Si è sciolto il Sangue di San Gennaro, il santo patrono di Napoli ha ripetuto il prodigio in occasione del "miracolo laico", l'annuncio alle ore 10:36 nella Cappella del Tesoro di San Gennaro. Quello del 16 dicembre è il terzo miracolo dell'anno e viene definito il "miracolo laico", si svolge nella Cappella all'interno del Duomo gestita dalla Deputazione di San Gennaro, Istituzione laica, presieduta dal sindaco di Napoli, nata il 13 gennaio 1527 per un voto della città. Il miracolo laico ricorda l'eruzione del Vesuvio del 1631 in cui i napoletani chiesero e ottennero l'intervento di San Gennaro per scongiurare che il magma invadesse la città. A rappresentare il Comune, presente l'assessore comunale al Turismo, Teresa Armato in assenza del sindaco Gaetano Manfredi. I fedeli, che hanno affollato la Cappella del Tesoro di San Gennaro, hanno accolto l'annuncio del miracolo con un lungo applauso. Il miracolo è avvenuto al termine della funzione religiosa, mentre quando l'ampolla è stata prelevata dalla teca dai rappresentanti della Deputazione e dall'abate della Cappella del Tesoro di San Gennaro, monsignor Vincenzo De Gregorio, il sangue - come annunciato ai fedeli - era "ancora solido ma in fase di scioglimento". Durante la celebrazione, monsignor De Gregorio ha detto: "C'è sempre il rischio che San Gennaro diventi pizza e mandolino, feticcio per avere fortuna. Invece la festa di San Gennaro è esclusivamente in virtù di quello che celebriamo: la morte in croce di Gesù. Chiediamo al martire San Gennaro che la sua testimonianza di vita, fino al sangue, ci tuteli e ci incoraggi".
di Napoli Magazine
16/12/2023 - 11:04
Si è sciolto il Sangue di San Gennaro, il santo patrono di Napoli ha ripetuto il prodigio in occasione del "miracolo laico", l'annuncio alle ore 10:36 nella Cappella del Tesoro di San Gennaro. Quello del 16 dicembre è il terzo miracolo dell'anno e viene definito il "miracolo laico", si svolge nella Cappella all'interno del Duomo gestita dalla Deputazione di San Gennaro, Istituzione laica, presieduta dal sindaco di Napoli, nata il 13 gennaio 1527 per un voto della città. Il miracolo laico ricorda l'eruzione del Vesuvio del 1631 in cui i napoletani chiesero e ottennero l'intervento di San Gennaro per scongiurare che il magma invadesse la città. A rappresentare il Comune, presente l'assessore comunale al Turismo, Teresa Armato in assenza del sindaco Gaetano Manfredi. I fedeli, che hanno affollato la Cappella del Tesoro di San Gennaro, hanno accolto l'annuncio del miracolo con un lungo applauso. Il miracolo è avvenuto al termine della funzione religiosa, mentre quando l'ampolla è stata prelevata dalla teca dai rappresentanti della Deputazione e dall'abate della Cappella del Tesoro di San Gennaro, monsignor Vincenzo De Gregorio, il sangue - come annunciato ai fedeli - era "ancora solido ma in fase di scioglimento". Durante la celebrazione, monsignor De Gregorio ha detto: "C'è sempre il rischio che San Gennaro diventi pizza e mandolino, feticcio per avere fortuna. Invece la festa di San Gennaro è esclusivamente in virtù di quello che celebriamo: la morte in croce di Gesù. Chiediamo al martire San Gennaro che la sua testimonianza di vita, fino al sangue, ci tuteli e ci incoraggi".