L'APPUNTO
L'APPUNTO - N. Marciano: "Caro Napoli, che hai deciso di fare?"
28.10.2019 17:12 di Napoli Magazine

NAPOLI - Metti un palo, una palla di troppo, un rigore non dato, un colpo di petto e una squadra in non si sa quale divenire, metti due pareggi su altrettanti campi negli anticipi. Metti tutto assieme, portalo a Ferrara, piazzalo in un campo, ah, ricordati di farci entrare gli 11 più 11, di cui 11 in maglia azzurra e 11 in maglia quasi azzurra, gli uni contro gli altri, si fa per dire, e avrai l’1-1 di Spal-Napoli. Nella domenica alle 3, sul campo di Ferrara va in scena una partita degna di poca lode e poca infamia se non fosse per i punti lasciti sul selciato da un Napoli che ancora non si sa in che direzione stia andando, di certo non in quella della continuità, molto più propenso ad infischiarsene, suo malgrado è chiaro, dell’umore e forse pure dell’amore dei suoi tifosi. Colpa degli arbitri? Della sfortuna? Del turn over? Del destino? Colpa di tutto assieme e di niente di tutto questo? Non si sa se sia dato mai a saperlo ma in una domenica dove la fine di una partita è un solo unico e grande Bho, le domande sono assai e tutte quante convergono in solo grande interrogativo: ma sto Napoli, ma che vuole fare? No, ok, uno lo sa che cosa vuole fare: vuole vincere, sempre e ovunque. E ok. Ma se poi vince che ne so, al San Paolo col Verona e in Austria col Salisburgo dopo aver pareggiato a Torino con la squadra di casa, allora la domanda è più che lecita. Anche perché chiedere è diritto, rispondere è cortesia, perciò caro Napoli, per cortesia, a domanda rispondi: caro Napoli, ripetiamo, che cosa hai deciso di fare? No, così, tanto per sapere...

 

 

Nunzia Marciano
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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28/10/2024 - 17:12

NAPOLI - Metti un palo, una palla di troppo, un rigore non dato, un colpo di petto e una squadra in non si sa quale divenire, metti due pareggi su altrettanti campi negli anticipi. Metti tutto assieme, portalo a Ferrara, piazzalo in un campo, ah, ricordati di farci entrare gli 11 più 11, di cui 11 in maglia azzurra e 11 in maglia quasi azzurra, gli uni contro gli altri, si fa per dire, e avrai l’1-1 di Spal-Napoli. Nella domenica alle 3, sul campo di Ferrara va in scena una partita degna di poca lode e poca infamia se non fosse per i punti lasciti sul selciato da un Napoli che ancora non si sa in che direzione stia andando, di certo non in quella della continuità, molto più propenso ad infischiarsene, suo malgrado è chiaro, dell’umore e forse pure dell’amore dei suoi tifosi. Colpa degli arbitri? Della sfortuna? Del turn over? Del destino? Colpa di tutto assieme e di niente di tutto questo? Non si sa se sia dato mai a saperlo ma in una domenica dove la fine di una partita è un solo unico e grande Bho, le domande sono assai e tutte quante convergono in solo grande interrogativo: ma sto Napoli, ma che vuole fare? No, ok, uno lo sa che cosa vuole fare: vuole vincere, sempre e ovunque. E ok. Ma se poi vince che ne so, al San Paolo col Verona e in Austria col Salisburgo dopo aver pareggiato a Torino con la squadra di casa, allora la domanda è più che lecita. Anche perché chiedere è diritto, rispondere è cortesia, perciò caro Napoli, per cortesia, a domanda rispondi: caro Napoli, ripetiamo, che cosa hai deciso di fare? No, così, tanto per sapere...

 

 

Nunzia Marciano
 
 
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