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Tennis, Open Bnl Italia, Berrettini: "Vinto un bel braccio di ferro"
18.09.2020 16:17 di Napoli Magazine

"Non è facile arrivare ai quarti, non ci ero mai riuscito. E' stato un bel braccio di ferro con Stefano (Travaglia, n.d.r.) e sono riuscito a spuntarla. Se sono arrivato ai quarti significa che sono in forma e le partite le ho vinte. Alla fine vince quello che gioca meglio e che ha più voglia". Lo dice Matteo Berrettini, per la prima volta ai quarti di finale degli Internazionali Open Bnl d'Italia dopo aver battuto il marchigiano Stefano Travaglia nel derby italiano agli ottavi. "Ero favorito? Ma solo in termini di ranking, Stefano so che mi può dare molto fastidio - chiarisce il tennista romano - Sono stato bravo a rimanere lì, nonostante aver perso il break ho giocato meglio i due tie-break, quello è stato il segreto della partita. C'ero sia mentalmente che fisicamente". Il plauso di Berrettini va anche ai giovani azzurri Lorenzo Musetti e Jannik Sinner: "Sono impressionanti sia lui che Jannik, era amareggiato ma già l'ho visto con l'occhio pronto per i prossimi appuntamenti. Con Lorenzo ci somigliamo per alcune cose, ma a 18 anni io non avevo il suo stesso tennis".

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Tennis, Open Bnl Italia, Berrettini: "Vinto un bel braccio di ferro"

di Napoli Magazine

18/09/2024 - 16:17

"Non è facile arrivare ai quarti, non ci ero mai riuscito. E' stato un bel braccio di ferro con Stefano (Travaglia, n.d.r.) e sono riuscito a spuntarla. Se sono arrivato ai quarti significa che sono in forma e le partite le ho vinte. Alla fine vince quello che gioca meglio e che ha più voglia". Lo dice Matteo Berrettini, per la prima volta ai quarti di finale degli Internazionali Open Bnl d'Italia dopo aver battuto il marchigiano Stefano Travaglia nel derby italiano agli ottavi. "Ero favorito? Ma solo in termini di ranking, Stefano so che mi può dare molto fastidio - chiarisce il tennista romano - Sono stato bravo a rimanere lì, nonostante aver perso il break ho giocato meglio i due tie-break, quello è stato il segreto della partita. C'ero sia mentalmente che fisicamente". Il plauso di Berrettini va anche ai giovani azzurri Lorenzo Musetti e Jannik Sinner: "Sono impressionanti sia lui che Jannik, era amareggiato ma già l'ho visto con l'occhio pronto per i prossimi appuntamenti. Con Lorenzo ci somigliamo per alcune cose, ma a 18 anni io non avevo il suo stesso tennis".