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Tennis, Vacherot incredulo dopo la vittoria su Djokovic: "Devo darmi un pizzicotto, è proprio vero?"
11.10.2025 14:55 di Napoli Magazine
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"Devo darmi un pizzicotto, è vero quel che è successo? In questo momento non trovo parole, provo mille sensazioni diverse". Scherzando ma non troppo, il monegasco Valentin Vacherot ha reagito così dopo la vittoria più importante della sua carriera, su Novak Djokovic, nella semifinale del Masters 1000 di Shanghai. Proveniente dalle qualificazioni, il n.204 al mondo - già sicuro di salire alla posizione 58 da lunedì, sempre che non vinca anche la finale - ha anche quasi chiesto scusa al pubblico, "so che non molti di voi volevano che vincessi", e ammesso che "avere Novak dall'altra parte del campo è stata un'esperienza inestimabile. Imparerò molto da questa partita, un'ora e 40 minuti di pura gioia, ma devo tenere i piedi per terra e concentrarmi sulla preparazione alla finale". Domani, potrebbe trovare dall'altra parte della rete il cugino, Arthur Rinderknech, in campo nell'altra semifinale contro il russo Daniil Medvedev. Il serbo ha lottato per restare in partita, ma non era certo al meglio. Nel primo set ha vomitato a bordo campo e ha zoppicato a lungo, ricevendo più volte cure mediche dal fisioterapista, con massaggi alla schiena, anche nella seconda partita. Alla fine si è dovuto arrendere ad un avversario che, messo a segno il punto decisivo, in segno di rispetto non ha nemmeno esultato, come poteva essere normale dopo aver raggiunto tale traguardo.

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Tennis, Vacherot incredulo dopo la vittoria su Djokovic: "Devo darmi un pizzicotto, è proprio vero?"

di Napoli Magazine

11/10/2025 - 14:55

"Devo darmi un pizzicotto, è vero quel che è successo? In questo momento non trovo parole, provo mille sensazioni diverse". Scherzando ma non troppo, il monegasco Valentin Vacherot ha reagito così dopo la vittoria più importante della sua carriera, su Novak Djokovic, nella semifinale del Masters 1000 di Shanghai. Proveniente dalle qualificazioni, il n.204 al mondo - già sicuro di salire alla posizione 58 da lunedì, sempre che non vinca anche la finale - ha anche quasi chiesto scusa al pubblico, "so che non molti di voi volevano che vincessi", e ammesso che "avere Novak dall'altra parte del campo è stata un'esperienza inestimabile. Imparerò molto da questa partita, un'ora e 40 minuti di pura gioia, ma devo tenere i piedi per terra e concentrarmi sulla preparazione alla finale". Domani, potrebbe trovare dall'altra parte della rete il cugino, Arthur Rinderknech, in campo nell'altra semifinale contro il russo Daniil Medvedev. Il serbo ha lottato per restare in partita, ma non era certo al meglio. Nel primo set ha vomitato a bordo campo e ha zoppicato a lungo, ricevendo più volte cure mediche dal fisioterapista, con massaggi alla schiena, anche nella seconda partita. Alla fine si è dovuto arrendere ad un avversario che, messo a segno il punto decisivo, in segno di rispetto non ha nemmeno esultato, come poteva essere normale dopo aver raggiunto tale traguardo.