Al Parco Archeologico di Ercolano proseguono le attività di manutenzione straordinaria e ordinaria: focus sulla Casa del Bicentenario
I “prima e dopo” di un restauro aperto e condiviso
La Casa del Bicentenario riaperta finalmente nel 2019, dopo un’importante e delicata fase di recupero per garantire la fruizione in sicurezza, è oggi interessata da un’ulteriore fase di conservazione, durante la quale è possibile offrire, al contempo, ai visitatori la possibilità di osservare da vicino le attività di restauro in corso. Il cantiere oggi si configura, dunque, come un laboratorio a cielo aperto, dove rigore scientifico, trasparenza, valorizzazione e condivisione con il pubblico si intrecciano. L’esperienza, sulla scia dei “close up cantieri”, consente infatti di vivere un momento unico di confronto diretto tra le porzioni già restaurate e quelle ancora da trattare, cogliendo con immediatezza la trasformazione del “prima e dopo”. Un prima e dopo che potrebbe essere percepito all’esterno come un semplice intervento estetico, ma che, nella buona pratica del restauro, implica la complessa riduzione delle cause del degrado e la restituzione delle superfici alla patina del tempo.
Perché “cantieri partecipati”?
La conservazione del patrimonio archeologico “all’aperto” richiede molteplici attenzioni, una cura continua e attenta che il Parco Archeologico di Ercolano attua attraverso un ampio programma di interventi di manutenzione programmata ciclica, che includono opere di riduzione delle cause di degrado e di miglioramento dello stato di fatto. C’è sempre molto fermento dietro queste attività e non sempre è possibile rendere partecipe il visitatore. L’intento di condividere il delicato e importante lavoro che è alla base della conservazione delle superfici archeologiche non è teso solo a soddisfare la curiosità del visitatore ma mira soprattutto a farne comprendere il valore; una missione, questa, per gli operatori tecnici, che non solo migliora la visita di oggi ma rende possibile poter godere del patrimonio archeologico il più a lungo possibile.
I visitatori che accedono in questi giorni alla Casa del Bicentenario hanno sia l’opportunità di ammirare le parti restaurate durante le precedenti campagne di lavori, sia quella di assistere dal vivo alle nuove opere in corso nell’atrio, secondo la formula ormai consolidata del “cantiere partecipato”.
Il contesto, il progetto più ampio Il progetto di manutenzione straordinaria è finanziato con Legge 190 e rappresenta una tappa importante nella crescita del Parco, seguendo le orme del primo ciclo di manutenzione straordinaria, il cui progetto fu donato al Parco dal Packard Humanities Insitute (PHI) e portato a termine dal Parco stesso nel 2021. La campagna di manutenzione straordinaria in corso rappresenta la continuità della manutenzione programmata, per la quale il Parco si è occupato interamente della progettazione e dei lavori, ma valorizzando gli approcci e l’innovazione sviluppati dal team del Packard Humanities Institute e dai tecnici del Parco in questo ambito, nel corso dell’ultimo decennio. Ciò conferma la volontà di David W. Packard di vedere lo stato italiano prendere spunto dagli avanzamenti ottenuti nell’ambito del partenariato pubblico-privato in atto a Ercolano dal 2001 e portarli avanti sempre più autonomamente.
Un ricordo speciale
Con la ripresa dei lavori alla Casa del Bicentenario, il personale del Parco e il team del Packard Humanities Institute ricordano con profonda commozione e riconoscenza per il lavoro svolto il restauratore Giuseppe Giordano del Consorzio Roma, recentemente scomparso. Il suo apporto professionale e lo spirito collaborativo, testimoniati in particolare nel grande cantiere del 2019 alla Casa del Bicentenario, restano vivi come esempio di dedizione e passione per il mondo del restauro.