Lautaro Martinez, attaccante e capitano dell'Inter, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa alla vigilia della finale di Champions contro l'Inter: "Mi manca solo la Champions? È vero, mi è toccato vincere titoli importanti, un Mondiale, due Copa America, tante cose con l'Inter. Ringrazio Dio, non penso a quello che mi manca, ma è un obiettivo molto importante per un calciatore. Sono contento e orgoglioso di poter giocare un'altra finale, cercheremo di giocare una partita perfetta per portare in Italia un trofeo che manca da tempo. Come si vince una finale? Facendo la partita perfetta, curando tutti i dettagli. È una finale, dobbiamo essere concentrati e preparare la partita nella migliore maniera per essere concentrati, riposati e pronti a quello che ci presenterà il PSG. Differenza con le altre finali? Sicuramente affrontarla da capitano è diverso, però ogni partita la giochiamo per tutto il gruppo. Questa è una finale, e quindi ha ovviamente un significato speciale. Però l'importante è pensare a fare quello che sappiamo fare. Poi abbiamo un avversario che rispettiamo e a cui però possiamo fare male. Dobbiamo pensare solo in positivo. Pallone d'Oro? Come dico sempre: i premi individuali passano sempre in secondo piano. Non penso al premio, ma non perché non lo voglia vincere: l'obiettivo principale è riportare l'Inter a vincere qualcosa che manca da 15 anni, tornare a essere felici e a fare felici i tifosi dell'Inter. Sono più considerato in Italia che in Argentina? Beh, gioco in Italia da sette anni, mi vivono ogni giorno da anni. La cosa principale è aiutare l'Inter e i miei compagni a crescere. Sicuramente è una stagione in cui ho fatto tanti gol, ho giocato partite importanti, però cerco di crescere ogni giorno e questo è il mio pensiero, la cosa che mi ha portato a questo livello. Sono felice di questo percorso, della possibilità di giocare questa finale, la seconda in tre anni. Lo meritiamo per il sacrificio che facciamo tutti insieme. Loro hanno un centrocampo molto forte, come tutto il PSG, altrimenti non sarebbe in finale di Champions. È il cuore pulsante, però, come ho sempre detto, la nostra forza sta nella squadra. L’abbiamo dimostrato con il Barcellona: senza un grande gruppo e una grande squadra non saremmo riusciti a fare una partita così. Kvaratskhelia? Lo conosciamo molto bene, lo abbiamo affrontato tante volte in Italia con il Napoli. È un giocatore di qualità, che fa uno contro uno, che gioca negli spazi. Dovremo essere attenti non solo a lui, ma a tantissimi giocatori del PSG con qualità. Ci mancano poche ore per iniziare questa gara, oggi abbiamo l'ultimo allenamento e dobbiamo lavorare agli ultimi dettagli, prima di riposare. Voglia di dedicarlo a Inzaghi? È una domanda relativa a cose che escono tutti i giorni. Noi siamo tranquilli, lui è con noi, è ancora qua, lavora ogni giorno per migliorare il gruppo. Questa settimana l'abbiamo preparata come tutte le altre, la dedichiamo a lui come a tutti i nostri tifosi, alle nostre famiglie. Devo molto all'Inter? Sicuramente, questo vale dal giorno uno. Mi ha preso quasi bambino, oggi entro in campo per dare il 100%. Quello che conta sono i titoli, domani abbiamo la possibilità di vincerne uno importante. Cercheremo di arrivare al meglio, io come i miei compagni e il mister. Cercheremo di goderci questa serata, ci meritiamo di essere qui".
di Napoli Magazine
30/05/2025 - 18:58
Lautaro Martinez, attaccante e capitano dell'Inter, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa alla vigilia della finale di Champions contro l'Inter: "Mi manca solo la Champions? È vero, mi è toccato vincere titoli importanti, un Mondiale, due Copa America, tante cose con l'Inter. Ringrazio Dio, non penso a quello che mi manca, ma è un obiettivo molto importante per un calciatore. Sono contento e orgoglioso di poter giocare un'altra finale, cercheremo di giocare una partita perfetta per portare in Italia un trofeo che manca da tempo. Come si vince una finale? Facendo la partita perfetta, curando tutti i dettagli. È una finale, dobbiamo essere concentrati e preparare la partita nella migliore maniera per essere concentrati, riposati e pronti a quello che ci presenterà il PSG. Differenza con le altre finali? Sicuramente affrontarla da capitano è diverso, però ogni partita la giochiamo per tutto il gruppo. Questa è una finale, e quindi ha ovviamente un significato speciale. Però l'importante è pensare a fare quello che sappiamo fare. Poi abbiamo un avversario che rispettiamo e a cui però possiamo fare male. Dobbiamo pensare solo in positivo. Pallone d'Oro? Come dico sempre: i premi individuali passano sempre in secondo piano. Non penso al premio, ma non perché non lo voglia vincere: l'obiettivo principale è riportare l'Inter a vincere qualcosa che manca da 15 anni, tornare a essere felici e a fare felici i tifosi dell'Inter. Sono più considerato in Italia che in Argentina? Beh, gioco in Italia da sette anni, mi vivono ogni giorno da anni. La cosa principale è aiutare l'Inter e i miei compagni a crescere. Sicuramente è una stagione in cui ho fatto tanti gol, ho giocato partite importanti, però cerco di crescere ogni giorno e questo è il mio pensiero, la cosa che mi ha portato a questo livello. Sono felice di questo percorso, della possibilità di giocare questa finale, la seconda in tre anni. Lo meritiamo per il sacrificio che facciamo tutti insieme. Loro hanno un centrocampo molto forte, come tutto il PSG, altrimenti non sarebbe in finale di Champions. È il cuore pulsante, però, come ho sempre detto, la nostra forza sta nella squadra. L’abbiamo dimostrato con il Barcellona: senza un grande gruppo e una grande squadra non saremmo riusciti a fare una partita così. Kvaratskhelia? Lo conosciamo molto bene, lo abbiamo affrontato tante volte in Italia con il Napoli. È un giocatore di qualità, che fa uno contro uno, che gioca negli spazi. Dovremo essere attenti non solo a lui, ma a tantissimi giocatori del PSG con qualità. Ci mancano poche ore per iniziare questa gara, oggi abbiamo l'ultimo allenamento e dobbiamo lavorare agli ultimi dettagli, prima di riposare. Voglia di dedicarlo a Inzaghi? È una domanda relativa a cose che escono tutti i giorni. Noi siamo tranquilli, lui è con noi, è ancora qua, lavora ogni giorno per migliorare il gruppo. Questa settimana l'abbiamo preparata come tutte le altre, la dedichiamo a lui come a tutti i nostri tifosi, alle nostre famiglie. Devo molto all'Inter? Sicuramente, questo vale dal giorno uno. Mi ha preso quasi bambino, oggi entro in campo per dare il 100%. Quello che conta sono i titoli, domani abbiamo la possibilità di vincerne uno importante. Cercheremo di arrivare al meglio, io come i miei compagni e il mister. Cercheremo di goderci questa serata, ci meritiamo di essere qui".