Gaetano Letizia, calciatore, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione sportiva Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “La voglia di tornare in campo è tantissima, sono ormai due mesi che siamo a casa. Vogliamo fare la Serie A l’anno prossimo, dopo un’annata del genere nessuno può togliercela. Continuiamo a lavorare da casa facendo gli esercizi che ci vengono assegnati dal prof. Al momento non ci hanno detto ancora niente sugli allenamento singoli o di gruppo. Ripartenza campionato? Sono fiducioso. Se lo hanno fatto in Germania perché non possiamo farlo anche noi?! Porte chiuse? Non è calcio. Il calcio è dei tifosi ed è grazie a loro che diamo tutto in campo. A porte chiuse è molto brutto. Inzaghi? È un martello pneumatico. Non a caso è stato un campione ed ha vinto tante cose. La sua mentalità fa la differenza. Non abbracciarsi in campo? È difficile non farlo dopo un gol. È istintivo. Giuntoli? Mi ha scoperto lui e gli devo tanto. Ogni tanto ci sentiamo. Napoli per me è la città più bella del mondo, non solo perché sono napoletano”.
di Napoli Magazine
07/05/2020 - 14:17
Gaetano Letizia, calciatore, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione sportiva Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “La voglia di tornare in campo è tantissima, sono ormai due mesi che siamo a casa. Vogliamo fare la Serie A l’anno prossimo, dopo un’annata del genere nessuno può togliercela. Continuiamo a lavorare da casa facendo gli esercizi che ci vengono assegnati dal prof. Al momento non ci hanno detto ancora niente sugli allenamento singoli o di gruppo. Ripartenza campionato? Sono fiducioso. Se lo hanno fatto in Germania perché non possiamo farlo anche noi?! Porte chiuse? Non è calcio. Il calcio è dei tifosi ed è grazie a loro che diamo tutto in campo. A porte chiuse è molto brutto. Inzaghi? È un martello pneumatico. Non a caso è stato un campione ed ha vinto tante cose. La sua mentalità fa la differenza. Non abbracciarsi in campo? È difficile non farlo dopo un gol. È istintivo. Giuntoli? Mi ha scoperto lui e gli devo tanto. Ogni tanto ci sentiamo. Napoli per me è la città più bella del mondo, non solo perché sono napoletano”.