"Saremo tutti felici se Darren Cahill decidesse di restare, ma al momento non c'è nulla di certo". Simone Vagnozzi, il coach del team di Jannik Sinner, lascia aperto uno spiraglio sulla chance di continuare a lavorare insieme al coach australiano anche nel 2026. "Sono molto fortunato ad aver incontrato una persona come Darren, sia dal punto di vista professionale che personale - ha detto Vagnozzi in un'intervista al sito dell'Atp - Abbiamo legato subito, e questo ci ha indubbiamente aiutato nel nostro percorso. Abbiamo sempre messo al primo posto l'interesse di Jannik. Nel team abbiamo ruoli diversi: io mi occupo più dell'aspetto tecnico e tattico, mentre lui è più responsabile della parte mentale ed emotiva, la cosa più importante è che il giocatore senta sempre una voce unita". Cahill aveva annunciato che avrebbe chiuso la carriera nel 2025, ma dopo il trionfo a Wimbledon lo stesso Sinner ha lasciato intendere che le cose potessero cambiare. "Con Darren avevamo una scommessa: se avessi vinto il titolo, avrei deciso io il suo futuro. Adesso a fine anno vedremo..." ha detto. Allenare il numero 1 del mondo, ha confermato Vagnozzi, "è una posizione meravigliosa. Significa affrontare ogni torneo con l'intenzione di vincerlo. Come diciamo sempre nel nostro team. La cosa fondamentale per noi è avere la tranquillità di sapere di aver fatto tutto nel miglior modo possibile". L'ascesa di Sinner ha ripercussioni sui tecnici: "L'esperienza aiuta. Penso che i migliori allenatori siano quelli che ottengono grandi risultati con atleti diversi. Sta a noi capire come portare valore, ed è per questo che dobbiamo essere come camaleonti: non si può usare lo stesso metodo con giocatori diversi" ha concluso Vagnozzi.
di Napoli Magazine
25/07/2025 - 15:32
"Saremo tutti felici se Darren Cahill decidesse di restare, ma al momento non c'è nulla di certo". Simone Vagnozzi, il coach del team di Jannik Sinner, lascia aperto uno spiraglio sulla chance di continuare a lavorare insieme al coach australiano anche nel 2026. "Sono molto fortunato ad aver incontrato una persona come Darren, sia dal punto di vista professionale che personale - ha detto Vagnozzi in un'intervista al sito dell'Atp - Abbiamo legato subito, e questo ci ha indubbiamente aiutato nel nostro percorso. Abbiamo sempre messo al primo posto l'interesse di Jannik. Nel team abbiamo ruoli diversi: io mi occupo più dell'aspetto tecnico e tattico, mentre lui è più responsabile della parte mentale ed emotiva, la cosa più importante è che il giocatore senta sempre una voce unita". Cahill aveva annunciato che avrebbe chiuso la carriera nel 2025, ma dopo il trionfo a Wimbledon lo stesso Sinner ha lasciato intendere che le cose potessero cambiare. "Con Darren avevamo una scommessa: se avessi vinto il titolo, avrei deciso io il suo futuro. Adesso a fine anno vedremo..." ha detto. Allenare il numero 1 del mondo, ha confermato Vagnozzi, "è una posizione meravigliosa. Significa affrontare ogni torneo con l'intenzione di vincerlo. Come diciamo sempre nel nostro team. La cosa fondamentale per noi è avere la tranquillità di sapere di aver fatto tutto nel miglior modo possibile". L'ascesa di Sinner ha ripercussioni sui tecnici: "L'esperienza aiuta. Penso che i migliori allenatori siano quelli che ottengono grandi risultati con atleti diversi. Sta a noi capire come portare valore, ed è per questo che dobbiamo essere come camaleonti: non si può usare lo stesso metodo con giocatori diversi" ha concluso Vagnozzi.