L'APPUNTO
L'APPUNTO - Nunzia Marciano su "NM": "Napoli, è Champions!"
29.04.2019 16:32 di Napoli Magazine

NAPOLI - Ed è Champions. Al di là di ogni risultato che verrà, merito della sconfitta rossonera, nella prossima stagione la musichetta più amata dai tifosi risuonerà al San Paolo di Fuorigrotta. I tifosi, già, quelli bipartisan protagonisti (povero il calcio) di Frosinone-Napoli, più di quanto lo siano stati i 22 dello 0-2 sul campo, per merito di Mertens che aggancia Maradona quanto a gol segnati in maglia azzurra, e Younes, meriti che fuori dal quadrato verde non si sono fatti neppure vedere. Ma si è visto (e sentito) tutt’altro: dai cori contro il De La patron del Napoli ad opera dei padroni di casa, reo, lui per loro, di averli denigrati, al gesto dell’anticalcio più becero, con un giocatore che ha sudato la maglia per regalarla dopo la partita ai suoi supporter ma se l’è vista restituire al grido di “Meritiamo di più”. Che Napoli meriti di più è fuori di dubbio, che si possa rifiutare il gesto di Callejon è altrettanto inaccettabile. Ma gli pseudo tifosi, ambo sponde, sono riusciti anche a far di peggio: a tentar di rapinare Ounas e ad aggredire i giornalisti provenienti da Napoli. Insomma, in scena è andato il peggio del peggio, di chi ha cantato “Noi non siamo napoletani” e di chi, napoletano, ha fatto a momenti vergognare i pari tifo rimasti a casa con quel gesto a Josè. Sul campo, invece, il Napoli ha vinto, la partita sì, ma anche il “record di pali presi” e di gol mancati, al pari di quanto manchino le pedine che erano state fondamentali, da Hamsik partito per sempre ad Albiol finalmente tornato. Il Napoli non ha più il gioco di un tempo e guarda al futuro, al di là degli striscioni che accusano l’un tempo osannato Carletto Ancelotti: una strappo c’è, almeno con una parte della tifoseria di Napoli e del Napoli. A meno quattro giornate dalla fine di questo strano campionato, il Napoli fa per sé la matematica e si qualifica con certezza per competere nella prossima stagione con i più grandi d’Europa. Già, la prossima stagione. Questa sconosciuta, è chiaro, questa che verrà e nessuno ha idea di che Napoli si appresterà a giocarla. Ci sarà Ancelotti. Ma chi con lui? E chi lotterà per vincere, finalmente? Per farlo per la città e per i tifosi, quella parte che merita di più, è vero ed è giusto dirlo ma che non rifiuterebbe mai la maglia al termine di una partita vinta di uno dei suoi, specie se quella maglia è intrisa della grinta di un numero 7 che non sia arrende mai. Ecco, questo non è tifo: questo è becero antisport, questo è e basta, roba che con il calcio non dovrebbe davvero centrarci nulla.

 

 

Nunzia Marciano
 
 
Napoli Magazine
 
 
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L'APPUNTO - Nunzia Marciano su "NM": "Napoli, è Champions!"

di Napoli Magazine

29/04/2024 - 16:32

NAPOLI - Ed è Champions. Al di là di ogni risultato che verrà, merito della sconfitta rossonera, nella prossima stagione la musichetta più amata dai tifosi risuonerà al San Paolo di Fuorigrotta. I tifosi, già, quelli bipartisan protagonisti (povero il calcio) di Frosinone-Napoli, più di quanto lo siano stati i 22 dello 0-2 sul campo, per merito di Mertens che aggancia Maradona quanto a gol segnati in maglia azzurra, e Younes, meriti che fuori dal quadrato verde non si sono fatti neppure vedere. Ma si è visto (e sentito) tutt’altro: dai cori contro il De La patron del Napoli ad opera dei padroni di casa, reo, lui per loro, di averli denigrati, al gesto dell’anticalcio più becero, con un giocatore che ha sudato la maglia per regalarla dopo la partita ai suoi supporter ma se l’è vista restituire al grido di “Meritiamo di più”. Che Napoli meriti di più è fuori di dubbio, che si possa rifiutare il gesto di Callejon è altrettanto inaccettabile. Ma gli pseudo tifosi, ambo sponde, sono riusciti anche a far di peggio: a tentar di rapinare Ounas e ad aggredire i giornalisti provenienti da Napoli. Insomma, in scena è andato il peggio del peggio, di chi ha cantato “Noi non siamo napoletani” e di chi, napoletano, ha fatto a momenti vergognare i pari tifo rimasti a casa con quel gesto a Josè. Sul campo, invece, il Napoli ha vinto, la partita sì, ma anche il “record di pali presi” e di gol mancati, al pari di quanto manchino le pedine che erano state fondamentali, da Hamsik partito per sempre ad Albiol finalmente tornato. Il Napoli non ha più il gioco di un tempo e guarda al futuro, al di là degli striscioni che accusano l’un tempo osannato Carletto Ancelotti: una strappo c’è, almeno con una parte della tifoseria di Napoli e del Napoli. A meno quattro giornate dalla fine di questo strano campionato, il Napoli fa per sé la matematica e si qualifica con certezza per competere nella prossima stagione con i più grandi d’Europa. Già, la prossima stagione. Questa sconosciuta, è chiaro, questa che verrà e nessuno ha idea di che Napoli si appresterà a giocarla. Ci sarà Ancelotti. Ma chi con lui? E chi lotterà per vincere, finalmente? Per farlo per la città e per i tifosi, quella parte che merita di più, è vero ed è giusto dirlo ma che non rifiuterebbe mai la maglia al termine di una partita vinta di uno dei suoi, specie se quella maglia è intrisa della grinta di un numero 7 che non sia arrende mai. Ecco, questo non è tifo: questo è becero antisport, questo è e basta, roba che con il calcio non dovrebbe davvero centrarci nulla.

 

 

Nunzia Marciano
 
 
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