PALERMO - Il Napoli sfata il tabù-Palermo e rompe una maledizione che durava dal marzo 1969. Lo fa con una grande dimostrazione di forza: una prova convincente della "banda Mazzarri", pronta a sfidare le prime della classe, milanesi in testa. Un tre a uno senza discussioni, segno di una superiorità marcata degli azzurri in tutte le parti del campo.
ROSANERO SUPER OFFENSIVI - Il Palermo sono alla prima casalinga con Bortolo Mutti sulla panchina. I rosanero al Barbera hanno fatto cose eccezionali, vincendo ben sei gare su sette, ma l’unico ko è arrivato nell’ultima apparizione dinanzi al proprio pubblico contro il Cesena. Mutti fa i conti con un alto numero di indisponibili: sono fuori Zahavi, Hernandez e Pinilla oltre allo squalificato Ilicic. Migliaccio ritorna invece in mezzo al campo con Cetto e Silvestre in difesa. Palermo ultra-offensivo con tre punte: Miccoli affiancato da Budan e dal nuovo acquisto, l'argentino Vazquez. Mazzarri conferma lo stesso undici che prima della sosta travolse il Genoa con un punteggio tennistico, unica variante rappresentata da Dossena al posto di Zuniga. Con Lavezzi ancora infortunato, in avanti c'è l’atteso ex Cavani supportato da Hamsik e da Pandev. Si tenta in questo modo di rompere una maledizione: il Napoli, come detto, non vince a Palermo dal 1969 e nelle ultime sei partite le ha sempre prese. Nella lista dei convocati figura anche Vargas ma in tribuna unitamente al rientrante Britos. Entrambi li vedremo in campo solo in Coppa Italia contro il Cesena.
IL DIAMANTE DI GORAN - Dopo un minuto rosanero pericolosi grazie a un cattivo allineamento della difesa azzurra, salva De Sanctis su Budan. Nell'avvio il Palermo sembra più tonico, con un fitto pressing a centrocampo su Inler e Hamsik e ficcanti ripartenze. Al 7' è Gargano a suonare la carica, ma Benussi è pronto, un minuto dopo Cavani (fischiatissimo dai suoi ex tifosi) tenta di testa, alto. Il Matador si ripete al '9, stavolta Benussi mette in angolo con una gran parata. Edinson ci prende gusto e ancora di testa tenta di mettere nell'angolo, un'altra grande occasione sfumata. La partita è divertente: al 23', Budan si beve Cannavaro e Aronica e smarca il liberissimo Vasquez che tenta uno sconclusionato cucchiaio. Alla mezzora ancora i palermitani pericolosi con capitan Miccoli che, solo soletto al centro dell'area su un assist di Balzaretti, mette di testa al lato. Il Napoli ribatte colpo su colpo e al 34' passa grazie a una magistrale ripartenza con Cavani e Gargano, finalizzata da una magia di Pandev. Il macedone aggira in area lo stranito Munoz, e chiude con un rasoterra alla sinistra di Benussi. Goran potrebbe bissare cinque minuti dopo con una girata alta di una spanna, che peccato! Al 45' spavento per un gol di testa di Migliaccio annullato per un evidente fuorigioco del centrocampista, fischiato dall'attento Mazzoleni.
IL CAPOLAVORO DEL MATADOR - Nella ripresa Mutti mette dentro Acquah e Alvarez, ma il registro della gara non cambia con il Napoli in controllo e il Palermo che tenta di raggiungere il pareggio. Ma sono i partenopei a mettere il sigillo al 9' con un gol-capolavoro del Matador che, dai 20 metri, infila la palla all'incrocio dei pali. Cavani non esulta e il pubblico del Barbera, sportivissimo, gli tributa un applauso che segna una sorta di riconciliazione con il suo ex campione. Il Palermo è groggy e al 12' Pandev tenta il colpo del kappao che si infrange sul palo. Ma i rosanero sono già negli spogliatoi e al 15' Inler mette una palla con i giri contati per Hamsik: per lo slovacco si tratta solo di appoggiarlo in rete per un meritato 3 a 0. La partita finisce qui. O quasi. Al 43' è Miccoli a salvare l'onore del Palermo con un gran gol di testa, anticipando Aronica.
di Napoli Magazine
06/04/2012 - 04:47
PALERMO - Il Napoli sfata il tabù-Palermo e rompe una maledizione che durava dal marzo 1969. Lo fa con una grande dimostrazione di forza: una prova convincente della "banda Mazzarri", pronta a sfidare le prime della classe, milanesi in testa. Un tre a uno senza discussioni, segno di una superiorità marcata degli azzurri in tutte le parti del campo.
