"Tra pochi giorni, con l’approvazione del documento finale sulla fragilità psicologica ed emotiva dei più giovani, la Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza concluderà la terza indagine della legislatura, dopo quella sul degrado e quella sull’obesità, su cinque che abbiamo programmato nel nostro piano di lavoro per aver un’immagine il più possibile completa dei principali fenomeni connessi a quello che chiamiamo 'disagio giovanile'". Lo ha detto, intervenendo a Roma al congresso di Noi moderati, l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Commissione, che ha sottolineato: "I nostri bambini e i nostri ragazzi sono il nostro futuro. Noi Moderati sarà sempre in prima fila per intercettare il disagio, ascoltare i più giovani, tutelare la loro salute, promuoverne l’armonico sviluppo e garantire un’educazione e un’istruzione adeguate".

"Basta considerare - ha spiegato nel corso dell’intervento - il declino demografico e la trasformazione della famiglia con la conseguente riduzione delle reti parentali, la crescita delle diseguaglianze economiche ed educative, il declino delle credenze collettive, la prepotente affermazione di nuove tecnologie di comunicazione che cambiano le persone e la società, per comprendere che il disagio di bambini e ragazzi ha radici profonde. Il Parlamento se n’è puntualmente fatto carico, come dimostrano, tra l’altro, le indagini conoscitive condotte dalla nostra Commissione. Giova inoltre ricordare che il presidente del Consiglio, on. Giorgia Meloni, intende costituire a breve, a palazzo Chigi, un 'gruppo di lavoro' proprio sul disagio e sulle fragilità dei giovani italiani. Iniziativa alla quale abbiamo assicurato la nostra piena collaborazione fornendo tutti gli elementi utili per poter rapidamente procedere".

"Con la missione a Milano, giovedì scorso - conclude l’on. Brambilla - abbiamo analizzato la realtà del disagio giovanile nella seconda città del Paese, ormai un importante hub internazionale sotto il profilo dell’accoglienza, del turismo e dell’istruzione oltre che, naturalmente, dell’economia. Bene, ma il prezzo non dev’essere pagato dai cittadini, soprattutto nei quartieri più disagiati, sotto forma di emergenza abitativa, spaccio di droga, micro e non tanto micro-criminalità, con reati predatori sempre più violenti e con i minorenni, purtroppo, sempre più spesso protagonisti".