La Cassazione ha motivato la decisione di respingere la richiesta di riapertura del processo sulla strage di Erba avvenuta nel 2006. Il ricorso era stato presentato dai difensori di Olindo e Rosa Bazzi, i coniugi condannati all'ergastolo. "La base di raffronto" rispetto alle nuove prove "è costituita da un tessuto logico-giuridico di notevole solidità non solo per la forza espressa da ognuna delle principali prove acquisite in ragione della loro autonoma consistenza ma anche per la presenza di innumerevoli e minuziosissimi elementi di riscontro", hanno scritto i giudici.
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La Cassazione sulle prove acquisite fa riferimento alla "confessione dei due imputati, ancorché ritrattata, alla ammissione di colpa riportata in appunti manoscritti e in scritti diretti a terzi, alla deposizione dibattimentale dell'unico testimone oculare - Mario Frigerio (sopravvissuto alla strage ndr) - e alla presenza di traccia ematica riconducibile a Valeria Cherubini sull'auto di Romano".
di Napoli Magazine
13/05/2025 - 17:24
La Cassazione ha motivato la decisione di respingere la richiesta di riapertura del processo sulla strage di Erba avvenuta nel 2006. Il ricorso era stato presentato dai difensori di Olindo e Rosa Bazzi, i coniugi condannati all'ergastolo. "La base di raffronto" rispetto alle nuove prove "è costituita da un tessuto logico-giuridico di notevole solidità non solo per la forza espressa da ognuna delle principali prove acquisite in ragione della loro autonoma consistenza ma anche per la presenza di innumerevoli e minuziosissimi elementi di riscontro", hanno scritto i giudici.
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La Cassazione sulle prove acquisite fa riferimento alla "confessione dei due imputati, ancorché ritrattata, alla ammissione di colpa riportata in appunti manoscritti e in scritti diretti a terzi, alla deposizione dibattimentale dell'unico testimone oculare - Mario Frigerio (sopravvissuto alla strage ndr) - e alla presenza di traccia ematica riconducibile a Valeria Cherubini sull'auto di Romano".