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Rugby, Vigliotti: "Lavoriamo per sviluppare la cultura dell'allenamento"
20.11.2015 16:00 di Napoli Magazine

Il Professor Crescenzo Vigliotti è al suo sesto anno di fila come Tecnico Regionale per il Comitato Campano della Federazione Italiana Rugby. Crede fermamente nella formazione costante dei tecnici quale elemento fondante del lavoro sul campo, da effettuare progressivamente con gli atleti più giovani per farli crescere e maturare sul piano tecnico-tattico.

 

“Da quando la FIR mi ha incaricato di curare la didattica dei tecnici della Campania ho avuto l’opportunità di formare centinaia di allenatori” – esordisce Vigliotti – “In questi anni i tecnici della regione sono cresciuti dal punto di vista quantitativo e ci sono tutt’oggi margini di miglioramento incredibili sul piano qualitativo rispetto al gioco attualmente espresso dalle nostre squadre. Possiamo fare ancora molto, soprattutto per le categorie giovanili”.

 

Tutte le Società campane hanno tecnici qualificati e formati, e paradossalmente sono in sovrannumero rispetto alle squadre che scendono in campo: “Oggi abbiamo più allenatori che squadre. Basti pensare solo ai corsi effettuati quest’anno tra Benevento, Campobasso, Napoli e Salerno dove sono state formate quasi cento persone” – continua il Tecnico Regionale – “Gli abilitati che hanno fatto i corsi di primo livello sono cinquantacinque, ventidue hanno conseguito il secondo livello ed in diciotto hanno ottenuto il terzo livello. È deducibile che ci sia un sovrannumero di persone abilitate ad allenare”.

 

Il lavoro di Vigliotti, supportato dal tecnico della didattica Prof. Lorenzo De Vanna, si alterna tra la programmazione di corsi di aggiornamento e le visite costanti alle Società per avere un continuo confronto con i tecnici: “Invitiamo sempre tutti gli allenatori a presenziare quanto più è possibile ai nostri aggiornamenti. Di base hanno una preparazione che può e deve essere aggiornata continuamente” – afferma il docente di educazione fisica – “Ma purtroppo molti si limitano alla prima abilitazione trascurando l’aggiornamento. Per ovviare a questo problema stiamo valutando in futuro di effettuare gli aggiornamenti direttamente sui campi delle singole Società”.

 

Il lavoro del Comitato mira a perfezionare l’approccio dei tecnici con i propri atleti e con le metodologie di allenamento come precisa Vigliotti: “Gli allenatori devono far approfondire la conoscenza del gioco ai ragazzi e non devono limitarsi ad imporre loro la banale giocata schematica. L’obiettivo deve essere quello di formare giocatori intelligenti e reattivi perché dobbiamo costruire la nazionale del futuro e non possiamo permetterci di trascurare potenziali talenti. Il movimento necessita di una cultura dell’allenamento, e con i tecnici stiamo andando in questa direzione, riuscendo a far capire loro che gli allenamenti devono essere programmati ed effettuati quotidianamente e non solo due volte a settimana. Il lavoro delle accademie e dei centri di formazione ci sta aiutando non poco a far sviluppare questa mentalità e finalmente anche i giocatori stanno prendendo coscienza che devono essere responsabili loro stessi del proprio percorso formativo”.

 

All’orizzonte anche tante idee e progetti per il Tecnico Regionale Campano, che anticipa alcune azioni che verranno concretizzate nei prossimi mesi: “Abbiamo intenzione di far partire un corso di responsabili tecnici per settori giovanili. È una figura che manca al rugby campano e vogliamo invitare le società a crearle” – conclude Vigliotti – “Stiamo inoltre lavorando con una Academy di Auckland per programmare un tour in primavera nelle nostre società al fine di accrescere il bagaglio dei nostri tecnici”. 

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Rugby, Vigliotti: "Lavoriamo per sviluppare la cultura dell'allenamento"

di Napoli Magazine

20/11/2015 - 16:00

Il Professor Crescenzo Vigliotti è al suo sesto anno di fila come Tecnico Regionale per il Comitato Campano della Federazione Italiana Rugby. Crede fermamente nella formazione costante dei tecnici quale elemento fondante del lavoro sul campo, da effettuare progressivamente con gli atleti più giovani per farli crescere e maturare sul piano tecnico-tattico.

 

“Da quando la FIR mi ha incaricato di curare la didattica dei tecnici della Campania ho avuto l’opportunità di formare centinaia di allenatori” – esordisce Vigliotti – “In questi anni i tecnici della regione sono cresciuti dal punto di vista quantitativo e ci sono tutt’oggi margini di miglioramento incredibili sul piano qualitativo rispetto al gioco attualmente espresso dalle nostre squadre. Possiamo fare ancora molto, soprattutto per le categorie giovanili”.

 

Tutte le Società campane hanno tecnici qualificati e formati, e paradossalmente sono in sovrannumero rispetto alle squadre che scendono in campo: “Oggi abbiamo più allenatori che squadre. Basti pensare solo ai corsi effettuati quest’anno tra Benevento, Campobasso, Napoli e Salerno dove sono state formate quasi cento persone” – continua il Tecnico Regionale – “Gli abilitati che hanno fatto i corsi di primo livello sono cinquantacinque, ventidue hanno conseguito il secondo livello ed in diciotto hanno ottenuto il terzo livello. È deducibile che ci sia un sovrannumero di persone abilitate ad allenare”.

 

Il lavoro di Vigliotti, supportato dal tecnico della didattica Prof. Lorenzo De Vanna, si alterna tra la programmazione di corsi di aggiornamento e le visite costanti alle Società per avere un continuo confronto con i tecnici: “Invitiamo sempre tutti gli allenatori a presenziare quanto più è possibile ai nostri aggiornamenti. Di base hanno una preparazione che può e deve essere aggiornata continuamente” – afferma il docente di educazione fisica – “Ma purtroppo molti si limitano alla prima abilitazione trascurando l’aggiornamento. Per ovviare a questo problema stiamo valutando in futuro di effettuare gli aggiornamenti direttamente sui campi delle singole Società”.

 

Il lavoro del Comitato mira a perfezionare l’approccio dei tecnici con i propri atleti e con le metodologie di allenamento come precisa Vigliotti: “Gli allenatori devono far approfondire la conoscenza del gioco ai ragazzi e non devono limitarsi ad imporre loro la banale giocata schematica. L’obiettivo deve essere quello di formare giocatori intelligenti e reattivi perché dobbiamo costruire la nazionale del futuro e non possiamo permetterci di trascurare potenziali talenti. Il movimento necessita di una cultura dell’allenamento, e con i tecnici stiamo andando in questa direzione, riuscendo a far capire loro che gli allenamenti devono essere programmati ed effettuati quotidianamente e non solo due volte a settimana. Il lavoro delle accademie e dei centri di formazione ci sta aiutando non poco a far sviluppare questa mentalità e finalmente anche i giocatori stanno prendendo coscienza che devono essere responsabili loro stessi del proprio percorso formativo”.

 

All’orizzonte anche tante idee e progetti per il Tecnico Regionale Campano, che anticipa alcune azioni che verranno concretizzate nei prossimi mesi: “Abbiamo intenzione di far partire un corso di responsabili tecnici per settori giovanili. È una figura che manca al rugby campano e vogliamo invitare le società a crearle” – conclude Vigliotti – “Stiamo inoltre lavorando con una Academy di Auckland per programmare un tour in primavera nelle nostre società al fine di accrescere il bagaglio dei nostri tecnici”.