ROSANERO SUPER OFFENSIVI - Il Palermo sono alla prima casalinga con Bortolo Mutti sulla panchina. I rosanero al Barbera hanno fatto cose eccezionali, vincendo ben sei gare su sette, ma l’unico ko è arrivato nell’ultima apparizione dinanzi al proprio pubblico contro il Cesena. Mutti fa i conti con un alto numero di indisponibili: sono fuori Zahavi, Hernandez e Pinilla oltre allo squalificato Ilicic. Migliaccio ritorna invece in mezzo al campo con Cetto e Silvestre in difesa. Palermo ultra-offensivo con tre punte: Miccoli affiancato da Budan e dal nuovo acquisto, l'argentino Vazquez. Mazzarri conferma lo stesso undici che prima della sosta travolse il Genoa con un punteggio tennistico, unica variante rappresentata da Dossena al posto di Zuniga. Con Lavezzi ancora infortunato, in avanti c'è l’atteso ex Cavani supportato da Hamsik e da Pandev. Si tenta in questo modo di rompere una maledizione: il Napoli, come detto, non vince a Palermo dal 1969 e nelle ultime sei partite le ha sempre prese. Nella lista dei convocati figura anche Vargas ma in tribuna unitamente al rientrante Britos. Entrambi li vedremo in campo solo in Coppa Italia contro il Cesena.
IL DIAMANTE DI GORAN - Dopo un minuto rosanero pericolosi grazie a un cattivo allineamento della difesa azzurra, salva De Sanctis su Budan. Nell'avvio il Palermo sembra più tonico, con un fitto pressing a centrocampo su Inler e Hamsik e ficcanti ripartenze. Al 7' è Gargano a suonare la carica, ma Benussi è pronto, un minuto dopo Cavani (fischiatissimo dai suoi ex tifosi) tenta di testa, alto. Il Matador si ripete al '9, stavolta Benussi mette in angolo con una gran parata. Edinson ci prende gusto e ancora di testa tenta di mettere nell'angolo, un'altra grande occasione sfumata. La partita è divertente: al 23', Budan si beve Cannavaro e Aronica e smarca il liberissimo Vasquez che tenta uno sconclusionato cucchiaio. Alla mezzora ancora i palermitani pericolosi con capitan Miccoli che, solo soletto al centro dell'area su un assist di Balzaretti, mette di testa al lato. Il Napoli ribatte colpo su colpo e al 34' passa grazie a una magistrale ripartenza con Cavani e Gargano, finalizzata da una magia di Pandev. Il macedone aggira in area lo stranito Munoz, e chiude con un rasoterra alla sinistra di Benussi. Goran potrebbe bissare cinque minuti dopo con una girata alta di una spanna, che peccato! Al 45' spavento per un gol di testa di Migliaccio annullato per un evidente fuorigioco del centrocampista, fischiato dall'attento Mazzoleni.
IL CAPOLAVORO DEL MATADOR - Nella ripresa Mutti mette dentro Acquah e Alvarez, ma il registro della gara non cambia con il Napoli in controllo e il Palermo che tenta di raggiungere il pareggio. Ma sono i partenopei a mettere il sigillo al 9' con un gol-capolavoro del Matador che, dai 20 metri, infila la palla all'incrocio dei pali. Cavani non esulta e il pubblico del Barbera, sportivissimo, gli tributa un applauso che segna una sorta di riconciliazione con il suo ex campione. Il Palermo è groggy e al 12' Pandev tenta il colpo del kappao che si infrange sul palo. Ma i rosanero sono già negli spogliatoi e al 15' Inler mette una palla con i giri contati per Hamsik: per lo slovacco si tratta solo di appoggiarlo in rete per un meritato 3 a 0. La partita finisce qui. O quasi. Al 43' è Miccoli a salvare l'onore del Palermo con un gran gol di testa, anticipando Aronica.