Calcio
MONDIALI 2026 - Il caldo il primo avversario da battere in America
27.12.2025 08:00 di Napoli Magazine
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Dall'11 giugno al 19 luglio 2026 andranno in scena i Mondiali 2026 tra Stati Uniti, Messico e Canada. Iil primo avversario da battere potrebbero essere le alte temperature. Secondo uno studio pubblicato dall'International Journal of Biometeorology, potrebbero esserci "serie preoccupazioni per la salute di giocatori e arbitri legate al caldo estremo" e identifica sei città ospitanti "ad alto rischio": Monterrey (Messico), Miami, Kansas City, Boston, New York e Philadelphia. L'afoso Mondiale per Club di quest'anno, giocato negli Stati Uniti, é stato un antipasto di tali condizioni a volte estreme. La Fifa ha infatti deciso che la "cooling break" (l'interruzione del gioco, una per tempo, per permettere ai giocatori di rinfrescarsi), che in precedenza dipendeva dalle condizioni meteo, sarà automatica. Come mostra il calendario del torneo, gli stadi climatizzati (Dallas, Houston, Atlanta) ospiteranno principalmente partite diurne, mentre altre si terranno in prima serata in zone ad alto rischio. Il sindacato dei giocatori professionisti (Fifpro) ha tuttavia raccomandato "di rinviare le partite" quando la temperatura supera i 28 gradi Celsius (82 gradi Fahrenheit). Ma timori coinvolgono anche gli spettatori negli stadi o nelle fan zone, soprattutto perché - a differenza dei giocatori fisicamente in forma - spesso presentano comorbilità che li rendono suscettibili al colpo di calore, che può essere fatale. In particolare quando non abituati al clima locale.

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MONDIALI 2026 - Il caldo il primo avversario da battere in America

di Napoli Magazine

27/12/2025 - 08:00

Dall'11 giugno al 19 luglio 2026 andranno in scena i Mondiali 2026 tra Stati Uniti, Messico e Canada. Iil primo avversario da battere potrebbero essere le alte temperature. Secondo uno studio pubblicato dall'International Journal of Biometeorology, potrebbero esserci "serie preoccupazioni per la salute di giocatori e arbitri legate al caldo estremo" e identifica sei città ospitanti "ad alto rischio": Monterrey (Messico), Miami, Kansas City, Boston, New York e Philadelphia. L'afoso Mondiale per Club di quest'anno, giocato negli Stati Uniti, é stato un antipasto di tali condizioni a volte estreme. La Fifa ha infatti deciso che la "cooling break" (l'interruzione del gioco, una per tempo, per permettere ai giocatori di rinfrescarsi), che in precedenza dipendeva dalle condizioni meteo, sarà automatica. Come mostra il calendario del torneo, gli stadi climatizzati (Dallas, Houston, Atlanta) ospiteranno principalmente partite diurne, mentre altre si terranno in prima serata in zone ad alto rischio. Il sindacato dei giocatori professionisti (Fifpro) ha tuttavia raccomandato "di rinviare le partite" quando la temperatura supera i 28 gradi Celsius (82 gradi Fahrenheit). Ma timori coinvolgono anche gli spettatori negli stadi o nelle fan zone, soprattutto perché - a differenza dei giocatori fisicamente in forma - spesso presentano comorbilità che li rendono suscettibili al colpo di calore, che può essere fatale. In particolare quando non abituati al clima locale.