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Ginnastica, denunce ginnaste: caso Maccarani, la Procura FIG chiede l'ammonizione: "La sola colpa è l'eccesso di affetto"
29.09.2023 14:59 di Napoli Magazine

La procura federale della Federginnastica, guidata da Michele Rossetti, ha chiesto la sanzione dell'ammonizione per Emanuela Maccarani e di assoluzione per Olga Tishina durante l'udienza presso il tribunale nazionale, che vede a giudizio l'allenatrice della nazionale di ritmica ed ex dt dell'accademia di Desio, e della sua assistente, per aver "adottato metodi di allenamento non conformi ai doveri di correttezza e professionalità ponendo in essere pressioni psicologiche e provando in alcune ginnaste l'insorgere di disturbi alimentari e psicologici". Il processo era nato dalle denunce di Nina Corradini e Anna Basta. "Non c'è prova di un comportamento vessatorio nei confronti delle ginnaste" e anzi se una colpa si può imputare a Emanuela Maccarani è quella di "eccesso di affetto nei confronti della Basta", la ginnasta che denunciò la dt della ritmica azzurra. Così il procuratore federale della Federginnastica, Michele Rossetti, ha motivato la sua richiesta di una semplice ammonizione nei confronti di Maccarani. "La sanzione dell'ammonizione per la Maccarani consiste in una nota di sollecito scritto ad essere più attenta in futuro" spiega ancora la Procura federale, che aggiunge: "Riteniamo invece ci sia prova negli atti di un profilo di colpa a carico della Maccarani, quello di eccesso di affetto nei confronti della Basta, cercando di recuperarla, rendendola performante con l'obiettivo di portarla alle Olimpiadi, determinando invece un disagio che non mettiamo in dubbio". "Quello che ci siamo chiesti è stato: è possibile che nell'ambito di questo centro si svolgano delle azioni vessatorie finalizzate a ottenere una medaglia in più? - prosegue Rossetti nelle sue conclusi - La risposta che mi sembra di poter affermare è che non siano emerse prove sufficienti che da parte della Maccarani ci siano stati comportamenti tali finalizzati alla vittoria". Per la Tishina, invece, la richiesta di assoluzione è "per non aver commesso il fatto".

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29/09/2023 - 14:59

La procura federale della Federginnastica, guidata da Michele Rossetti, ha chiesto la sanzione dell'ammonizione per Emanuela Maccarani e di assoluzione per Olga Tishina durante l'udienza presso il tribunale nazionale, che vede a giudizio l'allenatrice della nazionale di ritmica ed ex dt dell'accademia di Desio, e della sua assistente, per aver "adottato metodi di allenamento non conformi ai doveri di correttezza e professionalità ponendo in essere pressioni psicologiche e provando in alcune ginnaste l'insorgere di disturbi alimentari e psicologici". Il processo era nato dalle denunce di Nina Corradini e Anna Basta. "Non c'è prova di un comportamento vessatorio nei confronti delle ginnaste" e anzi se una colpa si può imputare a Emanuela Maccarani è quella di "eccesso di affetto nei confronti della Basta", la ginnasta che denunciò la dt della ritmica azzurra. Così il procuratore federale della Federginnastica, Michele Rossetti, ha motivato la sua richiesta di una semplice ammonizione nei confronti di Maccarani. "La sanzione dell'ammonizione per la Maccarani consiste in una nota di sollecito scritto ad essere più attenta in futuro" spiega ancora la Procura federale, che aggiunge: "Riteniamo invece ci sia prova negli atti di un profilo di colpa a carico della Maccarani, quello di eccesso di affetto nei confronti della Basta, cercando di recuperarla, rendendola performante con l'obiettivo di portarla alle Olimpiadi, determinando invece un disagio che non mettiamo in dubbio". "Quello che ci siamo chiesti è stato: è possibile che nell'ambito di questo centro si svolgano delle azioni vessatorie finalizzate a ottenere una medaglia in più? - prosegue Rossetti nelle sue conclusi - La risposta che mi sembra di poter affermare è che non siano emerse prove sufficienti che da parte della Maccarani ci siano stati comportamenti tali finalizzati alla vittoria". Per la Tishina, invece, la richiesta di assoluzione è "per non aver commesso il fatto".