L'allenatore del Benevento Filippo Inzaghi ha commentato a Sky Sport la sconfitta per 1-0 del Benevento contro il Sassuolo.
Hai provato di tutto per vincere: questa gara non vinta ti rimane di traverso.
"Valuto la partita quando eravamo undici contro undici e avevamo la gara in mano, contro un Sassuolo che ambisce all'Europa. Abbiamo avuto il predominio e fatto quasi 30 tiri in porta: mi tengo questo. La squadra ha dato tutto quello che poteva e avrebbe meritato un altro risultato, ma sono prestazioni che fanno ben sperare. Sull'unico cross che ci hanno fatto abbiamo perso la partita, questo dispiace".
Il Benevento sta consolidando delle idee, che farà vedere ancora di più da qui in avanti.
"Io mi tengo la nostra prova anche quando eravamo in parità numerica. Quando un portiere fa 7/8 miracoli, se vogliamo trovare un limite, vuol dire che dovevamo essere più cattivi. Queste partite vanno vinte: è dura da raccontare, ma dobbiamo continuare su questa strada. Accettiamo il risultato del campo".
Il Benevento è organizzato in fase offensiva, non solo in quella difensiva.
"Venire a giocare così, con una squadra così forte che ambisce all'Europa, ci deve dare una grande carica. Io alla squadra non posso dire nulla. Noia facciamo un ottima fase difensiva, ma in A se fai solo quella retrocedi. Oggi non si è vista la differenza con una squadra con tanti nazionali: dobbiamo portare via questo. Meriteremmo qualche gol in più: lavoreremo su questo aspetto".
Al Benevento manca un attaccante con la tua cattiveria?
"Adesso dobbiamo pensare ai nostri attaccanti, che stanno facendo bene e meriterebbero qualche gol in più. Vorrei ricordare Paolo Rossi, perché per me è stato l'idolo d'infanzia. Farmi intervistare da lui era un'emozione: era fin troppo buono, perché sapeva com'era difficile stare da questa arte. Da bambino mi sono ispirato a lui ed essere paragonato ad un campione così nel corso della mia carriera mi ha sempre emozionato. Mi stringo alla famiglia e ci mancherà".
di Napoli Magazine
11/12/2020 - 23:32
L'allenatore del Benevento Filippo Inzaghi ha commentato a Sky Sport la sconfitta per 1-0 del Benevento contro il Sassuolo.
Hai provato di tutto per vincere: questa gara non vinta ti rimane di traverso.
"Valuto la partita quando eravamo undici contro undici e avevamo la gara in mano, contro un Sassuolo che ambisce all'Europa. Abbiamo avuto il predominio e fatto quasi 30 tiri in porta: mi tengo questo. La squadra ha dato tutto quello che poteva e avrebbe meritato un altro risultato, ma sono prestazioni che fanno ben sperare. Sull'unico cross che ci hanno fatto abbiamo perso la partita, questo dispiace".
Il Benevento sta consolidando delle idee, che farà vedere ancora di più da qui in avanti.
"Io mi tengo la nostra prova anche quando eravamo in parità numerica. Quando un portiere fa 7/8 miracoli, se vogliamo trovare un limite, vuol dire che dovevamo essere più cattivi. Queste partite vanno vinte: è dura da raccontare, ma dobbiamo continuare su questa strada. Accettiamo il risultato del campo".
Il Benevento è organizzato in fase offensiva, non solo in quella difensiva.
"Venire a giocare così, con una squadra così forte che ambisce all'Europa, ci deve dare una grande carica. Io alla squadra non posso dire nulla. Noia facciamo un ottima fase difensiva, ma in A se fai solo quella retrocedi. Oggi non si è vista la differenza con una squadra con tanti nazionali: dobbiamo portare via questo. Meriteremmo qualche gol in più: lavoreremo su questo aspetto".
Al Benevento manca un attaccante con la tua cattiveria?
"Adesso dobbiamo pensare ai nostri attaccanti, che stanno facendo bene e meriterebbero qualche gol in più. Vorrei ricordare Paolo Rossi, perché per me è stato l'idolo d'infanzia. Farmi intervistare da lui era un'emozione: era fin troppo buono, perché sapeva com'era difficile stare da questa arte. Da bambino mi sono ispirato a lui ed essere paragonato ad un campione così nel corso della mia carriera mi ha sempre emozionato. Mi stringo alla famiglia e ci mancherà".