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NEWS - Giochi in Puglia, CdS conferma stop licenza a sala in provincia di BAT: "Manca buona condotta della titolare"
17.12.2025 17:28 di Napoli Magazine
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Il requisito della buona condotta, necessario per il rilascio di una licenza per l’installazione di apparecchi da gioco, non può essere assicurato, in quanto la ricorrente "aveva intrattenuto rapporti economici e imprenditoriali con società gravitanti nel mondo della criminalità organizzata". È la motivazione, come riporta Agipronews, con cui il Consiglio di Stato ha respinto l’appello proposto dalla titolare di una società operante nel settore dei giochi e scommesse, confermando quanto già disposto prima dalla Questura della Provincia di Barletta-Andria-Trani e successivamente dal Tar Puglia.

I giudici avevano anche accertato violazioni di natura tributaria e contributiva, oltre a precedenti penali a carico di familiari stretti. Il Consiglio di Stato, nella sentenza, ha ribadito che, in materia di autorizzazioni di polizia, è legittimo considerare fatti e circostanze non penalmente rilevanti ma significativi ai fini della valutazione dell’affidabilità del richiedente.

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NEWS - Giochi in Puglia, CdS conferma stop licenza a sala in provincia di BAT: "Manca buona condotta della titolare"

di Napoli Magazine

17/12/2025 - 17:28

Il requisito della buona condotta, necessario per il rilascio di una licenza per l’installazione di apparecchi da gioco, non può essere assicurato, in quanto la ricorrente "aveva intrattenuto rapporti economici e imprenditoriali con società gravitanti nel mondo della criminalità organizzata". È la motivazione, come riporta Agipronews, con cui il Consiglio di Stato ha respinto l’appello proposto dalla titolare di una società operante nel settore dei giochi e scommesse, confermando quanto già disposto prima dalla Questura della Provincia di Barletta-Andria-Trani e successivamente dal Tar Puglia.

I giudici avevano anche accertato violazioni di natura tributaria e contributiva, oltre a precedenti penali a carico di familiari stretti. Il Consiglio di Stato, nella sentenza, ha ribadito che, in materia di autorizzazioni di polizia, è legittimo considerare fatti e circostanze non penalmente rilevanti ma significativi ai fini della valutazione dell’affidabilità del richiedente.