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ROMA - Dybala a Milano per le semifinali dell'Oysho Premier Padel: "Sì, ho usato la racchetta del mio amico Tapia, ma non è servito a molto..."
11.10.2025 18:36 di Napoli Magazine
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Il match tra il suo amico 'Agus' Tapia e Arturito Coello vs Lebron-Stupa era appena iniziato, quando Paulo Dybala, in compagnia della moglie Oriana Sabatini, è arrivato all'Allianz Cloud per godersi la prima semifinale maschile dell'Oysho Milano Premier Padel P1. Sorridente e rilassato, è informatissimo e pieno di passione per la 'pala' “Sì, so quanto stanno, la stavo vedendo sul cellulare mentre venivamo qui”. La passeggiata nel tunnel che porta sul Centrale in compagnia di Alessandro Fontana, Communication & Marketing Project Manager di NSA Group, organizzatore del torneo, è l'occasione di un incontro casuale con la numero tre del mondo Paula Josemaria, che con Ari Sanchez ha conquistato la prima semifinale. Paulo e Oriana chiedono, si informano, due chiacchiere con Paulita e poi un caloroso augurio per la finale di domani.

Quando Dybala sbuca sul Centrale dall'ingresso dei giocatori, il brusio si snoda con identica frase: “Quello è Paulo!” e diventa quasi un boato. Il giocatore simbolo dell'As Roma, prima di sedersi in tribuna, si intrattiene per i saluti con il presidente della Federazione Internazionale Padel Luigi Carraro e subito dopo con il CEO di NSA Group Marco Gamberale, prima di un abbraccio tra ex bianconeri con Claudio Marchisio, anche lui all'Allianz Cloud.

Poi, il match e il ricordo del gustoso siparietto dello scorso anno, Tapia che con due racchette corre in tribuna dopo la finale vinta e ne consegna una ciascuno a Paulo e Leo Paredes, ricevendo in cambio una maglia dell'Argentina e quella della Roma dei due giocatori. Un'immagine che ha fatto il giro dei social per mesi.

Un anno dopo, chiediamo a Paulo se quella racchetta l'abbia usata o no: “Certo! Ci mancherebbe, l'ho usata eccome. Posso giocare poco ovviamente e lo faccio solo durante le vacanze, ma sì che ci ho giocato”. E come è andata? C'è stato un effetto Tapia nelle sue mani? Il fuoriclasse romanista ridacchia e sta al gioco: “Direi che non è cambiato molto neanche con la sua racchetta, quindi credo che non ci sia molto da fare...”.

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ROMA - Dybala a Milano per le semifinali dell'Oysho Premier Padel: "Sì, ho usato la racchetta del mio amico Tapia, ma non è servito a molto..."

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11/10/2025 - 18:36

Il match tra il suo amico 'Agus' Tapia e Arturito Coello vs Lebron-Stupa era appena iniziato, quando Paulo Dybala, in compagnia della moglie Oriana Sabatini, è arrivato all'Allianz Cloud per godersi la prima semifinale maschile dell'Oysho Milano Premier Padel P1. Sorridente e rilassato, è informatissimo e pieno di passione per la 'pala' “Sì, so quanto stanno, la stavo vedendo sul cellulare mentre venivamo qui”. La passeggiata nel tunnel che porta sul Centrale in compagnia di Alessandro Fontana, Communication & Marketing Project Manager di NSA Group, organizzatore del torneo, è l'occasione di un incontro casuale con la numero tre del mondo Paula Josemaria, che con Ari Sanchez ha conquistato la prima semifinale. Paulo e Oriana chiedono, si informano, due chiacchiere con Paulita e poi un caloroso augurio per la finale di domani.

Quando Dybala sbuca sul Centrale dall'ingresso dei giocatori, il brusio si snoda con identica frase: “Quello è Paulo!” e diventa quasi un boato. Il giocatore simbolo dell'As Roma, prima di sedersi in tribuna, si intrattiene per i saluti con il presidente della Federazione Internazionale Padel Luigi Carraro e subito dopo con il CEO di NSA Group Marco Gamberale, prima di un abbraccio tra ex bianconeri con Claudio Marchisio, anche lui all'Allianz Cloud.

Poi, il match e il ricordo del gustoso siparietto dello scorso anno, Tapia che con due racchette corre in tribuna dopo la finale vinta e ne consegna una ciascuno a Paulo e Leo Paredes, ricevendo in cambio una maglia dell'Argentina e quella della Roma dei due giocatori. Un'immagine che ha fatto il giro dei social per mesi.

Un anno dopo, chiediamo a Paulo se quella racchetta l'abbia usata o no: “Certo! Ci mancherebbe, l'ho usata eccome. Posso giocare poco ovviamente e lo faccio solo durante le vacanze, ma sì che ci ho giocato”. E come è andata? C'è stato un effetto Tapia nelle sue mani? Il fuoriclasse romanista ridacchia e sta al gioco: “Direi che non è cambiato molto neanche con la sua racchetta, quindi credo che non ci sia molto da fare...”.