I due sospettati per il furto al museo del Louvre sono stati indagati e posti in custodia cautelare. Nel pomeriggio la procuratrice di Parigi, Laure Beccuau, aveva riferito che i due hanno "parzialmente" ammesso la loro partecipazione. I due sono accusati di "rapina organizzata e associazione per delinquere". Il 19 ottobre i ladri hanno impiegato meno di otto minuti per rubare gioielli del valore di 88 milioni di euro. Gioielli che, come confermato dalla Beccuau, "non sono ancora stati recuperati".
"I gioielli rubati non sono ancora nelle nostre mani, ma ho ancora la speranza di recuperarli e di poterli restituire al museo del Louvre e alla nazione", ha aggiunto la procuratrice. "Si tratta, ovviamente - ha sottolineato - di gioielli invendibili" e "chiunque li acquistasse si renderebbe colpevole del reato di ricettazione". "Non escludiamo la possibilità di un gruppo molto più ampio di 4 persone, agli ordini di un committente", ha dichiarato Beccuau.
Beccuau ha precisato che sono stati compiuti dagli inquirenti "alcuni passi avanti importanti". In particolare, uno dei due fermati è già "in libertà vigilata per un altro reato di furto" ed è "pregiudicato per furti aggravati". "Nulla - ha aggiunto la procuratrice - lascia pensare che i due abbiano potuto usufruire di una complicità di qualunque tipo dall'interno del museo".
Uno dei due arrestati ha 34 anni ed è di nazionalità algerina, l'altro è un francese di 39 anni, noto alla polizia per aver partecipato ad un colpo con un'auto usata come ariete. I due "stanno attualmente per essere presentati davanti ai giudici" in vista dell'apertura dell'inchiesta nei loro confronti. "I reati commessi - ha detto Beccuau - sono passibili di 10 anni di carcere".
Infine la procuratrice ha ammesso che sarà un'operazione "delicata" il restauro della corona dell'imperatrice Eugenia, che i ladri del Louvre hanno lasciato cadere durante la fuga.
di Napoli Magazine
29/10/2025 - 23:16
I due sospettati per il furto al museo del Louvre sono stati indagati e posti in custodia cautelare. Nel pomeriggio la procuratrice di Parigi, Laure Beccuau, aveva riferito che i due hanno "parzialmente" ammesso la loro partecipazione. I due sono accusati di "rapina organizzata e associazione per delinquere". Il 19 ottobre i ladri hanno impiegato meno di otto minuti per rubare gioielli del valore di 88 milioni di euro. Gioielli che, come confermato dalla Beccuau, "non sono ancora stati recuperati".
"I gioielli rubati non sono ancora nelle nostre mani, ma ho ancora la speranza di recuperarli e di poterli restituire al museo del Louvre e alla nazione", ha aggiunto la procuratrice. "Si tratta, ovviamente - ha sottolineato - di gioielli invendibili" e "chiunque li acquistasse si renderebbe colpevole del reato di ricettazione". "Non escludiamo la possibilità di un gruppo molto più ampio di 4 persone, agli ordini di un committente", ha dichiarato Beccuau.
Beccuau ha precisato che sono stati compiuti dagli inquirenti "alcuni passi avanti importanti". In particolare, uno dei due fermati è già "in libertà vigilata per un altro reato di furto" ed è "pregiudicato per furti aggravati". "Nulla - ha aggiunto la procuratrice - lascia pensare che i due abbiano potuto usufruire di una complicità di qualunque tipo dall'interno del museo".
Uno dei due arrestati ha 34 anni ed è di nazionalità algerina, l'altro è un francese di 39 anni, noto alla polizia per aver partecipato ad un colpo con un'auto usata come ariete. I due "stanno attualmente per essere presentati davanti ai giudici" in vista dell'apertura dell'inchiesta nei loro confronti. "I reati commessi - ha detto Beccuau - sono passibili di 10 anni di carcere".
Infine la procuratrice ha ammesso che sarà un'operazione "delicata" il restauro della corona dell'imperatrice Eugenia, che i ladri del Louvre hanno lasciato cadere durante la fuga.