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NEWS - Uccisione dell'orsa Amarena, LEIDAA parte civile, l'on. Brambilla: "Reato gravissimo, faremo valere le nostre ragioni"
18.07.2025 14:44 di Napoli Magazine

La Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente (LEIDAA), presieduta dall’on. Michela Vittoria Brambilla e rappresentata dall’avv. Crescenzo Presutti, è stata ammessa come parte civile nel processo, dinanzi al Tribunale di Avezzano, contro Andrea Leombruni, accusato di aver ucciso, nella notte del 31 agosto 2023, a San Benedetto dei Marsi, l’orsa Amarena. Lo ha deciso il giudice dell’udienza predibattimentale, che ha riconvocato le parti il 26 settembre prossimo per discutere ulteriori eccezioni procedurali avanzate dalla difesa di Leombruni. Dopodiché il processo, che avrebbe dovuto cominciare il 23 dicembre 2024, dovrebbe finalmente avere inizio.

"Soddisfazione" è stata espressa dall’on. Brambilla. "La decisione del giudice - prosegue - ci consente di far valere direttamente le nostre ragioni. Il reato è gravissimo in sé e per le modalità con cui si è consumato. L’imputato ha sparato per uccidere, non per errore o per spaventare l’animale. È stato un atto crudele e insensato ai danni di uno dei simboli del Parco d’Abruzzo. È giusto che il colpevole paghi per un’uccisione aggravata dalle circostanze e ispirata dalla retorica del grilletto facile contro i grandi carnivori e la fauna selvatica in generale".

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18/07/2025 - 14:44

La Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente (LEIDAA), presieduta dall’on. Michela Vittoria Brambilla e rappresentata dall’avv. Crescenzo Presutti, è stata ammessa come parte civile nel processo, dinanzi al Tribunale di Avezzano, contro Andrea Leombruni, accusato di aver ucciso, nella notte del 31 agosto 2023, a San Benedetto dei Marsi, l’orsa Amarena. Lo ha deciso il giudice dell’udienza predibattimentale, che ha riconvocato le parti il 26 settembre prossimo per discutere ulteriori eccezioni procedurali avanzate dalla difesa di Leombruni. Dopodiché il processo, che avrebbe dovuto cominciare il 23 dicembre 2024, dovrebbe finalmente avere inizio.

"Soddisfazione" è stata espressa dall’on. Brambilla. "La decisione del giudice - prosegue - ci consente di far valere direttamente le nostre ragioni. Il reato è gravissimo in sé e per le modalità con cui si è consumato. L’imputato ha sparato per uccidere, non per errore o per spaventare l’animale. È stato un atto crudele e insensato ai danni di uno dei simboli del Parco d’Abruzzo. È giusto che il colpevole paghi per un’uccisione aggravata dalle circostanze e ispirata dalla retorica del grilletto facile contro i grandi carnivori e la fauna selvatica in generale".