"La terza dose dovrebbe esser una spinta fondamentale per ottenere una risposta a lungo termine e questo ha spinto anche me, più per disciplina che per completa convinzione, a farla. Quindi l'indicazione è: facciamola, che sia a 3, a 4 o 5 mesi. Cominciamo a mettere in sicurezza i fragili e gli anziani, per gli altri l'indicazione sui tempi è più politica che sostanziale". Lo ha detto l'infettivologo Massimo Galli, spiegando che sui tempi "si tratta di decisioni più politiche che scientifiche, perché ognuno risponde in modo diverso al vaccino, anche se sembra che di questo non si voglia tener conto".
di Napoli Magazine
01/12/2024 - 14:03
"La terza dose dovrebbe esser una spinta fondamentale per ottenere una risposta a lungo termine e questo ha spinto anche me, più per disciplina che per completa convinzione, a farla. Quindi l'indicazione è: facciamola, che sia a 3, a 4 o 5 mesi. Cominciamo a mettere in sicurezza i fragili e gli anziani, per gli altri l'indicazione sui tempi è più politica che sostanziale". Lo ha detto l'infettivologo Massimo Galli, spiegando che sui tempi "si tratta di decisioni più politiche che scientifiche, perché ognuno risponde in modo diverso al vaccino, anche se sembra che di questo non si voglia tener conto".