Si conclude con un ottavo posto l’avventura della Nazionale femminile di flag football ai World Games di Chengdu (Cina). Nell’ultima partita del torneo, disputata questa mattina alle 3:00 ora italiana, le Azzurre sono state sconfitte per 33 a 0 dal Giappone, in una gara mai realmente in discussione.
Probabilmente a pesare è stata anche la durissima sfida del giorno precedente contro la Gran Bretagna, persa soltanto ai supplementari e combattuta fino all’ultimo secondo. Una battaglia che ha prosciugato ogni energia, fisica e mentale, lasciando poche forze per affrontare un’altra formazione ben organizzata e rapida come quella giapponese.
La partecipazione dell’Italia ai World Games, lo ricordiamo, è arrivata in extremis, in seguito alla rinuncia della Spagna, ma si è trattato di un’occasione unica per confrontarsi con le migliori squadre del mondo.
Nel girone, l’Italia ha affrontato il Messico – fresco campione dei World Games dopo una storica vittoria per 26 a 21 sugli Stati Uniti – proprio insieme alle statunitensi, alla Gran Bretagna (Campione d’Euorpa) e al Giappone. Sono tutte realtà dove il flag football gode di programmi consolidati, strutture universitarie, professionisti dedicati e investimenti importanti. In Italia, questo percorso è appena cominciato: ci vorrà tempo, lavoro e determinazione per colmare il divario, ma il confronto diretto è parte indispensabile del processo di crescita.
Orgoglio, sacrificio e rispetto
Le Azzurre che hanno preso parte a questo torneo sono atlete non professioniste, che hanno investito tempo, energie e risorse personali per rappresentare il nostro Paese. Hanno rinunciato alle ferie, affrontato viaggi e allenamenti impegnativi, spinto i propri limiti con passione e spirito di squadra. Il rispetto per il loro impegno è doveroso, sempre e comunque. Perché anche le sconfitte, se vissute con consapevolezza, possono trasformarsi in opportunità. E se si impara qualcosa, non si torna mai a mani vuote.
Verso gli Europei: la vera sfida
I World Games si chiudono, ma il percorso dell’Italia prosegue. A fine settembre, infatti, si disputeranno a Parigi gli Europei 2025, vera tappa cruciale della stagione. In palio c’è la qualificazione ai Campionati del Mondo 2026 e per ottenerla sarà necessario classificarsi tra le prime sei nazioni del continente.
Sarà fondamentale ritrovare morale, fiducia e coesione, elementi indispensabili per affrontare al meglio questa nuova sfida e dimostrare, ancora una volta, di meritare il proprio posto tra le grandi del flag football internazionale.
di Napoli Magazine
17/08/2025 - 16:06
Si conclude con un ottavo posto l’avventura della Nazionale femminile di flag football ai World Games di Chengdu (Cina). Nell’ultima partita del torneo, disputata questa mattina alle 3:00 ora italiana, le Azzurre sono state sconfitte per 33 a 0 dal Giappone, in una gara mai realmente in discussione.
Probabilmente a pesare è stata anche la durissima sfida del giorno precedente contro la Gran Bretagna, persa soltanto ai supplementari e combattuta fino all’ultimo secondo. Una battaglia che ha prosciugato ogni energia, fisica e mentale, lasciando poche forze per affrontare un’altra formazione ben organizzata e rapida come quella giapponese.
La partecipazione dell’Italia ai World Games, lo ricordiamo, è arrivata in extremis, in seguito alla rinuncia della Spagna, ma si è trattato di un’occasione unica per confrontarsi con le migliori squadre del mondo.
Nel girone, l’Italia ha affrontato il Messico – fresco campione dei World Games dopo una storica vittoria per 26 a 21 sugli Stati Uniti – proprio insieme alle statunitensi, alla Gran Bretagna (Campione d’Euorpa) e al Giappone. Sono tutte realtà dove il flag football gode di programmi consolidati, strutture universitarie, professionisti dedicati e investimenti importanti. In Italia, questo percorso è appena cominciato: ci vorrà tempo, lavoro e determinazione per colmare il divario, ma il confronto diretto è parte indispensabile del processo di crescita.
Orgoglio, sacrificio e rispetto
Le Azzurre che hanno preso parte a questo torneo sono atlete non professioniste, che hanno investito tempo, energie e risorse personali per rappresentare il nostro Paese. Hanno rinunciato alle ferie, affrontato viaggi e allenamenti impegnativi, spinto i propri limiti con passione e spirito di squadra. Il rispetto per il loro impegno è doveroso, sempre e comunque. Perché anche le sconfitte, se vissute con consapevolezza, possono trasformarsi in opportunità. E se si impara qualcosa, non si torna mai a mani vuote.
Verso gli Europei: la vera sfida
I World Games si chiudono, ma il percorso dell’Italia prosegue. A fine settembre, infatti, si disputeranno a Parigi gli Europei 2025, vera tappa cruciale della stagione. In palio c’è la qualificazione ai Campionati del Mondo 2026 e per ottenerla sarà necessario classificarsi tra le prime sei nazioni del continente.
Sarà fondamentale ritrovare morale, fiducia e coesione, elementi indispensabili per affrontare al meglio questa nuova sfida e dimostrare, ancora una volta, di meritare il proprio posto tra le grandi del flag football internazionale.