Il Palermo vince il derby delle due Sicilie grazie a un super Cavani e alla dea bendata - si legge nel report dell'Ansa -. Zenga si conferma la bestia nera del Napoli, sconfitto al suo esordio col Catania in serie A e all'ultima dello scorso campionato. I partenopei possono recriminare per i tre pali colpiti nel primo tempo e per alcune decisioni arbitrali, tuttavia la squadra non ha saputo capitalizzare la superiorità a centrocampo frutto del 3-5-2 messo in campo da Donadoni. Zenga invece, che aveva chiesto ai suoi concentrazione e determinazione, può sorridere. La coppia Cavani-Miccoli è sembrata già in palla e Pastore ha fatto vedere grandi giocate muovendosi a destra e a sinistra non dando mai punti di riferimento agli avversari. Ancora fuori condizione è sembrato Simplicio, più arretrato rispetto allo scorso anno. Il Napoli non è andato al di là di una prestazione scolastica, con un centrocampo intasato. L'arma vincente dei rosanero è stata la mobilità in avanti, soprattutto con Cavani che oltre a sbloccare il risultato si è procurato il rigore poi trasformato da Miccoli, tra l'ovazione dei trentamila del Barbera che hanno incitato i rosanero per 90 minuti. Il primo tempo si è aperto con un tiro al limite di Miccoli bloccato al 6' da De Sanctis. Ma è solo un fuoco di paglia. I rosanero non riescono a tenere il centrocampo, affollato dagli uomini di Donadoni. Il predominio degli azzurri all'inizio di gara è soprattutto sulle fasce, in particolare a sinistra con Lavezzi che però non riesce ad essere concreto. All'11' gli azzurri vanno vicini al gol: Maggio dopo un batti e ribatti tira ma colpisce il palo. I rosanero tentato una reazione al 14' con Cavani, il cui tiro da fuori area finisce alto. Ma è il Napoli ad avere il pallino del gioco. E al 22' va in gol con Hamsik, ma l'arbitro annulla per fuorigioco dello slovacco che di testa aveva insaccato una millimetrica punizione di Lavezzi. Nove minuti dopo, gli azzurri colpiscono il secondo palo con Campagnaro di testa, decisiva la deviazione di Rubinho che recupera una uscita a vuoto. Sul conseguente angolo arriva il terzo legno, ancora una volta di testa con Quagliarella. Zenga cerca di dare vitalità ai suoi, cambiando posizione a Cavani partito a sinistra e spostato a destra. E la mossa funziona. Al 34' Pastore reclama un rigore per un fallo inesistente, nove minuti dopo i rosanero sbloccano il risultato con Cavani: l'attaccante al centro dell'area approfitta di un errore di Maggio che tenta di proteggere la palla, beffando di punta De Sanctis tra le proteste dei napoletani per una spinta che l'arbitro non sanziona. Con un pò di fortuna dunque il Palermo torna negli spogliatoi con un gol di vantaggio. La ripresa comincia con il Napoli in avanti nel tentativo di agguantare il pari; al 2' bel triangolo Gargano-Lavezzi e Hamsik, che sfodera un diagonale a fil di palo. All'8 Lavezzi dribbla Nocerino, assist per Quagliarella che tira però sopra a Rubinho in uscita. Al 15' si fa vivo il Palermo, con Balzaretti che calcia una sventola da 30 metri con Cannaro che devia di testa in angolo. Proprio quando i rosanero sembrano controllare la partita, arriva il pareggio. Al 27' da un contrasto sulla trequarti campo la palla arriva ad Hamsik che da 25 metri tira e piega le mani di un colpevole Rubinho. Ma la felicità dei partenopei dura appena due minuti. Cavani lanciato sulla fascia destra in contropiede, entra in area, dribbla Zuniga, subentrato a Datolo, che lo atterra in area. L'arbitro fischia il rigore, trasformato in modo impeccabile da Miccoli che spiazza De Sanctis. Il Napoli tenta l'arrembaggio, ma la squadra non ha le gambe. I tifosi possono cominciare a sognare.
