napoli Magazine

In materia di misure di sicurezza, "noi a questo punto stiamo anche valutando di proporre (all'Unione ciclistica internazionale, ndr) qualcosa riferito alla bicicletta, all'abbigliamento, al casco". Lo ha detto il presidente della Federazione ciclistica italiana, Cordiano Dagnoni, intervenendo in collegamento telefonico in apertura della tappa di oggi del 61° Giro della Valle d'Aosta, dopo la morte mercoledì pomeriggio di Samuele Privitera, il ciclista imperiese di 19 anni, caduto in gara a Pontey. Per Dagnoni occorre "fare in modo che come succede negli altri sport - parlo dello sci, dell'equitazione dove già c'è l'airbag, nell'automobilismo, dove hanno messo questo roll bar che vedete sulle auto, tutto sempre riferito alla sicurezza - che magari a discapito dell'aerodinamica, del peso, e di tutto quello che vogliamo, ci sia una maggior garanzia di sicurezza. Ecco questo è un po' quello a cui stiamo lavorando, poi gli eventi della gara sono sempre imprevedibili.Noi abbiamo questo sport che purtroppo ogni tanto ci mette davanti a questa dura realtà". Il presidente della Fci ha ricordato che "come federazione, in questo nuovo mandato, abbiamo istituito una commissione per la sicurezza, un tavolo di lavoro composto da diverse figure proprio per elaborare nuovi suggerimenti anche da dare all'Unione ciclistica internazionale, perché noi ci adeguiamo, ci adattiamo alle regole dell'Uci. C'è da dire purtroppo che il nostro purtroppo non è uno sport a rischio zero. In allenamento ci sono certi rischi, e sappiamo il traffico eccetera. La gara invece sottopone gli atleti ad altri rischi".

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Ciclismo, Dagnoni: "Proporremo all'UCIpiù sicurezza per bici e casco"

di Napoli Magazine

18/07/2025 - 15:18

In materia di misure di sicurezza, "noi a questo punto stiamo anche valutando di proporre (all'Unione ciclistica internazionale, ndr) qualcosa riferito alla bicicletta, all'abbigliamento, al casco". Lo ha detto il presidente della Federazione ciclistica italiana, Cordiano Dagnoni, intervenendo in collegamento telefonico in apertura della tappa di oggi del 61° Giro della Valle d'Aosta, dopo la morte mercoledì pomeriggio di Samuele Privitera, il ciclista imperiese di 19 anni, caduto in gara a Pontey. Per Dagnoni occorre "fare in modo che come succede negli altri sport - parlo dello sci, dell'equitazione dove già c'è l'airbag, nell'automobilismo, dove hanno messo questo roll bar che vedete sulle auto, tutto sempre riferito alla sicurezza - che magari a discapito dell'aerodinamica, del peso, e di tutto quello che vogliamo, ci sia una maggior garanzia di sicurezza. Ecco questo è un po' quello a cui stiamo lavorando, poi gli eventi della gara sono sempre imprevedibili.Noi abbiamo questo sport che purtroppo ogni tanto ci mette davanti a questa dura realtà". Il presidente della Fci ha ricordato che "come federazione, in questo nuovo mandato, abbiamo istituito una commissione per la sicurezza, un tavolo di lavoro composto da diverse figure proprio per elaborare nuovi suggerimenti anche da dare all'Unione ciclistica internazionale, perché noi ci adeguiamo, ci adattiamo alle regole dell'Uci. C'è da dire purtroppo che il nostro purtroppo non è uno sport a rischio zero. In allenamento ci sono certi rischi, e sappiamo il traffico eccetera. La gara invece sottopone gli atleti ad altri rischi".