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Tennis, Wimbledon, Djokovic: "Non è il risultato che volevo, Alcaraz straordinario"
14.07.2024 18:48 di Napoli Magazine

Novak Djokovic ha rilasciato alcune dichiarazioni, dopo la sconfitta contro Carlos Alcaraz nella finale di Wimbledon: "Non è il risultato che volevo, specialmente nei primi due set il mio tennis non è stato al livello giusto. Salvando i tre match point ho cercato di allungare la partita, ma oggi non c’è stato nulla da fare. Carlos ha vinto meritatamente giocando un tennis straordinario. Congratulazioni a lui, alla sua famiglia e al suo team, quello che fa a 21 anni è incredibile. Dal letto di ospedale al centrale di Wimbledon in finale? Sì, sono orgoglioso, devo esserlo anche se adesso c’è un po’ di delusione, la partita è finita da poco, ma fra qualche giorno penserò quello che ho passato nelle ultime settimane e sarò molto soddisfatto. Wimbledon è sempre stato il mio sogno da bambino, ho provato a ricordarmi quanto sia fantastico essere qui, a lottare per il titolo. Ogni volta che entro in questo campo è come se fosse la prima volta, torno quel bambino che lotta per il suo sogno. Voglio dire a mia moglie che la amo, la ringrazio per il sostegno, per essere qui. Anche ai miei stupendi bambini, grazie per mettermi il sorriso in faccia ogni volta che vi vedo, è stupendo essere vostro papà. A loro il tennis piace sempre di più e non so se avrò i nervi saldi per essere il coach di mio figlio un giorno, ma se vorrai fare il tennista…io ci sarò per te".

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Tennis, Wimbledon, Djokovic: "Non è il risultato che volevo, Alcaraz straordinario"

di Napoli Magazine

14/07/2024 - 18:48

Novak Djokovic ha rilasciato alcune dichiarazioni, dopo la sconfitta contro Carlos Alcaraz nella finale di Wimbledon: "Non è il risultato che volevo, specialmente nei primi due set il mio tennis non è stato al livello giusto. Salvando i tre match point ho cercato di allungare la partita, ma oggi non c’è stato nulla da fare. Carlos ha vinto meritatamente giocando un tennis straordinario. Congratulazioni a lui, alla sua famiglia e al suo team, quello che fa a 21 anni è incredibile. Dal letto di ospedale al centrale di Wimbledon in finale? Sì, sono orgoglioso, devo esserlo anche se adesso c’è un po’ di delusione, la partita è finita da poco, ma fra qualche giorno penserò quello che ho passato nelle ultime settimane e sarò molto soddisfatto. Wimbledon è sempre stato il mio sogno da bambino, ho provato a ricordarmi quanto sia fantastico essere qui, a lottare per il titolo. Ogni volta che entro in questo campo è come se fosse la prima volta, torno quel bambino che lotta per il suo sogno. Voglio dire a mia moglie che la amo, la ringrazio per il sostegno, per essere qui. Anche ai miei stupendi bambini, grazie per mettermi il sorriso in faccia ogni volta che vi vedo, è stupendo essere vostro papà. A loro il tennis piace sempre di più e non so se avrò i nervi saldi per essere il coach di mio figlio un giorno, ma se vorrai fare il tennista…io ci sarò per te".