Il direttore generale del Cagliari, Mario Passetti parlato ai microfoni di Sky Sport nel pre partita di Cagliari-Milan: "Dobbiamo pensare che nel calcio non c’è nulla di impossibile, l’acquisto di Duncan è un acquisto importante, non parlerei di rivoluzione, ma cercare di dare continuità a un progetto che ha visto delle cose positive e altre molto meno, dobbiamo recuperare in primis il nostro senso di appartenenza per questa maglia. Sembrano sempre parole un po’ scontate, giocare per la maglia del Cagliari deve rappresentare qualcosa di unico. Se riusciremo a mettere in campo questa passione con interpreti giusti, i risultati arriveranno.
Sull’allenatore
I risultati sono importanti, le sconfitte di fila sono cinque se ci mettiamo anche la Coppa Italia, però crediamo in questo progetto, c’è tanta voglia, passione. Ci sono state difficoltà, abbiamo avuto giocatori importanti che hanno avuto problemi con il Covid, infortuni. Nel momento in cui si cambia tutto, si fa un progetto nuovo, queste difficoltà incidono, bisogna tener conto, siamo però fiduciosi, ci presentiamo in campo oggi con la giusta mentalità, con gli interpreti giusti, sia di chi è in campo, sia di chi è pronto a entrare.
Che tipo di spiegazioni vi date a queste difficoltà?
Quando si parte con un progetto nuovo, con concetti nuovi è evidente che non si può aspettare tutto e subito. Ci aspettavamo di avere qualche punto in più rispetto a quello che abbiamo adesso, è inutile negarlo. Partire, cambiando tanto, ha un suo dazio da pagare.
Sul ritorno di qualche spettatore allo stadio, ci state pensando?
Non vediamo l’ora, c’è un tema di sostenibilità del sistema, senza i tifosi allo stadio questa sistema non si può reggere. E poi giocare senza pubblico, oggettivamente, toglie una componente a questo sport. Non può essere calcio. Credo che qualche migliaio di spettatori in stadi che ne possono contenere dai venti ai sessanta mila possa essere qualcosa di gestibile. Noi non ci stanchiamo mai di ripeterlo".
di Napoli Magazine
18/01/2024 - 21:20
Il direttore generale del Cagliari, Mario Passetti parlato ai microfoni di Sky Sport nel pre partita di Cagliari-Milan: "Dobbiamo pensare che nel calcio non c’è nulla di impossibile, l’acquisto di Duncan è un acquisto importante, non parlerei di rivoluzione, ma cercare di dare continuità a un progetto che ha visto delle cose positive e altre molto meno, dobbiamo recuperare in primis il nostro senso di appartenenza per questa maglia. Sembrano sempre parole un po’ scontate, giocare per la maglia del Cagliari deve rappresentare qualcosa di unico. Se riusciremo a mettere in campo questa passione con interpreti giusti, i risultati arriveranno.
Sull’allenatore
I risultati sono importanti, le sconfitte di fila sono cinque se ci mettiamo anche la Coppa Italia, però crediamo in questo progetto, c’è tanta voglia, passione. Ci sono state difficoltà, abbiamo avuto giocatori importanti che hanno avuto problemi con il Covid, infortuni. Nel momento in cui si cambia tutto, si fa un progetto nuovo, queste difficoltà incidono, bisogna tener conto, siamo però fiduciosi, ci presentiamo in campo oggi con la giusta mentalità, con gli interpreti giusti, sia di chi è in campo, sia di chi è pronto a entrare.
Che tipo di spiegazioni vi date a queste difficoltà?
Quando si parte con un progetto nuovo, con concetti nuovi è evidente che non si può aspettare tutto e subito. Ci aspettavamo di avere qualche punto in più rispetto a quello che abbiamo adesso, è inutile negarlo. Partire, cambiando tanto, ha un suo dazio da pagare.
Sul ritorno di qualche spettatore allo stadio, ci state pensando?
Non vediamo l’ora, c’è un tema di sostenibilità del sistema, senza i tifosi allo stadio questa sistema non si può reggere. E poi giocare senza pubblico, oggettivamente, toglie una componente a questo sport. Non può essere calcio. Credo che qualche migliaio di spettatori in stadi che ne possono contenere dai venti ai sessanta mila possa essere qualcosa di gestibile. Noi non ci stanchiamo mai di ripeterlo".