di Napoli Magazine
06/04/2012 - 04:47
Il Palermo vince il derby delle due Sicilie grazie a un super Cavani e alla dea bendata - si legge nel report dell'Ansa -. Zenga si conferma la bestia nera del Napoli, sconfitto al suo esordio col Catania in serie A e all'ultima dello scorso campionato. I partenopei possono recriminare per i tre pali colpiti nel primo tempo e per alcune decisioni arbitrali, tuttavia la squadra non ha saputo capitalizzare la superiorità a centrocampo frutto del 3-5-2 messo in campo da Donadoni. Zenga invece, che aveva chiesto ai suoi concentrazione e determinazione, può sorridere. La coppia Cavani-Miccoli è sembrata già in palla e Pastore ha fatto vedere grandi giocate muovendosi a destra e a sinistra non dando mai punti di riferimento agli avversari. Ancora fuori condizione è sembrato Simplicio, più arretrato rispetto allo scorso anno. Il Napoli non è andato al di là di una prestazione scolastica, con un centrocampo intasato. L'arma vincente dei rosanero è stata la mobilità in avanti, soprattutto con Cavani che oltre a sbloccare il risultato si è procurato il rigore poi trasformato da Miccoli, tra l'ovazione dei trentamila del Barbera che hanno incitato i rosanero per 90 minuti. Il primo tempo si è aperto con un tiro al limite di Miccoli bloccato al 6' da De Sanctis. Ma è solo un fuoco di paglia. I rosanero non riescono a tenere il centrocampo, affollato dagli uomini di Donadoni. Il predominio degli azzurri all'inizio di gara è soprattutto sulle fasce, in particolare a sinistra con Lavezzi che però non riesce ad essere concreto. All'11' gli azzurri vanno vicini al gol: Maggio dopo un batti e ribatti tira ma colpisce il palo. I rosanero tentato una reazione al 14' con Cavani, il cui tiro da fuori area finisce alto. Ma è il Napoli ad avere il pallino del gioco. E al 22' va in gol con Hamsik, ma l'arbitro annulla per fuorigioco dello slovacco che di testa aveva insaccato una millimetrica punizione di Lavezzi. Nove minuti dopo, gli azzurri colpiscono il secondo palo con Campagnaro di testa, decisiva la deviazione di Rubinho che recupera una uscita a vuoto. Sul conseguente angolo arriva il terzo legno, ancora una volta di testa con Quagliarella. Zenga cerca di dare vitalità ai suoi, cambiando posizione a Cavani partito a sinistra e spostato a destra. E la mossa funziona. Al 34' Pastore reclama un rigore per un fallo inesistente, nove minuti dopo i rosanero sbloccano il risultato con Cavani: l'attaccante al centro dell'area approfitta di un errore di Maggio che tenta di proteggere la palla, beffando di punta De Sanctis tra le proteste dei napoletani per una spinta che l'arbitro non sanziona. Con un pò di fortuna dunque il Palermo torna negli spogliatoi con un gol di vantaggio. La ripresa comincia con il Napoli in avanti nel tentativo di agguantare il pari; al 2' bel triangolo Gargano-Lavezzi e Hamsik, che sfodera un diagonale a fil di palo. All'8 Lavezzi dribbla Nocerino, assist per Quagliarella che tira però sopra a Rubinho in uscita. Al 15' si fa vivo il Palermo, con Balzaretti che calcia una sventola da 30 metri con Cannaro che devia di testa in angolo. Proprio quando i rosanero sembrano controllare la partita, arriva il pareggio. Al 27' da un contrasto sulla trequarti campo la palla arriva ad Hamsik che da 25 metri tira e piega le mani di un colpevole Rubinho. Ma la felicità dei partenopei dura appena due minuti. Cavani lanciato sulla fascia destra in contropiede, entra in area, dribbla Zuniga, subentrato a Datolo, che lo atterra in area. L'arbitro fischia il rigore, trasformato in modo impeccabile da Miccoli che spiazza De Sanctis. Il Napoli tenta l'arrembaggio, ma la squadra non ha le gambe. I tifosi possono cominciare a sognare.