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BENEVENTO - Vigorito: "Annullamento del campionato? Un'ipotesi che farebbe cadere il calcio in un baratro"
10.03.2020 17:36 di Napoli Magazine
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Oreste Vigorito, presidente del Benevento, ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport: “Annullamento della stagione sportiva? Se ciò accadesse il calcio italiano finirebbe nel baratro. Ho avuto dei colloqui con Adriano Galliani e altri presidenti di Serie A e di Serie B, mi hanno informato dei rumors che stanno circolando su un’ipotesi estrema, e cioè che le autorità, non solo sportive, potrebbero annullare i campionati. Naturalmente, come tutti i cittadini italiani, i presidenti e calciatori si allineano alle decisioni del governo rispetto a un bene prioritario come la salute pubblica. Ma una volta ripristinate le condizioni ottimali bisogna giocare. Bisogna giocare perché un eventuale annullamento del campionato comporterebbe per il calcio non dico la scomparsa ma quantomeno ritrovarsi in un baratro dal quale difficilmente tutti noi ci potremo rialzare. Oltre a una richiesta di danni da parte di sponsor e tv, bisogna pensare anche alla credibilità del sistema Italia, che ne risentirebbe non solo dal punto di vista sportivo. Anche i presidenti di calcio sono imprenditori, non si può immaginare di distruggere aziende che non producono beni materiali ma spettacolo, aziende che soffrono come tutte le altre da un punto di vista economico e finanziario".

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BENEVENTO - Vigorito: "Annullamento del campionato? Un'ipotesi che farebbe cadere il calcio in un baratro"

di Napoli Magazine

10/03/2020 - 17:36

Oreste Vigorito, presidente del Benevento, ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport: “Annullamento della stagione sportiva? Se ciò accadesse il calcio italiano finirebbe nel baratro. Ho avuto dei colloqui con Adriano Galliani e altri presidenti di Serie A e di Serie B, mi hanno informato dei rumors che stanno circolando su un’ipotesi estrema, e cioè che le autorità, non solo sportive, potrebbero annullare i campionati. Naturalmente, come tutti i cittadini italiani, i presidenti e calciatori si allineano alle decisioni del governo rispetto a un bene prioritario come la salute pubblica. Ma una volta ripristinate le condizioni ottimali bisogna giocare. Bisogna giocare perché un eventuale annullamento del campionato comporterebbe per il calcio non dico la scomparsa ma quantomeno ritrovarsi in un baratro dal quale difficilmente tutti noi ci potremo rialzare. Oltre a una richiesta di danni da parte di sponsor e tv, bisogna pensare anche alla credibilità del sistema Italia, che ne risentirebbe non solo dal punto di vista sportivo. Anche i presidenti di calcio sono imprenditori, non si può immaginare di distruggere aziende che non producono beni materiali ma spettacolo, aziende che soffrono come tutte le altre da un punto di vista economico e finanziario".