L'Ufficio centrale per il referendum, che opera presso la Corte suprema di Cassazione, ha dichiarato ammissibili le quattro iniziative referendarie riguardanti la riforma della giustizia. Le richieste sono state presentate da deputati e senatori appartenenti sia alla maggioranza sia all'opposizione. Nel provvedimento, l'Ufficio indica che le proposte risultano "conformi alle norme dell'art.138 della Costituzione e della legge n. 352 del 1970". Viene inoltre ritenuto valido il quesito destinato alla consultazione, che sarà formulato nella seguente versione: "Approvate il testo della legge costituzionale concernente 'Norme in materia di ordinamento giurisdizionale e di istituzione della Corte disciplinare' approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 253 del 30 ottobre 2025?".
L'ordinanza verrà "immediatamente comunicata" al presidente della Repubblica, ai presidenti delle Camere, al presidente del Consiglio dei ministri e al presidente della Corte costituzionale e sarà notificata entro cinque giorni dal deposito ai delegati dei parlamentari richiedenti. Non trattandosi di referendum abrogativo non è previsto l'intervento della Consulta sull'ammissibilità.
di Napoli Magazine
19/11/2025 - 20:50
L'Ufficio centrale per il referendum, che opera presso la Corte suprema di Cassazione, ha dichiarato ammissibili le quattro iniziative referendarie riguardanti la riforma della giustizia. Le richieste sono state presentate da deputati e senatori appartenenti sia alla maggioranza sia all'opposizione. Nel provvedimento, l'Ufficio indica che le proposte risultano "conformi alle norme dell'art.138 della Costituzione e della legge n. 352 del 1970". Viene inoltre ritenuto valido il quesito destinato alla consultazione, che sarà formulato nella seguente versione: "Approvate il testo della legge costituzionale concernente 'Norme in materia di ordinamento giurisdizionale e di istituzione della Corte disciplinare' approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 253 del 30 ottobre 2025?".
L'ordinanza verrà "immediatamente comunicata" al presidente della Repubblica, ai presidenti delle Camere, al presidente del Consiglio dei ministri e al presidente della Corte costituzionale e sarà notificata entro cinque giorni dal deposito ai delegati dei parlamentari richiedenti. Non trattandosi di referendum abrogativo non è previsto l'intervento della Consulta sull'ammissibilità.