"Non è mai facile giocare contro Rublev, siamo amici. Sono un po' stanco, vengo da San Francisco e assorbire il jet lag non è semplice". Così Flavio Cobolli dopo il successo all'esordio all'Atp di Pechino: il tennista romano è arrivato in Cina direttamente dagli Stati Uniti dove, unico italiano nel Team Europe, ha partecipato alla Laver Cup. "Ieri abbiamo cenato alle 19, ho dormito dalle 20 all'1.30 e non ho più ripreso sonno" ha detto. "Andrey spinge sempre, è difficile contrastarlo. L'ho visto anche più aggressivo, ha giocato diversi punti a rete. È stata una battaglia - ha concluso - Sono davvero felice di questa vittoria".
di Napoli Magazine
26/09/2025 - 11:25
"Non è mai facile giocare contro Rublev, siamo amici. Sono un po' stanco, vengo da San Francisco e assorbire il jet lag non è semplice". Così Flavio Cobolli dopo il successo all'esordio all'Atp di Pechino: il tennista romano è arrivato in Cina direttamente dagli Stati Uniti dove, unico italiano nel Team Europe, ha partecipato alla Laver Cup. "Ieri abbiamo cenato alle 19, ho dormito dalle 20 all'1.30 e non ho più ripreso sonno" ha detto. "Andrey spinge sempre, è difficile contrastarlo. L'ho visto anche più aggressivo, ha giocato diversi punti a rete. È stata una battaglia - ha concluso - Sono davvero felice di questa vittoria".